Il concorso “Sanremofestival.59” volge al termine con la vittoria di Ania, ma le polemiche sono appena cominciate con la Fimi che ha chiesto alla Guardia di finanza di indagare sulla vicenda relativa ai presunti voti “acquistati” e pilotati dai call center, mentre il Codacons annuncia un esposto alla Procura della Repubblica di Roma.
La denuncia è stata fatta ieri sera dal tg satirico di Antonio Ricci, “Striscia la notizia”, dove tra l’altro è stato intervistato il manager dei vip Lele Mora che, senza troppi giri di parole, ha ammesso che il “trucchetto” avrebbe origini assai lontane, addirittura riconducibili anche alla vittoria di Walter Nudo alla prima edizione de “L’isola dei famosi”. Ben più appetitosa, l’inchiesta redatta ancor prima da “Il foglio”, con tanto di dichiarazioni raccolte da un manager che ha denunciato il doping telefonico, di cui vi proponiamo un sunto: “Sono arrivati a me tramite amici e contatti casuali, mi hanno proposto di acquistare i voti per spingere in alto nella classifica il mio artista e mi hanno detto che avevano già contattato anche altri. Mi hanno detto che il regolamento del festival ammette non più di sette voti dalla stessa utenza telefonica. Quindi in ventiquattro ore potevano arrivare a fare dieci o quindicimila telefonate, anche ventimila, al costo più o meno di un euro per voto“.
Bisogna dare atto, però, che la cantautrice Ania è più che meritevole del risultato conseguito: già vincitrice del “Premio Lunezia”, ha scritto brani per Mina, Lee Ryan dei Blue e Mietta. Ed è stata proprio la cantante tarantina a tifare apertamente per la giovane collega emergente, lanciando un accorato video-appello su YouTube che vi proponiamo dopo il salto. Che il talento, per una volta, superi la polemica?