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Noi del Rione Sanità, una storia di fede e riscatto nel giovedì sera di Rai 1
Carmine Recano veste i panni del protagonista Don Giuseppe Santoro, ispirato al vero Don Antonio Loffredo
di Stefania Stefanelli
10/10/2025 - 18:15
© US Rai
Una volta terminata La Ricetta della Felicità, nel giovedì sera di Rai 1 arriva il 23 ottobre un prete, ma non è Don Matteo. E’ Don Giuseppe Santoro, figura ispirata a quella di Don Antonio Loffredo, dal cui libro Noi del Rione Sanità è tratta l’omonima serie in tre prime serate che racconterà una storia vera e toccante, fatta di solidarietà e coraggio.
Carmine Recano – che questa storia la conosce bene per aver frequentato a suo tempo il dietro le quinte degli spettacoli organizzati da Don Antonio nel quartiere nepoletano – veste i panni del protagonista. Che, quasi in un curioso continuum televisivo con Mare Fuori, arriverà nella Sanità dopo aver chiuso una lunga esperienza in carcere, e porterà luce nel buio di un quartiere che fino a quel momento era considerato irrecuperabile dai suoi stessi abitanti.
Coprodotta da Rai Fiction – Mad Entertainment e Rai Com, la serie è stata scritta da Salvatore Basile, Angelo Petrella e Benedetta Gargano e coniuga storie vere a linee narrative inventate per dare spessore a questo racconto di formazione in cui si incrociano malavita, drammi familiari e speranza.
Il cast è ricco e comprende attori d’esperienza come Nicole Grimaudo, Bianca Nappi, Vincenzo
Nemolato, Giovanni Ludeno, Tony Laudadio, Fabio Troiano, Maurizio Aiello, Ciro Esposito e Raffaella Rea ed altri più giovani tra cui le già note Chiara Celotto, Ludovica Nasti e Caterina Ferioli.
La trama di Noi del Rione Sanità
Don Giuseppe Santoro, prete pragmatico e visionario, arriva come nuovo parroco del rione Sanità di Napoli dopo essere stato allontanato dal carcere di Poggioreale; il suo progetto di creare una cooperativa che desse una possibilità di riscatto ai detenuti si è infranto, infatti, a causa della fuga di alcuni di loro nel corso di una gita presso un caseificio di campagna. Nel cuore della Sanità, Don Giuseppe si ritrova circondato da un’umanità complessa, a cavallo tra il disagio degli adulti, restii al cambiamento, e la vivacità dei ragazzi, alla ricerca di un improbabile futuro migliore.
Tra questi ultimi c’è Massimo (Rocco Guarino), figlio di un collaboratore di giustizia che ha chiesto a Don Giuseppe di vegliare sul ragazzo; Enzo (Federico Cautiero), abilissimo con i numeri, e suo fratello Sante (Vincenzo Antonucci), prossimo a sposarsi; Anna (Nasti) e Alex (Federico Milanesi), figli di un fornaio e di una madre detenuta; Mimmo (Giampiero De Concilio), che dà una mano nell’emporio del padre e si innamora a prima vista di Caterina (Ferioli), appena trasferitasi da un quartiere benestante.
Don Giuseppe può contare da subito sui validi alleati che vivono nella canonica ovvero la pugliese Suor Celeste (Nappi), il vecchio e goloso sacrestano Lello (Laudadio) e il chierichetto Asprinio (Nemolato), ma deve combattere contro la malavita del rione, rappresentata dal boss Mariano Santella (Ludeno), che sfrutta i giovani promettendo guadagni facili nel traffico di droga, e contro la diffidenza della Curia, che non vede di buon occhio l’operato rivoluzionario del nuovo parroco.
E mentre tenta di creare una cooperativa che possa valorizzare le risorse del rione, come le monumentali Catacombe di San Gennaro, aprendolo al turismo e offrendo un’opportunità di lavoro ai ragazzi, Don Giuseppe ritroverà Manuela (Grimaudo), unico amore degli anni di gioventù, che ha bisogno di aiuto per salvarsi da un matrimonio tossico e violento.