Sotto il Cielo di Roma



31
ottobre

SOTTO IL CIELO DI ROMA: LA STORIA DI PAPA PIO XII RIVIVE SU RAIUNO

Sotto il cielo di Roma

“E’ un tema che il servizio pubblico doveva affrontare, che ho in mente fin dalla mia presidenza in Rai, perché sono episodi importanti della storia recente utili a far riflettere il pubblico oggi”. Con queste parole il direttore di Rai Fiction, Fabrizio del Noce, ha presentato Sotto il cielo di Roma, la miniserie in due puntate, in onda stasera alle 21, 30 e domani alle 21.10, in prima tv su Raiuno.

Ambientata a Roma, negli anni bui del nazismo, il film tv mostra, incrociandole, due prospettive diverse sugli anni della Seconda Guerra Mondiale, narrando, da un lato, l’operato di Papa Pio XII, personaggio emblematico della storia della Chiesa italiana nel periodo della Guerra, dall’altro, la storia sentimentale di tre giovani, filo conduttore dei drammi che si consumano quotidianamente nella città assediata.

Papa Pio XII, detto anche il Papa Angelico, unico punto di riferimento per i romani dopo la fuga del Re D’Italia, è una figura odiata e temuta da Hitler, tanto da progettarne  il rapimento. Venuto a conoscenza del piano ordito dai tedeschi, Papa Pio XII (James Cromwell) si rifiuta di fuggire e decide di rimanere nella capitale,  con lo scopo di aiutare in tutti i modi Roma e i romani. Nonostante gli sforzi, però, non riesce ad impedire il rastrellamento del Ghetto: è il 16 ottobre 1943, le SS portano a compimento una violenta e improvvisa razzia, vengono deportate ad Auschwitz  oltre mille persone, ne torneranno quindici.




31
ottobre

L’AGCOM ALZA LA VOCE SUL CASO SCAZZI: IN TV PERICOLOSA SPETTACOLARIZZAZIONE. E LUCA BERNABEI (LUX VIDE) ATTACCA LA RAI

Agcom e Bernabei contrari alla trattazione in tv del caso Scazzi, Sabrina Misseri

Prima le puntatone “esclusive”, gli speciali no stop, le giornate intere trascorse a parlare dell’omicidio della “piccola” Sarah Scazzi con una morbosità a dir poco impietosa. Poi l’indignazione, le facce sbigottite, perchè alcuni esemplari selvatici di teleguardone da obitorio avevano ben pensato di scollare le terga dal divano e andare in gita turistica ad Avetrana. Tutti a vedere da vicino il garage degli orrori di zio Michele Misseri, “l’orco”, e a scattare una bella foto ricordo. A quel punto qualcuno suggeriva che, dopo settimane passate a fomentare la curiosità degli spettatori, forse la tv aveva fatto un po’ da  tour operator a quello squallido tipo di escursionismo.

Sul ruolo e le responsabilità del piccolo schermo è intervenuto anche l’Agcom, che nei giorni scorsi ha indirizzato una lettera sull’argomento al Comitato per l’applicazione del codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione delle vicende giudiziarie nelle trasmissioni tv. “Lo spazio che gli organi di informazione hanno dedicato al delitto di Avetrana ha suscitato polemiche che impongono una seria riflessione“ scrive l’Autorità segnalando la pericolosa spettacolarizzazione offerta dalla tv. Oltre a danneggiare la dignità delle persone, prosegue l’Agcom, “la reiterazione ossessiva delle immagini, l’affastellarsi di ipotesi delittuose, alimentano incertezza e smarrimento nel pubblico minore all’ascolto, tanto più se in fascia protetta“.

Secondo l’organismo presideuto da Corrado Calabrò “la libertà d’informazione è forse una libertà superiore ad altre costituzionalmente protette e come tale va difesa da ogni tentativo di compressione” in modo che sia garantito un rispetto rigoroso  ”della dignità umana e della vita privata e familiare“, valori tutelati dal Trattato di Lisbona. Intanto la Procura di Taranto ha avviato un’indagine per fuga di notizie e violazione del segreto istruttorio, a cominciare dalla divulgazione dei verbali e dalle registrazioni degli interrogatori di Michele e Sabrina Misseri.


17
giugno

FICTION RAI, PALINSESTI AUTUNNO 2010: ECCO GLI APPUNTAMENTI.

La Rai, oltre che servizio pubblico, è anche e soprattutto grande fiction: produzioni italiane di qualità – con gli attori più amati di cinema e teatro – anche quest’anno costituiranno la punta di diamante dei palinsesti della tv di Stato.

La generalista Raiuno si conferma anche in questo campo la rete leader, quella dedicata alle grandi storie del nostro tempo, con uno sguardo, quest’anno più che mai, rivolto alla storia. Se per tre sere il prime time della prima rete sarà dedicato al varietà con la triade Clerici-Conti-Frizzi, il resto della programmazione in prime time sarà all’insegna delle grandi fiction. Ecco gli appuntamenti.

Ho sposato uno sbirro2: Flavio Insinna torna a vestire i panni del commissario Santamaria alle prese con i casi da risolvere e con i non meno complicati problemi causati dall’arrivo delle figlie piccole e dai rapporti con sua moglie Stella, interpretata da Christiane Filangieri.

La ladra: il grande ritorno della regina delle fiction targate Rai , Veronica Pivetti, questa volta nell’inedito ruolo di una ristoratrice che di notte si trasforma in una Robin Hood in gonnella.

Fuoriclasse: la divertente Luciana Littizzetto professoressa, per l’occasione, in un liceo scientifico di Torino. Tra problemi personali che s’intrecciano con le storie dei suoi colleghi e degli studenti, troveremo, insieme alla comica piemontese, un cast nutrito di attori tra cui figura anche Neri Marcorè.

Preferisco il paradiso: l’attesissima miniserie prodotta dalla Lux Vide che vede coma protagonista Gigi Proietti nei panni di San Filippo Neri, il santo della gioia, il giullare di Dio. Alla regia Giorgio Capitani.

E poi, ancora, grande spazio alla storie d’amore con dei veri e propri feuilleton d’appendice che tanto appassionano il pubblico femminile: