Steven Spielberg



2
agosto

Hillary Clinton diventa produttrice tv: progetto con Steven Spielberg sul voto alle donne

Hillary Clinton

Puniti dagli elettori, debuttano in tv. Dopo Barack Obama, tocca ad Hillary Clinton. L’ex Segretario di Stato Usa, sconfitta alle recenti Presidenziali da Donald Trump, collaborerà con il regista Steven Spielberg per la produzione di un progetto televisivo sul movimento delle suffragette americane.




13
marzo

BRACCIALETTI ROSSI: IN AMERICA SPIELBERG PREPARA RED BAND SOCIETY. ECCO I PRIMI ATTORI SCELTI

Dave Annable

La prima serie di Braccialetti Rossi si è conclusa da poco e il pubblico italiano già ne sente la mancanza. L’ospedale pugliese ed i giovani protagonisti che hanno intrattenuto i telespettatori per sei settimane nel prime time domenicale di Rai 1 torneranno presto – la seconda serie è già in fase di scrittura – ma anche oltreoceano ci si appresta ad accogliere i “braccialetti” spagnoli.

Red Band Society: Spielberg produce per Fox

La serie tv catalana Polseres Vermelles diventerà, infatti, Red Band Society e a produrla sarà Steven Spielberg per Fox. Il progetto era già partito nel 2011, allora per la ABC e con la collaborazione di Marta Kauffman, nota al pubblico nostrano per essere stata la produttrice di Friends. Poi c’è stato un cambio di rotta e adesso Spielberg è ripartito daccapo arruolando come sceneggiatrice Margaret Nagle, già autrice di Boardwalk Empire – L’impero del crimine.

Red Band Society: nel cast Griffin Gluck, Dave Annable e Octavia Spencer

Proprio dagli USA arrivano notizie in merito agli attori che presteranno il volto ai cugini americani di Leo, Vale e company. Tra i ragazzi, il primo ad essere stato scelto sembra essere Rocco, la voce narrante della serie, a cui dovrebbe prestare il volto il giovanissimo Griffin Gluck, già visto in Private Practice. Ma per gli amanti delle serie tv americane c’è un altro volto noto: Dave Annable, il Justin di Brothers and Sisters.


30
novembre

SMASH: ARRIVA SU LA5 IL MUSICAL DRAMA DEDICATO A MARILYN MONROE

Smash

Realizzare una “versione adulta di Glee” poteva sembrare un’impresa impossibile, ma non per l’infaticabile Steven Spielberg, ideatore e produttore di Smash, il musical drama della NBC la cui premiére negli Usa lo scorso febbraio è stata seguita da oltre undici milioni di spettatori. La serie che racconta la vita di gruppo di attori e cantanti alle prese con la realizzazione di un musical di Broadway incentrato sulla vita di Marilyn Monroe, dopo essere stata trasmessa per la prima volta in Italia dal canale Mya, arriva questa sera in chiaro alle 21,10 su La5.

Il cast, in buona parte proveniente da Broadway, vede alternarsi giovani voci del panorama musicale come Katharine McPhee (seconda classificata alla quinta edizione di American Idol) e la biondissima Megan Hilty, ad attori di lunga esperienza come Anjelica Huston (la celebre Morticia de La famiglia Addams) e Debra Messing (la Grace di Will & Grace). Tra le guest star presenti, figura in ben cinque episodi anche l’intramontabile Uma Thurman.

La serie grazie all’ormai più che collaudato meccanismo dello “show nello show” ha dunque da subito conquistato il pubblico, in particolare quello degli amanti dei talent e delle competizioni canore in genere. Un pubblico in questo caso pronto a schierarsi con il protagonista preferito, per chiedersi sino all’ultimo dei quindici episodi chi otterrà la parte di Marilyn.





7
marzo

TERRA NOVA: FOX CANCELLA LA SERIE TV DI SPIELBERG. TROPPO COSTOSA

Terra Nova

Troppo costosa continuare la produzione. La reazione del pubblico più tiepida di quanto prevedesse la prospettiva d’investimento ha definitivamente convinto la Fox a mollare l’osso. La serie tv Terra Nova, partita con l’onore della cronaca di portare la firma di Steven Spielberg, chiude prima di ogni previsione i propri battenti.

La media di 7 milioni e mezzo di telespettatori registrata negli States ha fatto ritenere già maturi i tempi per non accanirsi su questo progetto. Meglio concentrare le energie su scommesse nuove, dato che solo per la puntata pilota pare che si fosse arrivato ad un esborso di cifre vicine ai 20 milioni di dollari.

Sembra che si sia già valutato un piano di ritorno economico per ammortizzare la spesa attraverso la vendita dei diritti dei primi 13 episodi, già trasmessi in Italia su Fox. Del resto i presagi, alla faccia della scaramanzia, erano stati già abbastanza tetri sin dall’inizio, quando causa alluvioni era stato necessario sospendere le riprese in Australia.


1
marzo

THE RIVER, UNA GIUNGLA MISTERIOSA E LO STILE DI UN DOCU-REALITY PER LA SERIE IN ONDA SU SKYUNO

The River (foto: ABC)

Lost ha davvero lasciato un’impronta indelebile nel mondo delle serie tv: dall’ultimo capitolo sono passati due anni, ma il fantasma della più intrigante serie tv degli anni duemila continua ad aleggiare sui nuovi prodigi della serialità americana. L’erede di Lost, nei piani di ABC, doveva essere FlashForward, ma l’impegnativa nomea si è rivelata un’arma a doppio taglio per la serie evento dello scorso anno che ha chiuso i battenti dopo soli 22 episodi.

Il prossimo candidato a raccogliere l’eredità della creatura di J.J. Abrams, si chiama The River, un nuovo prodotto del genere thriller-soprannaturale sfornata da ABC Studios e dalla Amblin Films di Steven Spielberg. Il progetto può contare su nomi importanti: Spielberg come produttore esecutivo e Oren Peli, il registra israeliano a capo della saga di Paranormal Activity, come produttore e regista.

ll Dottor Emmet Cole, famoso esploratore, personaggio televisivo e conduttore di un seguitissimo programma sulla natura, è scomparso durante una missione alla scoperta del Rio delle Amazzoni. Dopo sei mesi di silenzio, la moglie Tess e il figlio Lincoln che non ha un buon rapporto con il padre, si mettono sulle sue tracce. Per finanziare le ricerche, i due accettano di essere seguiti da una troupe che filmerà ogni istante della spedizione.





6
febbraio

SMASH: IL NUOVO MUSICAL DRAMA DI SPIELBERG E’ BEN FATTO MA PIENO DI STEREOTIPI. DAL 19 FEBBRAIO IN CONTEMPORANEA CON GLI USA SU MYA

Smash

Alcuni lo hanno definito “la versione per un pubblico adulto di Glee“; per Variety, invece, ha tutte le carte in regola per dare il là ad una nuova Golden Age per i serial statunitensi. Non è un caso perciò che sia in America – dove la Nbc ha scelto di farlo debuttare il 6 febbraio subito dopo The Voice – che in Italia – dove Mediaset Premium ha organizzato una presentazione ad hoc a Milano – si punti molto su Smash.

Fremente è, dunque, l’attesa per l’ultima creatura di Steven Spielberg, qui nelle vesti di produttore, che racconta le fasi preliminari della realizzazione di un musical di Broadway incentrato sulla vita di Marilyn Monroe: dalla stesura della storia ai casting, dalle prove al debutto. Per il celebre produttore “i coreografi si scontrano con gli sceneggiatori e gli attori sgomitano tra di loro nelle audizioni. Questo crea un mix simile a un’esplosione termonucleare che credo dia vita a una trama perfetta per la televisione”.

Nel pilot gli eventi portano gli autori teatrali Julia Houston, interpretata da una bravissima Debra Messing (Will and Grace), e Tom Leavitt (Christian Borle) ad iniziare la scrittura di un musical su Marylin Monroe. A loro si uniscono ai fini della realizzazione dello spettacolo la produttrice dal forte temperamento, Eileen Rand (interpretata dal premio Oscar Anjelica Huston), e il cinico e donnaiolo regista, Derek Wills (Jack Davenport). Compito fondamentale per i quattro boss sarà la scelta dell’attrice che presterà il volto a Marilyn Monroe: a contendersi la parte sono Karen Cartwright (Katharine McPhee, già seconda classificata ad American idol), ragazza dell’Iowa che si trasferisce a New York per inseguire il suo sogno di diventare una grande star, e Ivy Lynn (Megan Hilty, uno dei volti più famosi di Broadway) che ha già lavorato con Julia e Tom. Nel corso della stagione si candiderà al ruolo principale anche il personaggio interpretato da Uma Thurman, guest star in ben 5 episodi.


4
ottobre

TERRA NOVA: LA NUOVA COSTOSISSIMA SERIE DI SPIELBERG DEBUTTA STASERA SU FOX

Terra Nova

Serie evento o tanto rumore per nulla? C’è grande attesa per la premiere italiana di Terra Nova, il nuovo telefilm di Steven Spielberg prodotto da Fox, in onda questa sera alle 21 sul canale 111 della piattaforma Sky. Il debutto statunitense della serie non ha entusiasmato: 9 milioni di spettatori e un rating del 3.0 sulla fascia degli adulti tra i 18 e i 49 anni (terzo posto tra gli ascolti USA del 26 settembre dopo Due uomini e mezzo e Dancing with the stars) sono da considerarsi un risultato sufficiente ma al di sotto delle aspettative per uno dei pilot più attesi degli ultimi anni.

Se siamo di fronte allo “show più eccitante della stagione” (Los Angeles Times) o si tratta invece della “serie tv più sorpassata e prevedibile dell’anno” (New York Times) lo scopriremo solo dopo aver visto le 13 puntate che compongono la prima stagione. Al di là dei giudizi soggettivi, possiamo comunque essere sicuri del fatto che si tratta di una delle produzioni seriali più costose della storia con un budget di oltre 10 milioni di dollari per la realizzazione del solo pilot.

Spielberg ci fa assaggiare cosa riserverà agli abitanti del pianeta Terra l’anno 2149: tra un’insopportabile cappa che costringe la popolazione a indossare dei respiratori per evitare i veleni dell’aria, l’esaurimento delle risorse energetiche e una legge liberticida che vieta a ogni coppia di mettere al mondo più di due figli, la dottoressa Elisabeth Shannon (Shelley Conn) viene selezionata da Terra Nova – una colonia installata nella preistoria – per tornare a vivere in un passato lontano 85 milioni di anni.


29
settembre

FICTION SUL WEB. SE NON ORA, QUANDO?

Il Dinosauro di Terra Nova - Roma Fiction Fest

Domani sarà l’ultimo giorno del Roma Fiction Fest e qualcuno nemmeno si sarà accorto della sua esistenza. Questo succede perché la fiction non ha e non può avere la stessa tradizione del cinema e quindi anche un festival che riguarda un prodotto televisivo, nell’immaginario di molti, non può essere paragonato ad un festival cinematografico.

Eppure tanto sta cambiando e si capisce guardando i molti ragazzi che affollano l’Auditorium Parco della Musica già da qualche giorno. Saranno studenti di cinema, di Sociologia o di Scienze della comunicazione oppure semplicemente degli appassionati del linguaggio televisivo in generale e delle serie tv in particolare. Certamente le serie quelle con la “s” maiuscola sono quelle americane e su questo, credo, nessuno vorrà contraddirmi. Brothers and sisters, Damages, Dexter, Lost, 24 Hours, Nurse Jackie, Dirty sexy money (mi fermo altrimenti non vado più avanti a scrivere) non sono solo televisione ma si avvicinano moltissimo al linguaggio cinematografico. Anzi, se mi permettete, spesso vanno pure oltre il cinema stesso. E questo l’hanno capito, molto prima di me, registi Usa del calibro di Steven Spielberg che, infatti, è ormai un produttore di serie tv.

Il suo Terra Nova, è una serie andata in anteprima al Fiction Fest e che andrà in onda su Fox canale 111 di Sky a partire dal 4 ottobre, ogni martedì alle 21. Quasi in contemporanea con gli Stati Uniti dove l’anteprima ha avuto un discreto (ma non esaltante) successo, ed è stata seguita da 9 milioni di telespettatori. Aspettiamo anche di vedere il suo Falling skies, una serie sull’arrivo degli alieni sulla terra. Per questo immagino che il modello per tutti questi ragazzi che affollano il Fiction Fest non siano le fiction nostrane e che il loro desiderio, se un giorno vorranno fare il mestiere di registi o sceneggiatori, sia quello di realizzare prodotti come quelli statunitensi. Mi dispiace deluderli ma questo, in Italia, è praticamente impossibile.


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