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dicembre

IL VOLO – TRE COME NOI: A CAPODANNO LO SPECIALE DELLA SERIE “UNICI” SU RAIDUE

Il Volo

Il Volo

Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, più semplicemente “Il Volo”. Volo che i tre cantanti sembra abbiano davvero tutte le intenzioni di spiccare. Almeno per ciò che concerne il territorio italiano. Se oltreoceano, infatti, sono dei divi a tutti gli effetti, nel Belpaese è fuori dubbio che, almeno nelle classifiche vendita, siano meno competitivi dei più trendy del momento.

Ecco, allora, che arriva in soccorso Sanremo per iniziare a conquistare una nuova fetta di pubblico, quello da “hit parade”. E siccome non si vuole arrivare alla kermesse con poca spinta promozionale, in casa Rai sembra si siano dati un gran da fare per far conoscere i successi del famoso gruppo che ha visto i suoi natali a Ti lascio una canzone. Oltre a varie ospitate a Porta a Porta, è da poco andato in onda su Raiuno un live che ha visto i tre ragazzi presentare con sicurezza e maestria il proprio repertorio in occasione del XVIII Concerto di Natale del Senato.

Da qui l’aggancio all’altro speciale, Il Volo – Tre Come Noi, una sorta di “radiografia” in cui il gruppo si racconta e si fa raccontare. Si tratta di un nuovo appuntamento della serie “Unici” che andrà in onda su Raidue (21.10) il primo dell’anno. Lo show seguirà i nostri beniamini durante le tappe del loro ultimo tour tra segreti, aneddoti e succosi retroscena. In particolare si vedranno scene inedite girate nella metropolitana di Mosca (dove solo pochi artisti sono riusciti a girare) e al Teatro antico di Taormina, dove si sono divertiti ad intervistare Antonella Clerici, Massimo Giletti e Bruno Vespa. All’interno anche un intervento dei Pooh intenti a raccontare le peculiarità artistiche ed umane viste con l’occhio esperto di chi conosce molto bene le problematiche di un gruppo di successo. Una vera e propria cerimonia di consacrazione. offerta da Mamma Rai.

E vuoi vedere che pian piano tutto questo li aiuterà per vincere il Festival di Sanremo 2015? Non ci risulta, almeno fino ad ora, che personaggi come Alex Britti o Bianca Atzei (per citarne un paio) abbiano avuto uno speciale a loro dedicato nella tv di Stato proprio 40 giorni prima della famosa competizione canora.



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10 Commenti dei lettori »

1. Giuseppe ha scritto:

27 dicembre 2014 alle 12:53

Tipico prodotto da esportazione. Sono sicuramente bravi dal punto di vista tecnico ma non offrono niente di nuovo sul piano artistico. E sono anche un tipico prodotto Rai, che non manca mai di produrre banalità buone soprattutto per una certa platea.

L’attuale inflazione presenzialista, inoltre, è da diarrea catodica.



2. daniele ha scritto:

27 dicembre 2014 alle 20:09

Sono praticamente ovunque ! Servi ai tg, nei programmi bah -.-”



3. fill ha scritto:

27 dicembre 2014 alle 21:02

che due maroni questi! san cantare, per carita’ non si discute, ma li trovo molto pieni di se oltre che sempre in mezzo alle scatole ultimamente.
zia antonellina si sa propone e dispone.
il nome poi lo trovo piu’ insopportabile di loro.



4. claudio ha scritto:

27 dicembre 2014 alle 21:10

Ma tutta sta promozione? Inizio a pensare che qui si stia spianando la strada verso Eurovision Song Contest…..



5. Davide Maggio ha scritto:

28 dicembre 2014 alle 01:16

claudio: non ti dispiacere, ma credo che l’Eurovision sia l’ultimo dei pensieri :-)



6. Davide Maggio ha scritto:

28 dicembre 2014 alle 01:19

fill: tutto sto potere a zia antonellina dai?



7. cristina ha scritto:

28 dicembre 2014 alle 16:07

a ma non dispiaciono, sono bravi e carini, sempre meglio dei dear jack, lorenzo fragola e valerio scanù



8. Kikka ha scritto:

28 dicembre 2014 alle 16:10

Ho notato anch’io come ultimamente siano lanciatissimi anche da noi, ma temo non faranno breccia per vari motivi…Tipo fanno meno tenerezza non essendo più bimbi (quindi l’effeto sorpresa su cui gioca sempre l’Antonellina nazionale ;-P), poi venendo dalla tv non sono percepiti come *vero gruppo*, più il repertorio, a noi che non siamo stranieri o emigranti italici di seconda generazione non subiamo l’effetto nostalgia e anzi, vorremmo qualcosa che sa di “nuovo”, non di tradizionale (penso un pò quel che é successo a Bocelli pure, deve il suo grande successo all’estero infatti, non certo all’Italia).
Nessuno discute che abbiano una bella voce, ma di bravi coristi sconosciuti ne é pieno il mondo, no? Che pubblico avrebbero qui, penso alquanto maturo, che non pensa a comprarsi i dischi ecc (le ragazzine ora seguono più i ragazzi rappettari poi)…

Sicché ringrazino di aver avuto fama all’estero e converrebbe rivolgersi direttamente a quei mercati, strizzano sempre l’occhio al passato si sa…(Ad ogni modo non escludiamo niente dai, visto che qui ha avuto successo gente come Jovanotti).



9. Nina ha scritto:

29 dicembre 2014 alle 10:21

Prodotto per ultrasessantenni.



10. Giuseppe ha scritto:

29 dicembre 2014 alle 16:48

Tecnicamente sono bravi, per carità, ma di cantanti bravi ce ne sono a centinaia, loro sono un gruppo costruito a tavolino per gli emigranti all’estero, fuori dall’Italia hanno riscosso un buon successo ma in Italia non piacciono, forse 60 anni fa avrebbero potuto avere successo anche qui, è un prodotto vecchio travestito da nuovo, il loro repertorio è per i vecchi, ogni tanto la Rai prova ad esaltarli e farli apparire come i nuovi fenomeni della musica mondiale ma l’Italia li rifiuta, giustamente aggiungo io, se si vuol fare un’operazione nostalgia meglio “aprire il cascione” e tirare fuori vecchie glorie della musica italiana che il loro successo in Italia l’hanno avuto e comunque un pubblico affezionato ce l’hanno.



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