“Sarà un anno pieno di ansie e dubbi: rifletterete per la prima volta seriamente sul vostro futuro, sentirete la paura, l’horror vacui“. Con queste parole il professor Cicerino sceglie di dare il benvenuto ai suoi alunni, in procinto di iniziare l’ultimo anno scolastico. Ebbene sì, per I Liceali più famosi d’Italia è giunto il momento della tanto sospirata maturità. Ritorna dopo un anno e mezzo, malgrado fosse previsto per settembre “in perfetta sintonia con il nuovo anno scolastico” (Mediaset dixit), il teen drama di Canale 5, I Liceali.
La serie riprende con gli episodi inediti della seconda stagione (di cui già ci eravamo occupati in occasione della messa in onda su Joi) nel prime time del venerdì. Una collocazione di palinsesto, questa, che se da un lato appare interessante, in un’ottica di diversificazione dalla concorrenza (su RaiUno ci sono I Migliori anni, varietà nostalgico), dall’altro potrebbe penalizzare il prodotto in quanto il venerdì è un giorno della settimana in cui tradizionalmente i giovani, pubblico a cui si rivolge la fiction, non sono davanti al piccolo schermo. Ma il giorno di programmazione potrebbe non essere l’unico handicap, almeno secondo quanto dichiarato polemicamente, qualche mese fa,da Tirabassi a Mattino cinque. A ostacolare il successo della serie, per l’attore protagonista, ci potrebbe essere il passaggio su Joi, con conseguente peer to peer della serie su internet da parte dei giovani spettatori.
Ad ogni modo, anche se un tantino bistrattata, l’operazione che Canale 5 e Taodue fanno con I Liceali è assolutamente pregevole. La fiction è, infatti, un perfetto esempio di teen drama all’italiana, un genere pericoloso e che non sempre paga in ascolti, ma che è indispensabile in una televisione che guarda ai giovani e alla sperimentazione. Non a caso è già in produzione la terza serie che vedrà un cast rivoluzionato dall’ingresso di nuovi liceali e due nuove protagoniste. Nei panni delle professoresse, nella prossima stagione, troveremo due volti ben noti al piccolo schermo: Christiane Filangeri e Lucia Ocone. A loro l’arduo compito di non farci rimpiangere le già annunciate defezioni di Tirabassi e Pandolfi.