Meno efferati di omicidi e rapine ma anch’essi riprovevoli sotto il profilo sociale, i crimini dei colletti bianchi (frodi, corruzioni, truffe, falsificazioni) – commessi cioè da persone di alta estrazione sociale nell’ambito del proprio lavoro – sono una delle piaghe dell’epoca moderna. La White Collar Crime Unit della FBI opera con il precipuo scopo di neutralizzare questo tipo di misfatti ma laddove non riesce con le proprie forze a scongiurare le minacce allora diventa opportuno “risolvere i crimini peggiori affidandosi al criminale migliore“. Il claim della serie illustra perfettamente l’argomento intorno al quale ruota White Collar, in partenza questa sera alle 22 su Italia1.
Peter Burke (Tim DeKay) è un esperto agente dell’unità FBI summenzionata che, dopo tre anni di inseguimenti e faticose indagini (una storia che ricorda vagamente quella del film Prova a prendermi), riesce finalmente ad arrestare il genio della truffa Neal Caffrey (Matt Bomer) che viene condannato a quattro anni di reclusione. A pochi mesi dalla fine della pena però Caffrey evade per cercare Kate, la donna di cui è innamorato, scomparsa dopo un colloquio in carcere, ma viene ben presto riacciuffato da Peter Burke.
E’ proprio in quest’ultima occasione che scocca la scintilla tra l’inseguitore e l’inseguito: Caffrey rivela all’agente importanti informazioni su un pericoloso criminale contribuendo alla sua cattura e diventa consulente dell’FBI in cambio della semilibertà, indispensabile per poter rintracciare la desaparecida fidanzata. Nel cast del telefilm gli spettatori italiani avranno il piacere di imbattersi in una vecchia conoscenza, quella Tiffani Amber Thiessen, che dopo aver fatto sognare gli adolescenti in Bayside School (la dolce Kelly) e in Beverly Hills (dove interpretava la perfida Valerie) è alle prese con un ruolo più maturo nei panni della moglie di Peter Burke.