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Ore 14 Sera non si snatura e funziona

Daniele Lombardi

di Daniele Lombardi

13/06/2025 - 13:59

Ore 14 Sera non si snatura e funziona

4 /5

Ore 14 Sera è sempre Ore 14, ed è un bene. Il racconto di Milo Infante è approdato in prima serata su Rai 2 ed è la conferma di un successo costruito a piccoli passi.

Lo spin off della trasmissione pomeridiana dedicata alla cronaca nera, non si snatura, anzi si arricchisce. Avendo a disposizione circa tre ore, la squadra ha messo in piedi un approfondimento attento e analitico. Lo stesso a cui siamo abituati nel quotidiano ma con alcuni innesti azzeccati.

Come vi facevamo notare già un anno fa, la forza della squadra è un valore aggiunto del programma. Ed ecco che a commentare i casi a Ore 14 Sera, il pubblico ha ritrovato gli “amici di Ore 14” (come definiti da Infante): la psichiatra Sarah Viola, Monica Leofreddi e i giornalisti Piero Colaprico e Alessia Lautone, la criminologa Roberta Bruzzone e il sostituto procuratore generale di Milano Antonio Tanga. A loro, si è aggiunta, nel blocco dedicato a Garlasco, anche Selvaggia Lucarelli.

Oggigiorno, fare un programma di cronaca non è difficile, perché l’attualità fornisce continui assist. E’ più complicato trattarli con rispetto e Ore 14 Sera lo ha fatto. La prima puntata andata in onda ieri sera, infatti, ha toccato quattro argomenti caldi. Un inizio più fiacco con l’assassinio del carabiniere avvenuto la mattina stessa e le evoluzioni dei casi Pierina Paganelli per poi essere più centrati su Garlasco e Liliana Resinovich (marginale al termine della serata).

Ore 14 Sera, l’adattamento alla prima serata non è eccessivo

In un programma così, cambiare eccessivamente sarebbe stato un errore perché ormai, dopo cinque edizioni, Ore 14 è un marchio riconoscibile. Alcune novità, però, si sono rese necessarie. Tra queste, interessante lo spazio concesso in chiusura alla dott.ssa Bruzzone in cui in tre minuti e mezzo ha riassunto le ragioni della colpevolezza di Alberto Stasi e in altrettanto tempo i motivi per cui Andrea Sempio è indagato. Cosa simile ha fatto anche la dott.ssa Fabiola Giusti per spiegare il caso Resinovich con meno efficacia. Un suo spazio lo ha ottenuto un altro degli ospiti che spesso si sono avvicendati nel programma: Emiliano Bruzzon che, da un tavolino, ha cercato di ricostruire la scena del crimine di Pierina. Questi, uniti ad una dinamicità degli ospiti nello studio, non relegati solo alle poltroncine, conferisce identità al programma che riesce a mantenere lo stesso impianto di successo.

Altro elemento nuovo (ma meno riuscito) l’intervista faccia a faccia tra Valeria Bartolucci (sul caso Paganelli) e Infante, posizionati al centro dello studio.

Uniche due pecche: regia e fotografia. Lo studio è apparso troppo cupo soprattutto al lancio delle immagini immersive tra led e pavimento, con una durata che dire eccessiva è poco.

Ore 14 Sera è un esperimento estivo (di quattro puntate) sulla buona strada per diventare un appuntamento fisso di approfondimento nella prima serata di Rai 2, da tempo claudicante fronte informazione. E la conferma che Infante ha uno zoccolo duro di pubblico che ha conquistato negli anni.

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1 commenti su "Ore 14 Sera non si snatura e funziona"

  1. Il Generale Vannacci dice:

    La dottoressa Bruzzone è la migliore. A me è piaciuta l'intervista a Valeria.