16
giugno

RIFORMA RAI: CONSULTAZIONE POPOLARE DI RENZI SU NUOVO CANONE, GOVERNANCE E LEGGE GASPARRI

Matteo Renzi

Una grande consultazione in tutto il Paese” per cambiare la Rai. La riforma del servizio pubblico targata Matteo Renzi, comincerà da qui. Il prossimo mese di luglio, il governo guidato dal rottamatore fiorentino dovrebbe lanciare una sorta di indagine sul futuro di Viale Mazzini che coinvolgerà non solo gli addetti ai lavori, ma anche i cittadini. Il sondaggio, secondo quanto riporta Repubblica, sarà composto da un questionario e verterà sui temi che dovrebbero essere oggetto di cambiamento: il canone, la governance indipendente dalla politica, la privatizzazione, la mission del servizio pubblico.

Riforma Rai: governance indipendente dalla politica

Il premier sembra intenzionato a fare sul serio, a mettere in atto una progressiva trasformazione che toccherà tutti i pilastri di Viale Mazzini entro il maggio 2016, cioè in vista del rinnovo della convenzione Stato-Rai. L’obiettivo di Renzi, in realtà, sarebbe quello di permettere già ai nuovi vertici aziendali, che saranno nominati nell’aprile 2015, di essere indipendenti dalla politica. Alla manovra stanno lavorando i sottosegretari Antonello Giacomelli e Luca Lotti. Come spiegato, il primo passo dell’impresa sarà la consultazione popolare prevista per il prossimo luglio, i cui risultati saranno presi in esame fino al prossimo autunno.

Riforma Rai: il nuovo canone

Entro fine anno è previsto il secondo step, ossia un decreto del governo per la nuova convenzione Rai, che conterrà anche la tanto attesa e discussa riforma. Spetterà poi all’azienda di Viale Mazzini attuarla. I tempi sono serrati, l’obiettivo è ambizioso ed ampio: contestualmente, infatti, l’esecutivo dovrebbe varare anche la legge sul nuovo canone Rai. Al riguardo, la proposta più accreditata sembra quella di sostituire il canone unico con un’imposta flessibile ad importo variabile, legata alla capacità di spesa delle persone. Il cambiamento dovrebbe rendere l’imposta meno odiosa e ridurre l’evasione, attualmente alle stelle.

Per permettere ai nuovi vertici di essere autonomi dalla politica (un cambiamento significativo, qualora venisse attuato per davvero), il governo dovrà riscrivere la legge Gasparri nella parte relativa alla Governance Rai. Ma, come scrive Repubblica, non è ancora stato deciso lo strumento per la revisione della norma (o un intervento diretto sul testo o un passaggio ad hoc nel decreto sulla convenzione). Con ogni probabilità, sarà proprio questo il passaggio più difficile dell’annunciata riforma.

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1 Commento dei lettori »

1. Nina ha scritto:

16 giugno 2014 alle 13:41

Sarebbe sempre troppo tardi. Se penso ai poveri pensionati…



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