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DIECI COSE: DOPO IL FLOP È POLEMICA. GASPARRI NE CHIEDE LA SOSPENSIONE, FELTRI BACCHETTA VELTRONI

di Marco Leardi

19/10/2016 - 12:21

DIECI COSE: DOPO IL FLOP È POLEMICA. GASPARRI NE CHIEDE LA SOSPENSIONE, FELTRI BACCHETTA VELTRONI

Dieci cose

Di dieci cose fatte te n’è riuscita mezza, cantava Jovanotti nel celebre motivetto. Ebbene, del Dieci Cose fatto da Rai1 l’unico obiettivo sinora ottenuto è stato quello di scatenare polemiche. Dopo il pessimo risultato d’ascolto delle première, il programma ideato da Walter Veltroni (e condotto da Flavio Insinna con Federico Russo) ha infatti attirato non poche critiche. Dai giornali agli scranni della politica, passando per i social, il tonfo del ‘nuovo sabato sera’ del servizio pubblico non è passato inosservato. E ora c’è chi chiede già la sospensione dello show.

Ad alzare i toni nel giudizio su Dieci cose è stato in particolare il senatore Maurizio Gasparri, che in una nota al vetriolo ha richiesto “un immediato chiarimento in Vigilanza sui costi dettagliati del programma“. Il politico si è anche domandato quanto sia stato pagato Walter Veltroni, polemizzando su presunti favoritismi in Rai alla casa di produzione Magnolia (non è la prima volta che il parlamentare agita questa argomentazione).

Il programma di Veltroni ha registrato uno share del 10,9 per cento sabato sera in prima serata su Rai Uno. Un vero flop, con la concorrenza di Canale 5 nettamente in vantaggio. Con scelte così azzardate si danneggia la Rai. Il programma di Veltroni, tra l’altro, si è avvalso di ospiti importantissimi, da Buffon a Mannoia, da Frassica a Marcorè e così via. Ma nonostante il dispendio di risorse (pare superiore al milione di euro a puntata) il risultato è stato devastante. Per quale ragione Veltroni, dopo aver fondato il Pd e  aver abbandonato la politica in seguito a cocenti sconfitte, deve affossare la Rai?” ha attaccato Gasparri.

Il senatore ha annunciato di voler discutere la questione già nella prossima seduta della Vigilanza Rai (dove, peraltro, di recente si è anche polemizzato sui flop di Politics). Drastica la sua conclusione:

È ovvio che lo spettacolo debba essere sospeso, anche per non creare altri danni ai fini della raccolta pubblicitaria“.

E tra le critiche a Dieci cose si è aggiunta anche quella di Vittorio Feltri, che dalle colonne di Libero ha bacchettato il nuovo programma di Rai1. Il giornalista ha parlato di “risultato disgustoso“, soffermandosi poi sulla trasmissione “costata un patrimonio ossia un milione a puntata che, moltiplicato per quattro puntate, fanno quattro milioni“. Di seguito, il direttore si è espresso così sull’ideatore Veltroni:

Che titoli ha costui per ricoprire simile incarico? Uno solo che ci pare insufficiente: suo padre era un caporedattore dei notiziari Rai. Noi rispettiamo Veltroni, per carità, anche se nei panni dello statista non è riuscito a svettare, ma non ci sembrava il caso di mettergli nelle mani quattro milioni per organizzare una specie di fallimento“.

Il debutto incerto del programma risuona ancora nei corridoi di Viale Mazzini, dove già si pensa a come affrontare la sfida degli ascolti di sabato prossimo senza spargimenti di sangue. E, secondo, alcuni non è da escludersi che dopo il flop scattino provvedimenti interni.

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8 commenti su "DIECI COSE: DOPO IL FLOP È POLEMICA. GASPARRI NE CHIEDE LA SOSPENSIONE, FELTRI BACCHETTA VELTRONI"

  1. A volte è bello essere superficiali! Ecco io su Insinna sono un superficiale. Mi sta antipatico da morire. Lo trovo finto e privo di carisma. Ogni volta che lo vedo in tv cambio canale. Non mi va neanche di approfondire la cosa, di vedere se è migliorato in questi anni..no...mi sta antipatico e non voglio vederlo! Esattamente come la De Filippi (giusto per dire che non è l'unico) Per questo non ho visto la trasmissione in questione. Poteva essere bellissima, poteva essere orrenda....c'è Insinna e quindi spengo. Spero se ne vada presto dalla tv che occupa già troppe ore di trasmissione che ho pagato profumatamente col canone.

  2. Ci vuole una bella faccia tosta per difendere un simile schifo.

  3. Benissimo Gasparri , il programma deve essere chiuso non possiamo spendere 1 MILIONE E 63 mila euro a PUNTATA per un programm a flop pagato dagli italiani

  4. Ieri sera ho visto il promo in cui si presentavano gli ospiti,la Clerici e la Sandrelli.Come già detto da alcuni,essendo solo la prima puntata,aspetterei a chiudere tutto.Gli autori possono anche aggiustare il tiro,visto come sono andate le cose..e qualcosa di buono effettivamente c'è..

  5. IL MIO REALITY dice:

    Dispiace più che altro che un "politico" chieda la chiusura di un programma per lo share e non per una ragione di altro tipo (contenuti etc.). Chiedere questo a prescindere dal motivo in questione (ascolti) NON dovrebbe essere richiesta di chi non è competente, come un politico. Ci sono dirigenti e responsabili pagati fior di quattrini per scegliere cosa portare avanti e cosa cassare, in relazione alle strategie aziendali. Inoltre non è alla prima puntata che si dovrebbe decidere la soppressione di un programma (non conviene, anche soltanto per i costi) Ma siccome in Italia viene strumentalizzato tutto, è l'ennesima polemica perchè alla base del progetto (che può piacere o meno, io personalmente non ho visto questo show) c'è una figura politicamente distante (Veltroni, sinistra; Gasparri FI). SCHIFO

  6. In linea teorica è verissimo Ma Rai 1 deve fare grandi numeri per la raccolta pubblicitaria ,non si può permettere di continuare un programma se fa bassi ascolti Potrebbero spostarlo sulla rete culturale Rai 5 e ridurre i compensi di questi pseudo intelligentoni

  7. io dico per l'ennesima volta che un programma non si deve valutare solo dai numeri dell' "ascolto". e'assurdo! anzi! di cose buone il programma in questione ne ha! forse è "cucinato" male... infatti ricorda molto alcuni dei programmi di fazio come impaginazione. Va "aggiustato"...

  8. Dispiace perchè ci sono persone di grande talento che non hanno nessuno spazio in televisione,mentre invece a questo Veltroni che fa solo caXate pazzesche, la Rai paga suon di milioni Raccomandato è dire poco Ma un po' di dignità questi ex comunisti (con i soldi e con case a New York per intenderci ) ce l'hanno ? Ovviamente no Che schifo