Ron Howard



5
settembre

Pavarotti, un’emozione senza fine: Carlo Conti ricorda «Big Luciano» su Rai 1 con una valanga di ospiti

Luciano Pavarotti

Placido Domingo, Josè Carreras, Zucchero, Eros Ramazzotti, Il Volo, Francesco Meli, ma anche Nicola Piovani, Fiorella Mannoia, Nek, Fabio Armigliato, Massimo Ranieri e Fabio Fazio. Sono solo alcuni degli artisti italiani e internazionali che domani, mercoledì 6 settembre alle 21.25, renderanno omaggio a Luciano Pavarotti sul palco dell’Arena di Verona e in diretta su Rai1. A dieci anni dalla scomparsa del grande tenore, la rete ammiraglia del servizio pubblico trasmetterà la serata evento “Pavarotti, un’emozione senza fine“, condotta da Carlo Conti. Lo spettacolo si inserisce nella serie di iniziative della Fondazione ”Pavarotti 10th Anniversary” in ricordo di Big Luciano. 




16
dicembre

PARENTHOOD: DA QUESTA SERA SU JOI LE VICENDE DELLA FAMIGLIA BRAVERMAN CON IL RITORNO DI “LORELAI GILMORE”

Parenthood

Sembra davvero un prodotto di buon livello, quello proposto a partire dalle 21.00 di questa sera dal canale digitale Joi: un regista come Ron Howard (uno che di famiglie se ne intende, avendo interpretato l’indimenticabile Richie Cunningham, il figlio che tutta l’America avrebbe voluto avere), due attori già conosciuti ed apprezzati come Peter Krause (Six feet under e Dirty Sexy Money) e Lauren Graham (Una mamma per amica) e una sigla “cult” come Forever young di Bob Dylan.

Sono questi gli ingredienti di Parenthoodtermine inglese che indica la condizione di essere genitore – l’ennesima storia familiare sviluppata in una serie televisiva made in USA. Parenthood è un’idea di Ron Howard datata 1989 che prende le sembianze di un family drama dopo esser stata declinata in un lungometraggio dall’omonimo titolo (1989) che gli adattatori italiani hanno tramutato in “Parenti, amici e tanti guai” e in una non indimenticabile situation comedy dell’anno successivo (titolo italiano “Fra nonni e nipoti”) trasmessa da Rai1 nel 1990 e replicata da Joi – con il chiaro scopo di avvicinare il pubblico del digitale a questa nuova versione – nel luglio di quest’anno.

Il nucleo familiare raccontato da Parenthood è quello della famiglia Braverman con tre generazioni a confronto: i due genitori settantenni, quattro figli ormai adulti e sposati – che oscillano tra i trenta e i quaranta – e i nipotini. Sembra un copione scontato, con una trama che oscilla tra la comicità di Modern Family e le riflessioni di Brothers and Sisters (il New York Times l’ha definito una “copia” di quest’ultima), in realtà i punti di forza della serie che debutta questa sera sono le caratterizzazioni dei personaggi principali, in particolare di Adam (Peter Krause) – un padre apparentemente perfetto alle prese con la sofferenza di un figlio autistico – e Julia (Erika Christensen), avvocato di successo e punto di riferimento della proprio nucleo familiare, sostenuta da un marito che si occupa di compiti tipicamente femminili come l’accudire la figlia di 5 anni o la cura della casa.


4
giugno

Che fine hanno fatto i protagonisti di Happy Days

Happy Days

Happy Days

Happy Days, nata nel 1974, è stata una vera e propria serie cult in America ma anche qui in Italia. Ancora oggi, nonostante i tanti anni trascorsi dalla sua prima messa in onda, le repliche imperversano sui nostri schermi. Chi si ricorda di Richie Cunningham e degli altri amatissimi personaggi della serie a marchio ABC? Vi siete chiesti che fine hanno fatto i vari protagonisti? Lo scoprirete qui di seguito.