L’ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini è stato assolto dall’accusa di peculato nell’ambito del processo che lo vedeva imputato per il presunto utilizzo improprio delle carte di credito aziendali. Il giudice ha respinto la richiesta del pm Mario Dovinola, il quale aveva chiesto una condanna a due anni, perché “il fatto non costituisce reato“. Al giornalista, lo ricordiamo, si contestava di aver sforato, in 14 mesi, il budget a sua disposizione per circa 68 mila euro. Tale somma è stata restituita dal Minzo stesso.
“Per me è stata una vera e propria via Crucis”, ha commentato a caldo l’ex responsabile del Tg1, come riportato da Adnkronos. ”Per questo processo – ha aggiunto il giornalista – ho rifiutato di fare il capo dell’ufficio di corrispondenza della Rai a New York. Ho seguito tutto il processo e quello a cui ho assistito oggi mi rincuora sul rapporto tra giustizia e informazione in questo Paese“. Nei mesi scorsi, Minzolini si era trovato a dover rendere conto della vicenda anche davanti microfoni di Servizio Pubblico, nel corso di un movimentato botta e risposta finito a suon di insulti.
Viene ora di chiedersi se il programma di Michele Santoro racconterà l’assoluzione con la stessa enfasi riservata al processo ancora in corso. Intanto, l’ex “direttorissimo” avrà a che fare con una nuova faccenda giudiziaria: è stata infatti notificata la chiusura di un’altra inchiesta che lo riguarda, quella sul mancato reintegro di Tiziana Ferrario al Tg1. La giornalista non era stata reintegrata nelle sua abituali mansioni, come indicato da una sentenza del giudice del lavoro.