Roberto Saviano



3
gennaio

LE PAGELLE DELL’ANNO 2010. PROMOSSI MENTANA E CLERICI, BOCCIATI TELESCAZZI E CHIAMBRETTI

Enrico Mentana voto 10

10 ad Enrico Mentana. Dopo mesi di lontanza forzata dal video l’ex mattatore di Matrix è tornato in grande stile.  D’un tratto la sua presenza ha reso popolare quella che era una nicchia. Una missione impossibile stravinta, con buona pace di Antonello Piroso (voto 6).

9 ad Antonella Clerici. Il 2010 è stato l’anno della sua ascesa nell’Olimpo della televisione. Quanti avrebbero scommesso sul successo del suo Sanremo? Pochi. E invece, non solo ha retto, ma nel confronto a distanza ha avuto la meglio nientepopodimenoche su Paolo Bonolis (voto 7). Il tutto viene reso indimenticabile dal tanto agognato ritorno alla Prova del Cuoco. Avrebbe guadagnato la lode solo se la Rai non avesse insistito con Ti Lascio Una Canzone.

8 a Fabio Fazio e Roberto Saviano. Vieni Via Con Me è stato l’evento televisivo dell’anno, e il merito va al neonato connubio tra il conduttore e lo scrittore. I due hanno saputo raccogliere spettatori su spettatori intrattenendo e cavalcando abilmente polemiche e critiche.

7 Uomini e Donne. La trasmissione più disprezzata dai critici ha spiazzato tutti. Accanto ai tronisti dai bicipiti scolpiti, sono spuntati arzilli vecchietti alla ricerca dell’anima gemella. Una rivoluzione copernicana che ha ridato smalto e ascolti al dating.

6 a Simona Ventura. Un anno sottotono, quello della regina di Rai2, condizionato da un’Isola dei famosi debole. Proprio l’annata sventurata, però, potrebbe essere lo stimolo per nuovi e importanti cambiamenti. Il 2011 potrebbe rappresentare per lei una nuova nascita sotto il segno del Biscione.




28
dicembre

SGARBI, VESPA, FERRARA: SUI PALINSESTI L’OMBRA DEL NUOVO TRIDENTE MEDIATICO DI CENTRODESTRA

Bruno Vespa

I nomi sono quelli anticipati e discussi nei giorni scorsi: Vittorio Sgarbi, Bruno Vespa e Giuliano Ferrara. Volti noti che potrebbero diventare il nuovo tridente d’attacco del centrodestra, personaggi scelti per fare da contraltare mediatico ai blasonatissimi Santoro, Floris, Fazio (ma anche Dandini, Lerner, Annunziata…). I prossimi palinsesti, come prontamente riportato stamane su Il Giornale, pare abbiano una pretesa non da poco, quella di ristabilire la pluralità delle voci nei programmi d’approfondimento della tv pubblica. Una mission (im)possible che comporterà spaccature e frizioni soprattutto nel Cda. Già settimana scorsa i consiglieri di maggioranza avevano stoppato il DG Masi sull’approvazione dei piani di produzione, rimproverando proprio a lui dei palinsesti sbilanciati a sinistra (leggi qui).

Il primo progetto riguarda Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte sarebbe pronto ad approdare in prima serata con uno show fatto di “idee, valori, spiritualità, arte. Un prodotto che, pare di capire, dovrebbe inserirsi nella scia di Vieni via con me, il programma di successo condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano su Raitre. Il progetto di Sgarbi è ancora al vaglio dei piani alti di Viale Mazzini, che ne decideranno le sorti. Nel caso venisse approvato, potrebbe andare in onda in primavera.

Bruno Vespa in prima serata. La notizia aveva suscitato stupore e pareri contrastanti anche tra i nostri lettori, eppure ad avanzare la proposta era stato Nino Rizzo Nervo durante il Cda di settimana scorsa. Il consigliere d’opposizione aveva eletto il giornalista a testimonial indiscusso” dell’approfondimento sulla rete ammiraglia, e aveva lanciato l’idea di mandarlo in prima serata alla stregua di Floris e Santoro. In effetti Raiuno relega ormai da anni il dibattito e l’informazione alle cerimoniose seconde serate di Porta a Porta, riservando il prime time all’intrattenimento e alle fiction. Un tabù, quest’ultimo, che ora sembra cominci a vacillare.


22
dicembre

FABIO FAZIO – ROBERTO SAVIANO PERSONAGGI DEL 2010 DOPO RATZINGER E OBAMA

Fabio Fazio - Roberto Saviano

Chiusura d’anno e rituale momento dedicato a bilanci e consuntivi vari. Immancabili le varie classifiche di gradimento sul 2010. Un dato molto significativo è quello che emerge dal sondaggio condotto da Digis per conto di Skytg24 su un campione di mille italiani scelti per essere il più possibile rappresentativi dell’italico popolo. I personaggi dell’anno solare in via di estinzione, questo il tema della rilevazione con risultati a dir poco sorprendenti.

Su scala nazionale infatti risulta Papa Benedetto XVI il personaggio più popolare, seguito dal presidente Usa Barack Obama. Verdetti fin qui abbastanza plausibili se consideriamo che stiamo parlando della massime espressioni nell’immaginario del potere spirituale e temporale. Sorprende invece la presenza sul terzo gradino del podio del tandem d’attacco di Vieni Via con me, Fabio Fazio e Roberto Saviano, votati soprattutto dai giovani e dagli intervistati residenti nell’Italia centrosettentrionale.

Ratzinger molto vivo invece nell’immaginario degli anziani. Seguono nella memoria degli italiani la coppia Mondaini-Vianello, Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi che si deve accontentare della sesta posizione. Tra i politici per ovvie ragioni di popolarità recente balzano alle cronache Nichi Vendola e Gianfranco Fini. Tra gli outsider l’uomo degli scandali Assange, lo Special One Mourinho, il discusso Marchionne e l’assopigliatutto Belen Rodriguez.





6
dicembre

VIENI VIA CON ME: PAOLO RUFFINI RIMPROVERATO PER 2 MINUTI DI SFORO, LORIS MAZZETTI SOSPESO

Fabio Fazio e Roberto Saviano

Fabio Fazio e Roberto Saviano

UPDATE: Di seguito la risposta del ViceDG Antonio Marano (da Repubblica/Dagospia):

“A me non piacciono gli artisti come Fabio Fazio, che sputano nel piatto in cui mangiano. L´ultima puntata di “Vieni via con me” avrebbe dovuto chiudere alle 23.10 e invece è slittata fino alle 23.39. Questo ha causato lo spostamento di un break pubblicitario, quindi un danno all´azienda. Fazio dice cavolate, non capisce che il problema è quello degli affollamenti pubblicitari, e di sicuro non è vero che ha chiuso l´ultima puntata con 2,5 minuti di ritardo”

Succedono cose strane in quel di Viale Mazzini. L’evento della stagione televisiva appena conclusasi, Vieni via con me, chiude con il 29% e oltre 8 milioni di telespettatori (battendo ogni record della terza rete) e nessun dirigente Rai, tolto il Direttore di Rai3 Paolo Ruffini, ha mai espresso complimenti alla coppia Fazio-Saviano nel corso delle quattro puntate (tutte dagli ascolti da capogiro) nè – ci mancherebbe – ha osato avvicinarsi agli studi di Via Mecenate (escluso Antonio Marano, presente alla prima puntata). Non è invece mancata la dichiarazione del Consigliere Antonio Verro sul successo di Filumena Marturano, che ha totalizzato un “misero” seppur clamoroso 20% ma ben lontano dai fasti del programma Endemol. Che strano…

Non solo niente dichiarazioni, a Vieni via con me l’azienda non ha concesso neanche la mezz’ora extra richiesta per l’ultima puntata e anzi, come ha rivelato Fabio Fazio a Che tempo che fa, sulla scrivania di Paolo Ruffini è arrivata una bella lettera di rimprovero dalla Direzione del Palinsesto per aver sforato, udite udite, di ben 2 minuti e mezzo oltre l’orario consentito nel quarto appuntamento, facendo slittare il successivo break pubblicitario. Eppure nessuno ha mai avuto nulla da ridire sugli sfori recidivi di altri show. Che strano…

Per non farsi mancare nulla, il capostruttura di Rai3 Loris Mazzetti (e capoprogetto di Vieni via con me) è stato sospeso per 10 giorni (a cui devono aggiungersi altri 15 giorni collezionati per questioni passate) dalle sue funzioni per alcune dichiarazioni sulla Rai, su Vieni via con me e per alcune dichiarazioni rilasciate ad un programma di La7 ritenute non consone dalla dirigenza e lesive dell’immagine dell’azienda. Mazzetti, che può ricorrere all’arbitrato aziendale, non è nuovo a certe “sparate” e già in passato ha ricevuto dei provvedimenti disciplinari di questo tipo (per colpa dei quali rischia anche il licenziamento, al momento “scampato” per vie delle attenuanti concesse grazie alle giustificazioni fornite in risposta al richiamo).


30
novembre

GAD LERNER FA L’INFEDELE. LA7 RISPONDE CON L’ATTUALITA’ ALLA SPALLATA DI VIENI VIA CON ME

Gad Lerner

Non di solo Fazio vive l’uomo. Eppure da quattro settimane il prime time del lunedì italiano fa binomio con Vieni via con me, il programma che ha smantellato a suon di ascolti lo stereotipo secondo il quale la tv impegnata non tirerebbe più. Alla faccia, 9milioni e rotti di telespettatori la Rai non li vedeva da tempo se non durante qualche partitona di calcio. Da quando è cominciata la trasmissione della premiata ditta Fazio&Saviano è stato subito amore, così nel turbinìo di elenchi e monologhi il pubblico è andato in estasi, riuscendo persino a scordarsi che il lunedì sera la tv di qualità esisteva da un pezzo. E ha continuato a farlo, se è per questo.

Se state pensando al GF siete un attimino fuori strada, perchè invece stiamo parlando dell’Infedele di La7. Il talk show condotto da Gad Lerner sulla rete cenerentola delle generaliste ha sempre costituito un apprezzabile approfondimento all’attualità, fatto con garbo e con l’accortezza di dare voce ad ospiti che non appartengano alla solita cricca incollata alle poltroncine dei salotti tv. Un programma con ritmi tutti suoi, ma evidentemente non così à la page da reggere all’ondata d’urto di Vieni via con me, lo spettacolo che tutti devono vedere. La divina liturgia di Raitre ha tirato una spallata all’infedele spazio di La7, facendogli dimezzare gli ascolti che fino a un mese fa navigavano oltre il 4%.

Nonostante lo scivolone, Gad Lerner non si è perso d’animo e in queste settimane ha allestito delle puntate di tutto rispetto quasi in risposta alle cannonate sparate dalla torre d’avorio della terza rete. Così, se Saviano parlava delle infiltrazioni mafiose al nord Italia scomodando la Lega (e facendo infuriare il ministro Maroni), su La7 veniva messo sotto torchio Marcello Dell’Utri, definito dal pm Antonio Ingoria la testa di ponte tra le cosche siciliane e “certi ambienti del mondo finanziario e imprenditoriale milanese“. Allo stesso modo, ai monologhi di Vieni via con me sulla cosiddetta “macchina del fango“, l’Infedele replicava intervistando Vittorio Feltri, considerato uno dei massimi esperti di quel meccanismo.





30
novembre

ELENCHI, GUITTI E APPELLI ANTI-MAFIA CHIUDONO IL SOGNO TELEVISIVO DI VIENI VIA CON ME. CALA IL SIPARIO SULLO SHOW DEI RECORD

Fabio Fazio e Roberto Saviano nell'ultima puntata di Vieni via con me

E’ tutto fantastico a Vieni via con me, tutto così giusto e irripetibile. Che meraviglia. Una tv come questa la aspettavamo da tempo, altro che le rivelazioni di Wikileaks. Come si fa a non applaudire? Il programma dell’anno è stato un fenomeno senza precedenti, una rarità capace di richiamare il grande pubblico e regalargli una boccata d’aria pura. Anche ieri sera il miracolo si è ripetuto e in occasione della sua ultima puntata il salottino chic del piccolo schermo ha offerto il meglio di sè. Troppa grazia, Fabio Fazio; con gli elenchi del morigerato conduttore abbiamo scoperto che “la Rai è ancora un pezzo importante di questo Paese, anche se spesso dimentica di esserlo” e che “per molti altri televisione di Stato vuol dire televisione dei partiti“. Grandiose verità, ed eravamo solo all’inizio della catarsi mediatica.

Nel mondo perfetto di Vieni via con me sembra di sognare. A riportare il telespettatore alla realtà, però, il monologo di Roberto Saviano dedicato al terremoto che colpì l’Aquila nell’aprile 2009. Almeno ieri sera lo scrittore ha abbandonato – con merito – lo scivoloso approccio da ‘grande inchiesta’ per affrontare l’argomento partendo dalle storie dei ragazzi morti sotto il crollo della Casa dello studente. Un racconto che fa calare il silenzio e allo stesso tempo grida vendetta; per questo l’autore di Gomorra ha denunciato: “La Casa dello Studente è il simbolo della condotta criminale che si è avuta per anni, quando si costruisce non rispettando le regole, si specula, solo per guadagnare o per avere consenso politico“.

Il grande show degli elenchi, però, riparte sùbito e sul palco arriva Dario Fo. L’attore recita e attualizza i consigli del Principe di Machiavelli, serie di spietati suggerimenti a chi detiene il potere e intende starci in sella. A chi mai si riferiva il premio Nobel? Mah. Proprio difficile intuirlo, meglio non sprecare le interpretazioni. Milena Gabanelli elenca le cause che pendono sulla testa del suo Report (per un ammontare di 251 milioni di euro) e don Luigi Ciotti parla di legalità. Il procuratore antimafia Piero Grasso chiede risorse per combattere la criminalità e dice:” ho bisogno di stare attento a coloro che più che riformare la giustizia e curarne i mali secolari vogliono riformare i magistrati, delegittimarli, intimidirli, renderli inoffensivi”.


29
novembre

PREMIO NOBEL A VIENI VIA CON ME. STASERA L’ULTIMA PUNTATA CON DARIO FO, DON CIOTTI E PIERO GRASSO.

Dario Fo

A Vieni via con me anche il Premio Nobel. Tra gli ospiti della quarta e ultima puntata del programma di Raitre, infatti, ci sarà Dario Fo che nel 1997 ricevette la prestigiosa onoreficenza. L’attore interverrà con un elenco, leit motiv della trasmissione, col quale si rivolgerà direttamente alla classe politica. Stasera lo ’show dei record’ di Fabio Fazio concluderà il suo racconto dell’Italia di oggi anche con le parole della giornalista tv Milena Gabanelli, del procuratore antimafia Piero Grasso e di Don Luigi Ciotti. Niente diritto di replica, invece, alle associazioni pro-vita che pure avevano chiesto di intervenire suscitando una polemica che ha tenuto banco l’intera settimana scorsa.

Roberto Saviano terrà come di consueto due monologhi, all’inizio e a metà trasmissione. Stasera l’autore di Gomorra dedicherà le sue orazioni civili alla ricostruzione post terremoto all’Aquila (sulla quale mesi fa il Viminale aveva già denunciato pericoli di infiltrazioni mafiose ndDM) e al voto di scambio come strumento con cui la criminalità organizzata controlla e sottomette il territorio. Nei giorni delle accese proteste studentesche contro la Riforma Gelmini, Vieni via con me darà voce alle ragioni di insegnanti, genitori, ragazzi e ricercatori attraverso la lettura di elenchi che racconteranno da diversi punti di vista la situazione della scuola italiana oggi.

Altri temi della serata saranno il volontariato, raccontato da don Luigi Ciotti, e la legalità espressa nei suoi cardini dal procuratore Grasso. Milena Gabanelli, autrice e conduttrice di Report su Raitre, leggerà un elenco autobiografico. L’intervento comico della serata sarà invece affidato ad Antonio Cornacchione, dopo performance delle scorse settimane di Roberto Benigni, Paolo Rossi, Antonio Albanese e Corrado Guzzanti. Atteso, in apertura di puntata, anche l’elenco che Fabio Fazio farà delle “cose che ho imparato facendo questa trasmissione“.


28
novembre

VITTORIO SGARBI ARRUOLATO COME ANTI SAVIANO, AL VAGLIO UNA PRIMA SERATA. INTANTO VESPA PUNGE LA TV ‘FAZIOSA’ E APRE LA SUA PORTA (A PORTA) AI PRO-VITA

Vittorio Sgarbi

Sarà l’anti-Saviano della tv, ma non definitelo tale in sua presenza: andrà in bestia e saranno cavoli amari. Vittorio Sgarbi odia essere imbrigliato in questo tipo di schemi, però alla notizia che presto potrebbe condurre un programma in prima serata su Raiuno tutti hanno pensato a quello, al contraltare di Vieni via con me. Naturale, no? Immaginatevi una trasmissione culturale inserita in quella breccia rivoluzionaria aperta da Fabio Fazio, uno show dove si possa parlare di idee, valori, arte, spiritualità… Ecco delineato l’architrave dell’ambizioso progetto al quale sta lavorando il critico d’arte più indomabile d’Italia. A conferma che qualcosa stia bollendo in pentola, i ripetuti incontri avvenuti in questi giorni tra il DG Mauro Masi e lo stesso Sgarbi.

Secondo indiscrezioni, la trasmissione condotta dall’intellettuale col ciuffo dovrebbe articolarsi in sei puntate di prima serata su Raiuno, forse già a partire da gennaio. L’interessato conferma l’intenzione di realizzare un programma tutto suo ma, visti i tempi prematuri, precisa: “ora cominciamo a realizzare un numero zero, poi studieremo la rete e la collocazione giusta“. Per il resto sembra avere già tutto in mente, dagli argomenti ai possibili ospiti da invitare. “Mi piacerebbe un programma sulla storia dell’arte cristiana in tv, una lezione di Emanuele Severino su Benedetto XVI. Mezz’ora del filosofo Giorello o una prolusione di monsignor Ravasi. E perché non pensare anche a Dante letto da Vittorio Sermonti?

La tv secondo Sgarbi è ben lontana dal tempietto laico di Vieni via con me, eppure l’intellettuale non ne vuole sapere di essere definito l’anti Saviano. “Noi tutti dobbiamo essere grati a Roberto Saviano. Ha aperto una nuova possibilità e dimostrato che si può parlare in tv in prima serata per venti, venticinque minuti senza interruzioni. E si può parlare di idee, di valori. Si può volare alto” afferma. Dunque alla base del nuovo programma del critico d’arte ci sarebbe l’idea di mettere assieme diversi monologhi, richiamando anche la trasmissione Sgarbi quotidiani che anni fa conduceva su Canale5.