vanity fair



3
agosto

SIMONA VENTURA: “NON SO FARE SOLO L’ISOLA O QUELLI CHE IL CALCIO. ORA VOGLIO BRILLARE PER LA MIA ASSENZA”

Simona Ventura per Vanity Fair

Mentre Massimo Liofredi nella giornata di ieri era intento a render noto il suo disappunto nei confronti di Simona Ventura, il ciclone della nuova prima donna di Sky era ancora soltanto a metà dell’opera. Nell’infuocata intervista, pubblicata oggi integralmente sulle pagine di Vanity Fair (leggi l’intervistaguarda il backstage video), l’ex regina di Rai 2 rincara la dose sul nuovo direttore di Rai Ragazzi:

Se lo avessi lasciato fare avrei distrutto venti anni di carriera in cui ho messo in gioco tutto: salute, famiglia e vita privata”.

E gioca l’affondo sul capitolo Isola dei Famosi:

L’Isola è l’esempio migliore di come Rai 2 abbia boicottato se stessa. Obbligare un reality a chiudere prima di mezzanotte, senza che ce ne sia un vero motivo, significa solo rinunciare agli ascolti della seconda serata. Sarebbe stato più onesto dire che non si voleva più fare lo show. Invece lo si è voluto mandare in onda per poi penalizzarlo con continui cambi di giorno, scegliendo la stagione più sbagliata per la messa in onda. Una follia, dato che l’Isola porta ricchezza in termini pubblicitari, sottraendola alla concorrenza (…) E, malgrado tutti i bastoni che ci hanno messo tra le ruote, è andata bene anche l’ultima edizione. E’ andata bene perchè mi sono buttata dall’elicottero in mare, e nuotato per raggiungere l’Isola. L’ho fatto anche per me stessa, per dimostrare che non mollo mai finchè la battaglia non è finita. Ed è stata una bellissima sensazione quando all’alba mi hanno detto che avevamo fatto il 20% di share”.

E sulla prossima edizione,  quando si citano le dichiarazioni di Ilaria Dallatana sul fatto che il reality può tornare in onda senza di lei, non risparmia frecciatine neanche a Magnolia:

Non è certo un pozzo di gratitudine ma io ci lavoro bene”.

Ma la sua “rabbia”, mista ad orgoglio, la tira fuori anche quando in ballo c’è Quelli che il Calcio:

“Abbiamo intervistato i big del calcio, abbiamo portato gli ospiti internazionali – da Lady Gaga a Amy Winehouse, semisconosciuta nel 2004 – abbiamo lanciato comici come Max Giusti e Lucia Ocone, valorizzato Maurizio Crozza e Gene Gnocchi, creato un gruppo di autori straordinari. E poi ci hanno tolto il sostegno della rete. Mi sono ritrovata a pagare di tasca mia il trucco dei comici Ubaldo Pantani e Virginia Raffaele”.




3
agosto

ANTEPRIMA ESCLUSIVA DM: SHOOTING FOTOGRAFICO DI SIMONA VENTURA PER VANITY FAIR, BACKSTAGE VIDEO

Simona Ventura, Miami Shooting Fotografico Vanity Fair

DavideMaggio.it e SimonaVentura.tv in tandem. Oggi sperimentiamo anche questo!

Mentre continua a far parlare la prima intervista di Simona Ventura dopo l’addio a Mamma Rai, con la quale la conduttrice – fresca di passaggio alla piattaforma satelittare di Murdoch – non lesina giudizio alcuno nei confronti degli ex colleghi di rete, noi abbiamo pensato di mettere la ciliegina sulla torta, ‘trasmettendo’ su davidemaggio.it il backstage video dello shooting fotografico realizzato per Vanity Fair a Miami.

Un’anteprima esclusiva che Mona Nostra ha riservato a DM e che prosegue ora sulla sua web tv all’indirizzo >>> www.simonaventura.tv


3
agosto

BACKSTAGE VIDEO SIMONA VENTURA PER VANITY FAIR, IN ANTEPRIMA SU DM

Simona Ventura a Miami

IN ESCLUSIVA SU DAVIDEMAGGIO.IT

L’ANTEPRIMA DEL BACKSTAGE VIDEO DEL SERVIZIO FOTOGRAFICO DI

SIMONA VENTURA A MIAMI

per Vanity Fair

CLICCA QUI PER IL VIDEO





2
agosto

SIMONA VENTURA CONTRO TUTTI: LIOFREDI IL PEGGIORE, LA SETTA IMPOSTA, FACCHINETTI SMARRITO, LA BALIVO FURBETTA

Simona Ventura (Nino Munoz) via VanityFair.it

Massimo Liofredi è il peggior dirigente con cui ha lavorato in Rai, Facchinetti deve tornare con i piedi per terra, la Balivo ha fatto un pò la “furbetta del quartierino” e Piersilvio Berlusconi dopo anni ancora non se ne fa una ragione del suo passaggio in Rai: Ladies and Gentleman Simona Ventura è tornata a ruggire. Allo scoccare (il 31 luglio) dello scadere del suo contratto con la Rai, e per la prima volta dopo l’approdo in the Sky, la leonessa della televisione italiana, tra una posa da femme fatale e l’altra, si sfoga a Vanity Fair raccontando le ragioni del clamoroso addio a Viale Mazzini.

“Sono sempre stata una persona libera, ma ultimamente non c’erano più le condizioni per questa libertà

rivela la conduttrice per poi lanciarsi in una feroce invettiva contro l’ex direttore di Rai2. In una Rai dove dirigenti incapaci servi solo della politica sono all’ordine del giorno, Liofredi è il peggiore, colpevole di aver contribuito a perpretare ai danni della rete una desertificazione culturale:

Non saprei dire chi è stato il migliore tra i dirigenti con cui ho condiviso questi anni. In compenso non ho dubbi sul peggiore: Massimo Liofredi (…) Se ho un direttore a lui devo rendere conto, con lui mi devo confrontare, e capisco che possa avere una visione diversa dalla mia. Altra cosa è che distrugga in modo certosino e vergognoso la mia autonomia e la mia voglia di creare e di rinnovarmi. Se uno è competente non si comporta così, piuttosto ti sfrutta, visto che sei il patrimonio della sua rete (…) Non riusciva a gestirmi. Aveva capito che non gli avrei  permesso di impormi personaggi indecenti, e comunque inadatti alle nostre trasmissioni“.

E al giornalista che gli fa notare che l’astio di Liofredi nei suoi confronti potrebbe risiedere nel trattamento riservato a Monica Setta all’Isola dei Famosi risponde:

è arrivata a Raidue facendosi scioccamente imporre: io ero lì da dieci anni in quell’occasione disse cose gravi – e non vere – sul passato e non vere – sul passato di Aldo Busi: era mio dovere intervenire. Da quel momento le cose sono ulteriormente peggiorate, li ho avuti sempre addosso“.

Non soprende allora che la causa per mobbing dell’ex direttore di Rai2 la faccia stizzire:

Causa per mobbing avrei dovuto farla io per quello che ha fatto passare a me – ma non solo a me – in questi due anni, e per i colpi mortali che ha inferto al target di Raidue”.

Per Simona Rai2 rischia di diventare un negozio senza clienti, una rete che i giovani non guardano più soprattutto dopo la sua dipartita e quella di Santoro. Tanta era l’ostilità nei suoi confronti che addirittura i personaggi da lei lanciati sarebbero stati penalizzati. Il riferimento è a Daniele Battaglia e Alessandro Cattelan; soprattutto quest’ultimo, prossimo conduttore di XFactor, che per la Ventura è più bravo di Facchinetti. Proprio sulla sua “creatura più riuscita” Simona a metà tra una ”mamma ferita” e una Medea racconta:


31
marzo

LO SFOGO DELLA VENTURA: A MEDIASET NON SI PROGRAMMA PIU’. SI CONTROPROGRAMMA E BASTA.

Simona Ventura @ Davide Maggio .itSimona Ventura festeggia il suo 44° compleanno con una sexy copertina e una graffiante intervista rilasciata al settimanale Vanity Fair.

La Mona nazionale, in dirittura d’arrivo con la seconda edizione del suo X Factor, posa per Ellen Von Unwerth e si confessa senza riserve. A proposito dei recenti feroci attacchi a lei e alla sua creatura televisiva, la showgirl piemontese sbotta: “le polemiche non si spengono da sole, stare sempre zitta zitta alla fine rischia di farti passare da cogliona“. A Mediaset, prosegue la Ventura, non si programma più, ma ci si limita a controprogrammare. “A volte penso che non abbiano mai digerito del tutto il mio passaggio alla Rai, con i miei programmi, ho portato in Rai pubblicità e sponsor. E, poi, attaccare me è abbastanza facile: sono un battitore libero”.

Chiamata a rispondere al pungente attacco sferratole dalla De Filippi, (che in una recente intervista l’accusò di autocelebrarsi eccessivamente e paragonò i suoi seni strizzati a due “chiappe”) l’ex signora Bettarini getta acqua sul fuoco e dichiara di essersi già chiarita con Maria La Sanguinaria. Pace fatta dunque. Sulla sfida tra talent show precisa invece: “Non mi sento in competizione con Amici. Entrambi abbiamo un ruolo importante nella scoperta di nuovi talenti e nell’aiutare i giovani a emergere nel campo artistico e musicale. In ogni caso avrebbero stravinto anche continuando ad andare in onda il mercoledì”.





3
settembre

ALBA PARIETTI, I 9 MILIARDI DI SILVIO E IL MANCATO RITORNO IN TV

Alba Parietti

D’estate, chiusa la televisione per ferie,  i prezzemolini che la popolano sono in astinenza da fama. Così si “ricicciano” sulla carta stampata, con nuovi o presunti amori o con vecchie storie del loro passato.

Alba Parietti è, per molti, la regina dei prezzemolini, dunque era inevitabile trovarsela su un giornale, Vanity Fair, a raccontare dei suoi amori e della trita e ritrita storia dei 9 miliardi che Berlusconi, anni addietro, le avrebbe offerto per lavorare a Mediaset e che lei, per una questione di coerenza politica, rifiutò :

“Facciamo 4 milioni di euro e non se ne parli più. Come li vorrei adesso. Come sono stata sciocca allora. Al solito, mi ha convinta un uomo: Stefano Bonaga”.

E ancora: “Berlusconi mi aveva invitato ad Arcore per discutere di un’offerta d’oro. Mi voleva come donna forte delle sue reti. Allora ero “la coscialunga del Pds di Achille Occhetto”. Il mio fidanzato Stefano Bonaga mi martellò per una settimana dicendomi che, per una questione di coerenza politica, non potevo accettare di “passare al nemico”. Andammo in villa e, mentre lui faceva il simpaticone con il Cavaliere, io mi ero convinta che al “diavolo” non potevo vendere la mia anima di sinistra. Finì che Bonaga, il filosofo rosso, si prese a pacche sulle spalle con l’attuale premier e io restai convintamente povera».

Nulla di nuovo, quindi,  sotto il sole. Ancora l’Alba nazionale che si lamenta. Sono anni che lo fa, si lamenta di non lavorare: lei è una professionista, quando c’è lei lo share si impenna, ha condotto tanti (?) programmi di successo, ha fatto teatro. Dice.


13
marzo

LA SBERLA DI PIERSILVIO

PierSilvio Berlusconi @ Davide Maggio .it

Caro PierSilvio,

come ogni anno, con l’approvazione del bilancio del Gruppo Mediaset, arriva puntuale la sonora sberla che virtualmente molli a tutti coloro che rimpiangono la genialità televisiva di Silvio Berlusconi.

In effetti, la Tua lungimiranza Ti porta a fare scelte inevitabilmente poco condivisibili dal pubblico ma che guardano alla naturale evoluzione della televisione e, per altri versi, proteggono le Tue televisioni dalle “minacce” politiche che vorrebbero ridimensionare una delle risorse più importanti del nostro Paese.

E così, negli scorsi mesi, abbiamo assistito all’acquisto di Endemol, all’acquisizione di Medusa, alla conseguente joint venture tra Medusa e Taodue, ad una implementazione dei servizi multimediali ed interattivi di Mediaset e, last but not least, al lancio della nuova, ricca offerta per il Digitale Terrestre, manifestazione tangibile di questo “nuovo corso” per il Gruppo del quale sei VicePresidente.

Un nuovo corso che, a mio avviso, porterà Mediaset ad entrare, presto, nel campo della telefonia e dei connessi servizi a banda larga indispensabili per realizzare quello che, a mio parere, è il tuo progetto.

Scelte indubbiamente vincenti che hanno portato ricavi netti per 4.082,1 milioni di Euro con un crescita dell’8,9% e un utile netto di 506,8 milioni.

Ne hai parlato anche ieri sera in un servizio del TG5 dichiarando che, comunque, l’attività principale rimane la TV generalista.

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