TG1



8
agosto

ALEX SCHWAZER IN LACRIME AL TG1 (VIDEO): “HO DISTRUTTO TUTTO” E CONFESSA IL DOPING

Alex Schwazer, Tg1

Alex Schwazer ha perso la sua gara più impegnativa, quella contro se stesso. Ed ora piange, sconfitto e umanamente distrutto. Il podista azzurro, squalificato dalle Olimpiadi di Londra 2012 per doping, ha parlato della sua amara vicenda in un’intervista rilasciata al Tg1 e trasmessa durante l’edizione delle 20. Davanti alle telecamere l’atleta ha spiegato di essersi dopato da solo, e ha ammesso le proprie colpe, senza riuscire a trattenere le lacrime.

“Ho fatto dieci mesi di allenamenti senza niente e avevo una condizione fantastica, in tre settimane di doping ho distrutto tutto. Quando è arrivato il controllo il 30 luglio sapevo che era finita. Ho vinto a Pechino senza doping, perché ero sereno e i miei valori ematici erano perfetti. Dopo tutte le batoste volevo di nuovo essere davanti

ha raccontato Schwazer al Tg1. Il marciatore azzurro ha dichiarato di aver assunto le dosi di Epo autonomamente, documentandosi su Internet, e non ha voluto fare il nome di eventuali complici. Allo stesso tempo ha avvertito che il mondo dello sport dovrebbe “aprire gli occhi” sul doping:

quando una donna fa gli ultimi 100 metri in vasca più forte di un uomo campione olimpico, anche uno che non ha mai seguito lo sport deve metterlo in dubbio” ha detto.




14
luglio

TG1: LILLI GRUBER E SARAH VARETTO CANDIDATE ALLA DIREZIONE?

Sarah Varetto

L’effetto domino è appena iniziato. Dopo l’elezione della nuova governance Rai, altri settori della tv pubblica sembrano destinati a subire l’azione riformatrice promossa dai Tecnici. Secondo i ben informati, i prossimi cambiamenti riguarderanno innanzitutto il Tg1, con la designazione di un nuovo direttore. Da qualche settimana è partito il totonomine al riguardo e dunque, ammesso e non concesso che stavolta i banchieri non c’entrino, ecco il borsino dei giornalisti in lizza.

Come anticipato da Repubblica, tra i favoriti alla direzione del Tg1 ci sarebbe Lilli Gruber, oggi conduttrice di Otto e mezzo su La7. Qualora ricevesse il prestigioso incarico, la giornalista andrebbe a sostituire l’attuale responsabile del notiziario Alberto Maccari, insediatosi ad interim dopo la sospensione di Augusto Minzolini. Il nome della Gruber, tuttavia, avrebbe già incontrato le resistenze del centrodestra che da sempre la considera troppo vicina al Pd (nel 2004 Lilli fu eletta tra le fila dell’Ulivo). Così, nel totonomine è comparso un altro candidato eccellente.

Parliamo di Sarah Varetto, attuale direttrice di SkyTg24, che secondo Dagospia sarebbe  la “vera” supercandidata alla guida del nuovo Tg1. Già in ottimi rapporti col premier Mario Monti, la giornalista avrebbe riscosso apprezzamenti bipartisan, scattando così in testa ai favoriti. Ora, bisognerà però vedere se la signora Varetto sarà disposta a cedere la sua attuale poltrona dopo un solo un anno dal suo insediamento, avvenuto proprio nel luglio 2011, con il conseguente abbandono di un progetto professionale (ed editoriale) già avviato.


13
luglio

AUGUSTO MINZOLINI A TUTTO CAMPO: SE VENGO ASSOLTO BUSSO AL TG1 E TORNO ALLA MIA SCRIVANIA

Augusto Minzolini

Nostalgia canaglia: a volte speri addirittura che torni, che appaia di nuovo al Tg1 per declamare un editorialone dei suoi. Sì, perché Augusto Minzolini ha una caratteristica, quella di essere un detonatore umano. Infatti gli basta aprire bocca per far esplodere la polemica, per riaccendere il confronto su questioni che meritano d’essere dibattute. Oggi, ad esempio, l’ex direttorissimo ha detto la sua in un’intervista rilasciata al Corriere e lo ha fatto a tutto campo, parlando di Rai, politica e Tg1, con tanto di bordate annesse.

Il giornalista, in particolare, ha commentato il voto della Commissione di Vigilanza che ieri ha ratificato l’elezione di Anna Maria Tarantola a Presidente Rai. A suo parere, il risultato della consultazione è stato scontato perché, di fatto, non sono stati assegnati poteri eccezionali al nuovo vertice aziendale.

“Finché l’editore di riferimento della Rai è il Parlamento, e in Parlamento ci sono i partiti, non puoi pensare di cambiare la scena più di tanto”

ha detto Minzolini, il quale ha poi punzecchiato Bersani, che aveva criticato il Pdl per le sue visite a Palazzo Chigi prima del voto della Vigilanza. “Ormai sulla Rai ci si muove tra ipocrisia e dosi di demagogia” ha accusato il giornalista. Poi, una stoccata al centrosinistra sul suo potere d’influenza sulle nomine. Come dire: guardate che in Rai così fan tutti.

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15
giugno

MARIO CALABRESI AL TG1: IL GIORNALISTA SMENTISCE

Mario Calabresi

Mario Calabresi smentisce la voci sul suo possibile arrivo al Tg1. Secondo indiscrezioni riportare dal quotidiano Libero, il direttore della Stampa sarebbe stato a un passo dall’avvicendarsi ad Alberto Maccari, attuale direttore ad interim della testata di Rai1. Il giornalista, tuttavia, ha messo a tacere i rumors a riguardo rispondendo via Twitter a chi gli domandava conferma.

E’ ancora una volta una storia che non esiste, completamente priva di fondamento” ha commentato Calabresi. Poi, in riferimento alle notizie delle ultime ore che lo davano vicino all’accordo coi vertici Rai, il giornalista ha replicato con poche ed inequivocabili parole: “E’ la solita bufala che s’inventano ogni tre mesi“.

In effetti non era la prima volta che qualcuno prospettava un nuovo incarico per Calabresi. Qualche tempo fa, in particolare dopo la caduta dell’ultimo Governo Berlusconi, erano circolate voci di un trasferimento del direttore della Stampa al Tg1 e assieme al suo nome si erano fatti quelli di Mario Orfeo e Marcello Sorgi. Tutte indiscrezioni che però non hanno mai trovato conferma.

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15
giugno

MARIO CALABRESI AL TG1? IL GIORNALISTA SAREBBE VICINO ALLA NOMINA

Mario Calabresi

Update: il giornalista ha smentito l’indiscrezione (per maggiori info clicca qui). Non solo l’elezione del nuovo CdA. Secondo indiscrezioni, il vento di cambiamento che sta soffiando su Viale Mazzini si abbatterà presto anche sul  Tg1. Stando a quanto riporta il quotidiano Libero, l’attuale direttore ad interim Alberto Maccari starebbe infatti per essere sostituito da Mario Calabresi, oggi responsabile de La Stampa di Torino. L’avvicendamento alla poltrona di Saxa Rubra sarebbe ancora in via di definizione, ma pare che sul nome del 42enne giornalista siano già confluiti una serie di pareri concordi.

Calabresi, del resto, è un cronista dal curriculum ’sobrio ed importante’: negli anni, ha lavorato anche per l’Ansa e per la redazione politica di Repubblica, distinguendosi per la capacità di raccontare i fatti con un certo equilibrio. Una qualità, questa, che più di altre ne avrebbe sponsorizzato la candidatura alla guida del Tg1. Il giornalista, inoltre, ha avuto anche una recente esperienza televisiva: nel giugno 2011 ha esordito su Rai3 con l’approfondimento serale Hotel Patria , che per la verità non ha riscosso grandi consensi di pubblico.

Ora, se gli accordi andranno in porto, potremmo vederlo sulla poltrona occupata fino allo scorso dicembre da Augusto Minzolini (il quale è diventato capo dei corrispondenti esteri Rai, in attesa della sentenza sulla richiesta di reintegro). Secondo Libero, il suo posto alla Stampa potrebbe essere preso da Aldo Cazzullo, che pure compariva nel toto-nomine per il nuovo Tg1. Nella rosa dei possibili candidati alla guida del notiziario figuravano anche Mario Orfeo, Antonio Preziosi, Susanna Petruni e, più di recente, Marcello Sorgi. Calabresi, tuttavia, li avrebbe scavallati.

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29
marzo

DM LIVE24: 29 MARZO 2012. CALO D’ASCOLTI PER IL TG1, LA CANALIS TORNA SINGLE

Diario della Televisione Italiana del 29 marzo 2012

Diario della Televisione Italiana del 29 marzo 2012

>>> Dal Diario di ieri…

  • Tg1 in calo d’ascolti

Giuseppe ha scritto alle 10:00

Il Tg1 perde ascolti. I primi tre mesi del 2012, con la direzione di Maccari, il telegiornale perde ascolti: dal 25,36% lo share è sceso al 23,1%. Mettendo a confronto i dati di ascolto dei primi tre mesi del 2012, gestione Alberto Maccari, con il corrispondente periodo del 2011, gestione Augusto Minzolini, salta fuori che gli ascolti del telegiornale guidato dal direttore silurato dal cda, sono decisamente migliori. A Gennaio del 2011 la media del mese è stata del 25,36% di share, pari ad oltre sei milioni di spettatori. All’inizio di quest’anno, invece, la media è scesa al 23,1%, quasi tre punti in meno. A febbraio – nonostante la neve a Roma e il naufragio al Giglio – il dato non si è mosso: 23,63%, contro il 25,09% del 2011. Calo fisiologico o prodotto poco accattivante? In Rai propendono per la seconda ipotesi, come conferma il dato di marzo: 25,05% nel 2011, contro l’attuale 22,22%. (fonte LiberoQuotidiano.it)

  • Elisabetta Canalis torna single

AnTo ha scritto alle 13:02

Non trova pace il cuore della bella Elisabetta Canalis. Dopo la rottura con George Clooney, sembrava che la storia con Steve O potesse decollare e invece è stata proprio lei, sulla sua pagina Twitter, a confermare la rottura dell’idillio. Già qualche canzone triste postata alcuni giorni fa aveva destato sospetti, poi un altro tweet sulla voglia di svagarsi per non restare a casa a pensare. Infine la conferma: Eli torna single e dice a tutti di voler vivere al massimo la sua vita, senza dipendere dalle “pazzie” di nessun altro.

  • Rai a tutto sport d’estate

Giuseppe ha scritto alle 16:45


12
marzo

BYE BYE MINZOLINI: IL GIUDICE RIGETTA IL RICORSO D’URGENZA PER IL REINTEGRO AL TG1

Augusto Minzolini

Augusto Minzolini

Nessun nuovo caso Santoro o Ruffini, e la Rai può “brindare”. Il giudice ha deciso che Augusto Minzolini non deve essere reintegrato d’urgenza alla direzione del TG1 dopo la sostituzione con Alberto Maccari e lo spostamento provvisorio alla Direzione Generale, a disposizione di Lorenza Lei.

A dare la notizia sono i legali del giornalista, che hanno altresì annunciato che faranno tutte le valutazioni del caso nel momento in cui saranno disponibili le motivazioni contenute nell’ordinanza. Per l’azienda pubblica si tratta di una vittoria a tratti inaspettata, visti appunto i casi precedenti di Michele Santoro, vittima del famoso editto bulgaro, e di Paolo Ruffini, sostituito dall’ex DG Mauro Masi alla Direzione di Rai3 con Antonio Di Bella.

Entrambi poi hanno deciso di lasciare l’azienda per sperimentare su altri lidi, ma questo è un altro discorso. Non è chiaro ora quale sia il futuro dell’ex Direttore, che potrebbe continuare a lavorare per il servizio pubblico – si vociferava che viale Mazzini fosse intenzionata a trasferirlo a New York, ma anche alla Direzione di Rai1 o del TG2 nel caso peggiore – , oppure abbandonare la Rai come i due colleghi citati poc’anzi.

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1
febbraio

CDA RAI: PASSANO LE NOMINE DI MACCARI E CASARIN. GARIMBERTI INSORGE, RIZZO NERVO SI DIMETTE

Lorenza Lei, Paolo Garimberti

Alla fine ha vinto la linea del Direttore Generale Lorenza Lei, e al Cda sono volate scintille. E’ scattata pure una richiesta di dimissioni, quella dell’esponente d’opposizione Nino Rizzo Nervo. Ma andiamo con ordine. L’atteso Consiglio Rai di ieri pomeriggio ha approvato con 5 voti favorevoli su 9 le nomine di Alberto Maccari a direttore del Tg1 (rimarrà in carica fino al 31 dicembre prossimo con possibilità di recesso) e di Alessandro Casarin a direttore della Tgr. Una doppietta sulla quale le opposizioni avevano annunciato battaglia.

Il voto di stasera indica che a forza di star chiusi nel Palazzo della Rai si perde la sintonia con il Paese…” ha tuonato Garimberti, dando voce a quel dissenso che aveva attribuito alle nomine una motivazione esclusivamente politica. A stretto giro è arrivata la replica di Lorenza Lei, per la quale il voto di ieri costituiva una vera e propria prova di forza.

“E’ stato approvato l’intendimento di nomina di due professionalità interne alla Rai la cui competenza è fuori discussione. Rivendico l’autonomia delle scelte e spiace che possano essere state interpretate con logiche che non mi appartengono, come dimostrano ampiamente tutte le scelte assunte in questi nove mesi da direttore generale della Rai” ha affermato il DG, come riporta Adnkronos.

Le ha fatto eco il Consigliere di maggioranza Verro: “non c’è stato nessun patto. Sono state valorizzate le risorse interne“. Il collega di centrosinistra Rizzo Nervo ha invece inviato alla Presidenza una lettera di dimissioni.