
Teo Mammucari
6
maggio
CULTURA MODERNA : LE NOVITA’ DELLA PROSSIMA EDIZIONE

Cultura Moderna
Non tutti sapranno che già da alcune settimane sono iniziate le registrazioni di Cultura Moderna, l’access prime time di Canale 5 campione d’incassi della scorsa estate. Probabilmente saranno ancora meno note le novità della prossima edizione del programma.
Cultura Moderna, arriva Lidy Pages
La prima riguarda senza dubbio la conduzione. Ad accompagnare il padrone di casa, Teo Mammucari, nello studio 20 di Cologno Monzese ci sarà, oltre a Juliana Moreira, anche una new entry: si tratta di Lidy Pages. Ad affiancare la simpatica brasiliana quest’anno troveremo una francese “nuova di zecca” che, neanche a dirlo, sarà, televisivamente parlando, la preferita di Teo Mammucari.
Le due assistenti alterneranno i propri ruoli di puntata in puntata e il ”compito” dell’una dipenderà da quello dell’altra. Se ad aprire la puntata col classico stacchetto ci sarà Juliana, toccherà a Lidy, ad esempio, assistere Mammucari sul palco per svelare ai concorrenti l’ordine di esibizione.
Proprio relativamente a quest’ultimo punto è opportuno iniziare a parlare delle novità, per così dire, tecniche.
Se l’anno scorso, infatti, i concorrenti sfidavano la sorte scegliendo il proprio “ordine d’uscita” tramite l’apertura di una conchiglia scelta tra quelle presenti su un vassoio portato da Juliana, quest’anno le conchiglie (in realtà saranno accessori arabeggianti) cingeranno la vita di Juliana o di Lidy e saranno prelevate direttamente dal corpo di una delle due vallette.


26
gennaio
MARIA LA SANGUINARIA VS ANTONIO RICCI
VS
Mercoledi prossimo parte un’esperimento del quale avevo parlato alcune settimane fa : Cultura Moderna in prima serata.
Se è vero che non c’erano dubbi sulla partenza di questa nuova sperimentazione, è altrettanto vero che non era nota la data di partenza dell’edizione in prime time del programma di Antonio Ricci.
Un dubbio io ce l’ho!
Alcuni giorni fa, il quotidiano “La Stampa” aveva riportato una notizia secondo la quale nei corridoi dell’azienda di Cologno Monzese ci sarebbe stata una furibonda lite tra Maria De Filippi e il Patron di Striscia. Il motivo? Cultura Moderna durava troppo e faceva iniziare male e con parecchi minuti di ritardo rispetto alla concorrenza il programma della De Filippi “Amici” che, per questo motivo, non riuscirebbe a realizzare gli ascolti sperati.
La domanda nasce spontanea : “Perche’ Maria era così furiosa? Non si poteva semplicemente “ridimensionare” la durata del programma di Mammucari?”
Purtroppo no. Tutte le puntate di Cultura Moderna sono state registrate a Novembre e il montaggio non consente dei tagli ad hoc per poterne ridurre la durata.
Nonostante la smentita degli interessati, sono del parere che qualcosa ci sia comunque stato. Magari non una furibonda lite ma un vivave scambio di parole.
Vien difficile credere, infatti, che l’inizio della sperimentazione di Cultura Moderna già dalla prossima settimana possa esser frutto di una scelta ben ponderata. I pochi giorni di anticipo con cui è stata data notizia al pubblico ne sono la testimonianza e sono indice, a mio avviso, della urgente necessità di render ”libero”, in tutta fretta, l’access prime time della domenica che, non a caso, verrà “occupato” da un nuovo programma di sicuro “modellabile” : una nuova edizione di Paperissima Sprint condotta dalla bella addormentata nel bosco Edelfa Chiara Masciotta.
Volete scommettere che Paperissima Sprint avrà una durata certamente inferiore rispetto al programma di Antonio Ricci?
Maria ha colpito ancora!
[Segnalato su Libero.it : 60]


28
novembre
MORMORII…SPETTACOLARI!
Si mormora che :
-
Pippo Baudo, dopo Michelle Hunziker e Piero Chiambretti, abbia chiamato sul palco dell’Ariston anche la selvaggia (pentita) Alba Parietti;
-
Mediaset abbia proposto a Flavio Insinna un ruolo da protagonista per la prossima serie di Distretto di Polizia;
-
Teo Mammucari sia stato chiamato a condurre l’imminente edizione di Scherzi a Parte;
-
Tra le papabili “vallette” del CULtore moderno al timone di Scherzi a Parte ci siano Valeria Marini e Loredana Lecciso.
[Fonte : Dagospia]


13
novembre
DOPO LA MONOPOLIZZAZIONE COSTANZIANA, A MEDIASET E’ RICCI A FARLA DA PADRONE…
… e CULTURA MODERNA va in PRIMA SERATA
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una graduale monopolizzazione delle emittenti del biscione che ha modificato in maniera significativa il palinsesto delle emittenti di Cologno Monzese.
Parlo, naturalmente, della penetrazione sempre più profonda di Maurizio Costanzo, Maria De Filippi e la loro Fascino PGT principalmente nelle programmazioni di Canale5.
Il risultato è stato (vi dirò poi per quale motivo parlo al passato) sotto gli occhi di tutti : si inziava la mattina del lunedi con Tutte le Mattine e si finiva la sera della domenica alle 20 con il termine di quella che è stata e continua ad essere, oggi più di prima, l’icona del trash nostrano. Una settimana televisiva piena zeppa di Costanzo, Signora e il loro staff di fedelissimi.
Una presenza eccessiva che è riuscita addirittura a spostare il baricentro delle produzioni Mediaset dalla imponente sede di Cologno Monzese a Roma dove Mediaset, avendo un centro di produzione di dimensioni davvero modeste (P.zza SS. Giovanni e Paolo), è “costretta” a prendere in “prestito” studi televisivi in quel di Cinecittà (che, nemmeno a farlo apposta, vede coinvolto in prima linea Maurizio Costanzo).
Non è finita qui.
L’ascesa di Lucio Presta a manager di punta per il reperimento di risorse artistiche e l’alleanza stretta da quest’ultimo proprio con Costanzo hanno fatto si che lo spostamento in quel di Roma (assieme all’inarrestabile potere costanziano) si rafforzasse ancor di più. Quasi tutti gli artisti del successore di Lele Mora, infatti, lavorano e risiedono nella capitale (giusto per citarne alcuni, Paolo Bonolis e Paola Perego).
Sembra però che ci sia quest’anno (e finalmente) un’inversione di rotta.
L’uscita di scena di MCS dal contenitore domenicale dell’ammiraglia di casa Mediaset ha rappresentato, a mio avviso, il primo di una serie di atti che hanno segnato un dietrofront dell’anchorman più famoso d’Italia quasi desideroso di un ritorno al “vecchio stile” in cui s’occupava di tematiche di scottante attualità senza macchiare e farcire i propri programmi con quel trash del quale, negli ultimi tempi, non riusciva proprio a fare a meno.
Non solo…
I risultati poco esaltanti incassati da Mediaset nel periodo di garanzia di questa nuova stagione televisiva hanno fatto si che i pochi programmi di successo realizzati siano stati elevati a esempi di altissima televisione pur non essendolo, in realtà, nemmeno un po’.
Parlo di Striscia la Notizia, di Cultura Moderna e di Paperissima.
Sarà un caso, fortuna o sarà bravura, ma tutti e tre i programmi citati fanno capo a colui che s’appresta a divenire il nuovo “gestore” dei palinsesti berlusconiani : Antonio Ricci.
Vi sono sincero. Il tipo di televisione che fa Antonio Ricci non mi piace. Ci si trova di fronte ad una frivolezza che se può risultare stimolante, gradevole e divertente nella mezz’ora quotidiana di Striscia la Notizia (meritevole, per quanto mi riguarda, dei successi sinora riscossi) rischia di diventare monotona e piatta se propinata per 2 ore e mezza di fila come nel caso di Paperissima.
Ma la dura legge dell’auditel non fa sconti a nessuno e dà potere a chi porta a casa il maggior numero di telespettatori senza curarsi dei perchè e dei per come quel risultato e’ stato raggiunto.
E cosi’, in un periodo di magra, gli ascolti di Striscia, Paperissima e Cultura Moderna forniscono ad Antonio Ricci quell’autorevolezza necessaria per poter influire (sulla scia Costanzian-Defilippiana) sui palinsesti delle più grandi tv commerciali italiane.
Già tempo fa, qualcuno l’aveva definito come Signore delle Marionette ma, a quanto pare, il teatrino (delle marionette) si sta ingrandendo a dismisura.
C’e’ infatti una novità non trascurabile.
Cultura Moderna starebbe per approdare alla prima serata!
Da gennaio, pare che dovremmo imbatterci in una versione prolungata (circa 2 ore) del programma condotto da Teo Mammucari. Dovrebbero essere infatti realizzate alcune puntate che, per alcune settimane, dovrebbero sondare il gradimento del pubblico.
E’ proprio così disgustosamente inaccettabile mettere in cantiere la produzione di un bel varietà vecchio stile?!?

