Riuscire a trovare degli spunti per uno show che fa dell’intervista la sua colonna portante è oggi un’operazione piuttosto ardua, soprattutto in un panorama televisivo che già presenta trasmissioni con una propria distinta personalità come Che tempo che fa e Le invasioni barbariche. Agon Channel nel suo Contratto sembra aver trovato il format giusto, in cui ogni settimana un personaggio noto si mette in discussione per circa due ore rivelando aspetti più o meno inediti della sua vita.
Padrona di casa è l’attrice Sabrina Ferilli che, abbandonata la poltrona rossa da giudice di Amici, in questo nuovo ruolo si è dimostrata molto a suo agio, riuscendo a dare sin da subito un imprinting personale al programma. Il suo stile di conduzione è moderato e intimistico, abolendo qualsiasi tipo di “faccetta di circostanza” o di discussione pompata, puntando, invece, sulla naturalezza e la sobrietà.
Niente polemiche facili dunque, né provocazioni, neanche se l’ospite in studio è la tanto “provocabile” Stefania Nobile, presente nella seconda puntata. La vera protagonista del programma dunque, come dice la stessa Ferilli all’inizio di ogni appuntamento, è la vita. Al centro sono posti i racconti dei personaggi e le loro testimonianze, raccolte senza alcun tipo di giudizio o condanna nel corso di un’intervista che si articola in domande sulla vita privata e pubblica. Nel primo caso lo studio si tinge di rosso, nel secondo di blu. Alla fine della trasmissione ogni ospite firma un contratto con gli spettatori, con il quale davanti a tutti prende degli impegni e fa delle promesse alla luce di quanto detto e condiviso nel corso della puntata.
Il programma è stato inaugurato dall’intervista a Walter Veltroni e le due successive hanno avuto come protagoniste Stefania Nobile e l’Onorevole Giorgia Meloni. La quarta puntata, in onda il 26 dicembre, vedrà ospite in studio Giuseppe Civati mentre l’ultima puntata avrà per protagonista Mehmet Ali Agca, l’attentatore di Papa Giovanni Paolo II. Nel mentre si succederanno personalità come Giuliano Ferrara e Alberto Tomba.
Insomma, in una rete neonata che ha tanto da perfezionare (e da cambiare), tra talent alquanto confusi come The Bodyguard e produzioni un pò “improvvisate” che devono ancora capire quale strada percorrere, Contratto si presenta come un diamante grezzo che, con un apposito rodaggio, potrebbe riservare in futuro ottime soddisfazioni.
1. Luca ha scritto:
22 dicembre 2014 alle 20:01