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Carlo Fuortes, parla il prossimo AD Rai: «Mio background può essere molto utile. Importante ragionare sul prodotto»
di Marco Leardi
14/07/2021 - 18:32

Carlo Fuortes (non) parla della Rai. Il che, ai tempi silentium draghiano che avvolge le più delicate decisioni di Palazzo Chigi, può anche essere una notizia. Intervenuto agli Stati generali della Cultura del Sole 24 ore, il dirigente indicato dal governo come prossimo AD di Viale Mazzini ha menzionato il servizio pubblico con parole che – seppur molto misurate – testimoniano un suo lento avvicinamento ai vertici dell’azienda.
“È ovvio che tutto il mio background penso possa essere molto utile alla Rai. Al di là di tutte le polemiche politiche, che spesso prevalgono sul contenuto culturale, è la più grande azienda culturale italiana. E credo che questo debba rimanere a essere“
ha affermato Fuortes, attuale sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma con un passato da Amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma. Un curriculum che giustifica e contestualizza l’odierno riferimento alla centralità dell’aspetto culturale, che potrebbe essere una delle direttrici percorse dalla nuova governance.
“È molto importante ragionare sul prodotto e da questo punto di vista tutto il resto, per quanto mi riguarda, per adesso è un problema che non mi sto assolutamente ponendo. Direi di rimandare il discorso sulla Rai in un prossimo futuro“
ha inoltre aggiunto il dirigente, scegliendo una linea per ora distaccata rispetto all’incarico per il quale è in predicato, in attesa di un passaggio formale che lo ufficializzi. Le parole ponderate di Fuortes rispecchiano in qualche modo l’assoluta sobrietà imposta da Mario Draghi nella comunicazione; uno stile che ha fatto sì che i nomi del dirigente romano e quello di Marinella Soldi (proposta come nuova Presidente Rai) restassero pressoché segreti sino ad una comunicazione formale da parte di Palazzo Chigi.
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