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Presidenza Rai: il Cda boccia Riccardo Laganà. La decisione slitta a settembre

di Marco Leardi

09/08/2018 - 12:04

Presidenza Rai: il Cda boccia Riccardo Laganà. La decisione slitta a settembre

Riccardo Laganà

Rimandata a settembre. La delibera sul nuovo Presidente Rai slitta dopo le ferie: ieri il ha infatti cassato la candidatura del consigliere Riccardo Laganà, proposta dalla senatrice Pd Rita Borioni ma bocciata per l’assenza della maggioranza dei voti. Il tema – rispetto al quale la Vigilanza aveva sollecitato una urgente risoluzione – sarà pertanto all’ordine del giorno anche nella prossima riunione del Consiglio, dopo la pausa estiva.

A favore della candidatura alla Presidenza Rai di Riccardo Laganà è stata solo Rita Borioni: il consigliere eletto dai dipendenti del servizio pubblico, infatti, si è astenuto nella votazione che lo riguardava. Gli altri cinque consiglieri presenti, compresi l’AD Fabrizio Salini e lo stesso  (presente come consigliere anziano), hanno votato contro.

Questa situazione non può perdurare, è uno stato di inerzia che non fa bene all’azienda

ha commentato la senatrice Borioni, che in segno di dissenso ha lasciato la riunione del CdA assieme a Laganà al momento del voto sugli highlights del Calcio e sul contratto di Un posto al sole. “Il CdA della Rai è ostaggio del governo” hanno polemizzato Usigrai e Fnsi, mentre il consigliere anziano Foa, che Lega e M5S vorrebbero alla Presidenza del servizio pubblico, ha espresso parole più formali e distensive:

Noi abbiamo risposto a tutte le osservazioni della Commissione di Vigilanza e dal punto di vista legale e procedurale siamo perfettamente in linea con la bicamerale. Questo consiglio, vista anche la situazione inconsueta in cui si è venuto a trovare, è particolarmente scrupoloso nel rispettare norme e regolamenti. Il tema della presidenza verrà discusso dopo la pausa estiva del Parlamento. Ci auguriamo che si possa trovare una soluzione in tempi rapidi nell’interesse dell’azienda. Questo è un sentimento condiviso nel consiglio. C’è stata una candidatura che è stata discussa ed è stata respinta, ma questo fa parte della normale dialettica del consiglio“.

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