Si fa sempre più popolato il coro di voci che nutrono qualche dubbio su Auditel e sul sistema di rilevazione degli ascolti attualmente in uso. Così a Sky, La7 e LT Multimedia ex Sitcom, si aggiunge il gruppo Discovery per bocca del suo Amministratore Delegato Marinella Soldi. Ascoltata presso la commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera, l’AD del noto gruppo editoriale ha espresso la sua contrarietà al sistema in uso, a quanto pare non più al passo coi tempi ma ancorato a strumenti creati nel 1984, non più in grado di “rilevare il mercato in maniera veritiera.”
Auditel – Discovery attacca: “Ascolti sottostimati”
Se da un lato viene apprezzato lo sforzo di Auditel nell’allargare il panel da 5000 a 15000 famiglie, dall’altro Discovery ci ha tenuto a mettere in luce il fatto che ciò è avvenuto solo dopo la nascita dello Smart Panel di Sky, che peraltro già dalle prime rilevazioni sembra aver smentito i dati forniti dalla famosa società. Non solo, anche gli studi e le ricerche di mercato effettuate dalla stessa Discovery non combaciano con quanto rivelato da Auditel e dai quali si evince “che il mercato delle cosiddette nuove emittenti digitali è spesso sottostimato in termini di indici di ascolto.”
Auditel – Discovery propone nuova società
Per la Soldi, dunque, “rimane il dubbio che l’attuale sistema di rilevazione Auditel possa non più rispecchiare e monitorare la complessità del mercato e dell’offerta televisiva”. Poiché inoltre la società in mano a Rai e Mediaset continua ad andare a rilento con le novità annunciate, Discovery chiede che venga creato un nuovo ente composto da personalità totalmente indipendenti oppure che preveda un coinvolgimento di tutti gli editori, con una loro rappresentanza.
Insomma, oggi più che mai Auditel si ritrova sotto attacco da più fronti. E pensare che una soluzione “facile” ci sarebbe, come già illustrato dalla Soldi e più volte ribadito da Sky: perché non si dà l’opportunità anche ai nuovi editori di entrare nel consiglio di amministrazione della società?