Dieci boss, un programma gradevole e… Costantino della Gherardesca. Questa sera, alle 21.10 su Rai 2, parte la seconda edizione di Boss in incognito, il programma che entra nelle aziende e ne sovverte le gerarchie. Quest’anno saranno dieci le puntate in cui altrettanti ‘capi’, lavorando sotto mentite spoglie a stretto contatto con i loro dipendenti, avranno la possibilità di ’sporcarsi le mani’ con lavori non propriamente da scrivania.
Fabrizio Piantoni, il primo Boss in Incognito
Sarà Fabrizio Piantoni, consigliere delegato di Blu Hotels, ad aprire il sipario sulla nuova stagione del programma. Sì, proprio quel Piantoni che oggi è al vertice di un’azienda divenuta autorevole protagonista nel settore alberghiero italiano – nonché leader nel settore leisure del nostro Paese – e che partì come semplice aiutante nell’albergo per austriaci aperto dai suoi nonni sul Lago di Garda. Nel 1993, assieme al cugino Nicola Risatti, cominciò a porre le basi di quella che nel 2000 sarebbe diventata una società per azioni con un aumento di capitale a tre milioni. Partito con a carico la responsabilità nella gestione di tre alberghi agli albori della sua avventura imprenditoriale, è riuscito nell’impresa di far crescere in maniera esponenziale il giro d’affari, tanto da poter contare oggi ben 27 strutture alberghiere.
Perché un imprenditore di successo decide di sottoporsi a questo esperimento? In realtà la risposta, che poi potrebbe essere anche il manifesto programmatico della trasmissione, la fornisce lo stesso Piantoni:
“La crisi chiede di abbassare ancora i prezzi senza intaccare minimamente la qualità dei servizi. Questo si può fare solo in due modi: o abbassando gli stipendi dei nostri lavoratori o facendo un lavoro da segugio per capire come ridurre al minimo gli sprechi e massimizzare le risorse che già abbiamo. E siccome abbassare gli stipendi dei dipendenti è una cosa che non prendiamo proprio in considerazione, perché sono loro il vero motore della nostra azienda, non ci rimane che rimboccarci le maniche e vivisezionare le nostre strutture per trovare falle e sprechi da sanare. È questo il motivo per cui ho deciso di partecipare a Boss In Incognito”.
Discorso non certo retorico, il suo, ma denso di quel significato che può essere contenuto solo in un uomo che è stato servitore prima che comandante. Per lui un ritorno alle origini.
1. Nicola ha scritto:
22 dicembre 2014 alle 22:58