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LA RAI CENSURA LE NOZZE GAY DI UN CICLONE IN CONVENTO E GLI OMOSESSUALI MINACCIANO DI NON PAGARE PIU’ IL CANONE
di Fabio Fabbretti
09/09/2011 - 15:26

La Rai ci ricasca e il ciclone (inevitabile) dal convento si trasferisce a Viale Mazzini. Dopo il taglio di una scena passionale gay tra i due protagonisti di Brokeback Mountain, film trasmesso con censura qualche stagione fa in seconda serata su Rai 2, la tv di Stato ne combina un’altra: questa settimana non è stata trasmessa su Rai 1 la puntata “Romeo e Romeo” della serie tv tedesca Un ciclone in convento, in cui vengono celebrate le nozze tra due omosessuali.
La puntata vede i due promessi sposi, uno vestito di bianco e l’altro di nero, giungere all’altare, accolti da parenti, amici, suore del convento e il sindaco, nel ruolo del sacerdote chiamato a celebrare la nuova unione. Il tutto termina come da tradizione, col bacio degli sposi, il lancio del bouquet, la pioggia di riso e via alla festa. Una festa che la Rai ha presto trasformato in una bufera mediatica, inasprita ancor di più dalla giustificazione ufficiale:
“La serie tedesca è molto lunga. In vista della partenza dei programmi della stagione, dovevamo tagliare un episodio. Abbiamo scelto, in maniera ponderata, di sacrificare questo, proprio per evitare polemiche in area cattolica: la scena delle nozze gay, benedette in chiesa davanti al crocifisso, poteva dar fastidio a qualcuno. Se fossero state celebrate in municipio, non ci sarebbero stati problemi” ha dichiarato il direttore di Rai 1 Mauro Mazza, che ha poi aggiunto: “Non è che se non vedi quella puntata non capisci il resto del racconto“.
Quando si dice buttare benzina sul fuoco. Apriti cielo: il mondo omosessuale è insorto e, tramite le parole del portavoce del Gay Center Fabrizio Marrazzo, dichiara guerra alla tv di Stato, rea di aver messo in atto l’ennesima censura omofoba, e minaccia da parte di tutti i gay di non pagare più il canone. Intanto, l’esponente del PD Anna Paola Concia, che ha definito l’episodio “inquietante“, interpella la Commissione di vigilanza e chiede che Rai 1 trasmetta la puntata incriminata di Un ciclone in convento, una serie che in Germania fa il pieno di ascolti, grazie anche al tema dell’amore gay, nel nostro Paese affrontato troppo spesso con superficialità.
E il caso vuole che domani sera, proprio mentre la Rai viene accusata di censurare la realtà, al Gay Village di Roma l’attore Lino Banfi venga premiato con un riconoscimento speciale per l’impegno mostrato in un tema che ancora oggi divide e fa discutere. Anni fa, infatti, l’attore fu protagonista della fiction Il padre delle spose, nel ruolo del classico uomo del Sud che accetta l’amore lesbo della figlia. E pensare che si trattò di una produzione Rai, trasmessa in prima serata sull’ammiraglia. L’ennesima dimostrazione di come la tv di Stato sia ancora oggi un’azienda ricca di contraddizioni.
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ARA dice:
Ancora siamo alle censure?!Ridicolo.Siamo tornati alla vecchia rai: ipocrita e bigotta. Però nel 2011 è assurdo e grave.