RAI



24
giugno

DE LAURENTIS, CdA RAI: ATTENZIONE AL RISCHIO PLAGIO DI BALLANDO CON LE STELLE

Ballando con le stelle e l'accusa di plagio a Io Ballo

Che fosse una polemica destinata a trascinarsi anche in autunno questo lo si poteva immaginare. Ci pensa oggi però il consigliere dell’Udc Rodolfo De Laurentis a riattizzare il fuoco della polemica su quello che sarà lo scontro a distanza tra Ballando con le stelle e Io Ballo.

Torno a riportare l’attenzione, come ho gia’ fatto in passato in Consiglio di Amministrazione sul rischio di plagio del programma Ballando con le stelle, che, secondo quanto informalmente appreso, sarebbe oggetto di un’ipotesi di imitazione da parte di un competitor attraverso uno schema sostanzialmente identico a quello della popolarissima trasmissione della Rai.

Come biasimare del resto quest’obiezione (e la protesta di Milly Carlucci) che il consigliere ha espresso tramite una lettera alla Lei che tutto puote in questo momento. Si rischia veramente l’effetto grottesco facendo un po’ la cronistoria delle ultime dinamiche dell’intrattenimento italiano. Come se non ci fossero menti brillante disposte a scommettersi in nuove proposte si assiste ormai da anni alla resa alla logica del format, o della fotocopia per meglio dire, già bello e impacchettato. Gravissima dichiarazione di morte della fantasia autoriale se pensiamo che Io ballo segue le orme di Io Canto nell’ispirazione dell’ammiraglia Mediaset a Raiuno (seppur con dei presupposti diversi).




16
giugno

MAI DIRE RAI: CRONACA E GOSSIP BANDITI SU RAI2 MA SPOPOLERANNO SU RAI1. LA BALIVO E’ INADATTA PER LA DOMENICA DI RAI2 MA NON PER QUELLA DELL’AMMIRAGLIA

Il Cavallo di Viale Mazzini

Si dice che la Rai sia di tutti eppure i fatti sembrano rivelare tutt’altro. A ben guardare sembra che a tenere le fila della televisione pubblica siano pochi e per lo più guidati da un pericoloso mix di incapacità, ambizione e servilismo. Emblematici sono i palinsesti, previsti per l’autunno 2011, dai quali emergono incoerenze lampanti anche ad un occhio meno avvezzo alle logiche televisive.  Partiamo da Rai2, sulla rete che dovrebbe essere indirizzata ai più giovani vengono messi al bando cronaca nera e gossip per dare spazio ad un format sul sociale e sulla famiglia (anche se c’è chi è pronto a scommettere che, al primo crollo dello share, la famiglia di cui si parlerà sarà quella dei Misseri, e la società quella dei naufraghi dell’Isola dei Famosi).

Una scelta, questa, di per sè discutibile che appare nonsense quando si scopre che contemporanemente nel pomeriggio di Rai 1 si è deciso per una versione extralarge de La Vita in Diretta, programma che ha fatto di cronaca nera e cronaca rosa i suoi marchi di fabbrica. L’ora in più concessa alle news targate Daniele Toaff, a sua volta, è dipesa dal vuoto lasciato dalla soppressione per ascolti giudicati non sufficienti di Se…A Casa di Paola. Una decisione comprensibile si dirà, peccato che se il programma della Perego ha avuto risultati inferiori a quelli di altri contenitori è proprio perchè non ha mai calcato la mano sull’attualità e sul trash. Se…A Casa di Paola, pur costando di meno ed essendo prodotto internamente, sarà sostituito da Verdetto Finale (per maggiori info clicca qui), già testato anni fa con scarso successo in quello slot.

Non solo, “sesso e sangue” terranno compagnia agli spettatori di Rai1 anche la domenica dove, oltre al consueto appuntamento con L’Arena di Giletti, ci sarà una versione di Domenica In legata all’attualità. E qui viene il bello: si accantona Lorella Cuccarini per dare spazio a Caterina Balivo (per maggiori info clicca qui). Sì proprio lei, ritenuta, fino a pochi giorni fa, inadatta per la domenica pomeriggio di una rete minore.


16
giugno

DM LIVE24: 16 GIUGNO 2011. LA BBC IN CRISI, REAL TIME SBAGLIA, LA RAI CONTESTATA, SGARBI NON PRENDE UNA LIRA

Diario della Televisione Italiana del 16 Giugno 2011

>>> Dal Diario di ieri…

  • BBC in crisi

lele ha scritto alle 09:46

Anche la BBC è in crisi. Infatti, a causa dei tagli del governo, sarà costretta a vendere lo storico cptv di Londra (White City, comunemente chiamato “ciambella” per la sua forma). All’interno vi lavorano circa 5mila persone che si occupano della produzione di programmi come Top of the pops, Doctor Who e Ballando con le stelle. Il complesso sarà venduto a circa 300mln di sterline. Entro il 2015 l’edificio sarà svuotato.

  • Real Time sbaglia

tinina ha scritto alle 12:40

A Real Time è tutta la mattina che sbagliano i promo: annunciano in continuazione “Paint Your Life” e va regolarmente in onda un’altra cosa.

  • Rai contestata
lauretta ha scritto alle 19:05

L’antitrust ha avviato un’istruttoria contestando alla Rai “informazioni inesistenti o ingannevoli sulla copertura del segnale televisivo sia analogico che digitale”. In seguito a una segnalazione di Federconsumatori e ai primi accertamenti di alcune zone d’Italia in particolare in Toscana, i canali Rai non si vedono bene e il gestore pubblico avrebbe indotto ad acquistare antenne o decoder per avere una ricezione ottimale. (fonte Tgcom)

  • Sgarbi non pagato

lauretta ha scritto alle 21:10





14
giugno

SANTORO PROPONE LA SUA RAI: GUGLIALMI, FRECCERO E GORI DIRETTORI DI RETE. SI ALL’ISOLA DEI FAMOSI. CHI PAGA IL CANONE ELEGGA IL CdA.

Michele Santoro

Il terremoto in casa Rai è più vivo che mai, dalla turbolenta approvazione dei palinsesti autunnali alla vicenda Santoro che ancora tiene prepotentemente banco. E questa volta è lo stesso giornalista a far registrare una scossa tutt’altro che d’assestamento, a margine della conferenza stampa di presentazione di “Tutti in piedi, entra il lavoro“, la manifestazione che venerdì 17 giugno celebrerà a Bologna i 110 anni dalla nascita della Fiom.

L’occasione è ghiotta per tornare a discutere di Rai e del momento che sta attraversando la tv di Stato. Ma più che puntare il dito, il giornalista lancia un vero e proprio monito:

“I tempi dell’editto bulgaro, in cui bastava chiuderci in una stanza e buttare via la chiave, sono finiti. Per sempre. Ora l’emergenza è un’altra: è il futuro della Rai, della sua qualità strategica, della sopravvivenza di una delle ultime grandi aziende di questo Paese”.

Dunque riparte da dove Annozero aveva chiuso, con quella difesa della Rai che lavora e quell’accusa ai partiti politici di aver minato la libertà di fare servizio pubblico. Ma, aggiunge, “non è sufficiente dire che i partiti devono uscire dalla gestione della Rai, bisogna anche cambiare il modo di fare televisione. Per esempio, devono tornare davvero a contare gli autori, con la loro esperienza e la loro capacità di produrre programmi”. Prima ancora degli autori, però, secondo Santoro vanno completamente rivisti i criteri che portano alla nomina dei vertici dell’azienda. Ed è qui che lancia la provocazione:


14
giugno

CORRADO GUZZANTI RITORNA IN RAI? RUFFINI L’HA GIA’ MESSO IN PALINSESTO

Corrado Guzzanti

Il ritorno del figliol prodigo, anzi prodigio. Alla fine mamma Rai accoglie tutti (o quasi) e da settembre, udite udite, aprirà le porte anche al grande mattatore Corrado Guzzanti. Sembra proprio che nella prossima stagione televisiva ci sarà anche lui. Per l’attore sarebbe un ‘rimpatrio’ importante e atteso da tempo, l’occasione per offrire al pubblico ‘generalista’ quella sferzata di satira graffiante e bipartisan che è il suo marchio di fabbrica. Il grande ritorno dovrebbe avvenire su Rai3 e articolarsi in un progetto di  quattro prime serate ancora da fissare sul calendario. Ad anticiparlo è il quotidiano Libero.

L’impresa di riportare Guzzanti in Rai sembra sia stata voluta e guidata in primis da Paolo Ruffini, che ha già inserito il nuovo programma nei discussi palinsesti autunnali. Per vedere siglato il contratto, l’artista dovrà sopportare i tempi biblici di Viale Mazzini e aspettare quindi qualche settimana. Contro l’eventualità che il Consiglio d’Amministrazione ostacoli il ritorno del mattatore, il responsabile della terza rete avrebbe intenzione di ridurre al minimo indispensabile i costi di produzione (sotto del milione e mezzo di euro, secondo Libero) in modo da dribblare il Cda e le sue insidie mortali.

Al momento, dunque, c’è tutta l’intenzione di mandare il comico in prima serata sulla tv pubblica ma manca l’ufficialità. E il passaggio dalla carta allo schermo, come noto, è sempre piuttosto delicato in Rai. Il desiderio di acchiappare Corrado la mina vagante l’aveva espresso, di recente, anche Carlo Freccero. Il direttore di Rai4, in particolare, in un’intervista a La7 aveva dichiarato di “voler lavorare con Sabina e Corrado Guzzanti” e di aver inoltrato la proposta, in attesa di ricevere il budget necessario a realizzare un progetto di quel tipo.





13
giugno

RAI: APPROVATI I PALINSESTI DELL’AUTUNNO 2011. FUORI LA BALIVO DA POMERIGGIO SUL 2

Lorenza Lei, Direttore Generale RAI

(ANSA) – Il consiglio di amministrazione Rai ha approvato i palinsesti autunnali. Secondo quanto si apprende, hanno votato a favore otto consiglieri. Unico astenuto il consigliere Antonio Verro. Non ci sarebbero variazioni nei palinsesti precedentemente discussi. In particolare sarebbero confermati tutti i programmi di Rai3.

(ANSA) – “Non sono i palinsesti che auspicavamo ma ci sono alcuni elementi da sviluppare per restituire alla programmazione della Rai la sua connotazione di servizio pubblico”. Così il consigliere Rodolfo De Laurentiis motiva il suo sì ai palinsesti televisivi, votati oggi dal Cda. “Prendiamo atto – spiega – della volontà del direttore generale di risolvere le questioni in sospeso per la messa in onda dei programmi, non solo quelli di Rai3 ma di tutte le reti. Rimandare ancora, seppur per ottenere maggiori certezze su contenuti e progetti avrebbe provocato pesanti effetti da un punto di vista economico, che la Rai non può permettersi”. De Laurentiis rivendica di aver ottenuto “un risultato importante: che il magazine del pomeriggio sulla seconda rete si trasformi in un programma su famiglia e valori”. “Basta con il gossip e la tv del dolore solo per fare audience – dice il consigliere – c’é sempre più necessità di spazi che puntino l’attenzione sui problemi dei ragazzi, delle giovani coppie con la proposta di modelli positivi e un linguaggio in linea con le profonde trasformazioni in atto nella società italiana”.

FUORI LA BALIVO DA POMERIGGIO SUL 2 – Come avrete letto nell’ANSA riportata in questo articolo, il pomeriggio di Rai2 è destinato a cambiare nei contenuti e, forse, anche nel titolo (Magazine sul 2?). Unica certezza sembrano i conduttori: Milo Infante e Lorena Bianchetti. Fuori l’ex padrona di casa Caterina Balivo.

CUCCARINI SOSTITUITA DA BALIVO - Maggiori info qui

SECONDA SERATA RAI2 – Per il mercoledi e il giovedi, in seconda serata su Rai2, pare siano stati approvati un programma sulla politica internazionale ed uno sull’economia a cura del Tg2.

Seguiranno aggiornamenti nei prossimi post.


10
giugno

CASO SANTORO, LIOFREDI CHIEDE ALLA RAI DI RIPENSARCI. MA MICHELE SBATTE LA PORTA: ORA NON DIALOGO PIU’

Michele Santoro

Massimo Liofredi abbocca all’amo. Amo (e sostengo) Michele Santoro, si intende. All’indomani del record di ascolti (32,3% di share) registrato dal giornalista nell’ultima serata di Annozero, il direttore di Rai2 invita l’azienda pubblica a valutare con attenzione la proposta lanciata ieri in diretta dal teletribuno. “Un euro a puntata e rimango in Rai” aveva, in estrema sintesi, annunciato il conduttore, mettendo alle strette i piani nobili di Viale Mazzini sulla loro intenzione di far proseguire o meno il programma. Una provocazione galattica, che alcuni hanno interpretato come tentativo di alzare la posta in gioco con La7 (interessata a reclutare il conduttore ‘divorziato’), mentre altri hanno candidamente letto come una dichiarazione d’amore al servizio pubblico.

Tra questi c’è lo stesso Liofredi, secondo il quale ieri Santoro ha lanciato un messaggio che “fa leva sul senso di appartenenza alla Rai e così facendo dismette finalmente dai panni del teletribuno per mettersi a disposizione di un’azienda che soprattutto in questa fase storica deve coniugare le esigenze del pluralismo delle voci politiche con il risanamento dei bilanci“. Il responsabile della seconda rete ha dunque apprezzato i riferimenti all’orgoglio di appartenere alla Rai espressi nell’anteprima di Annozero, ma ha gradito ancora di più il boom di ascolti e di introiti pubblicitari garantiti anche stavolta dal talk show. Del resto, la questione del finanziamento ai programmi Rai è molto sentita di questi tempi, e ne abbiamo avuto riprova iersera durante la sfiorata rissa tra Michele Santoro e Roberto Castelli sull’argomento.

Il giornalista in questione sarà anche scomodo, ma sta di fatto che è un gallinone dalle uova d’oro e sarebbe un errore lasciarselo scappare. “Santoro ha dimostrato di essere comunque un elemento strategico per le casse della Rai e per l’evoluzione del dibattito politico del Paese” ha ribadito Liofredi. Peccato che il disperato tentativo di trattenere nella tv pubblica il divino Michele pare stia sfumando definitivamente in queste ore. In mattinana il Presidente della Rai Paolo Garimberti, chiamato più volte in causa dal conduttore, aveva definito “demagogia” l’offerta-provocazione avanzata da Santoro in diretta tv. Ora il giornalista gli replica secco: “visto che non ha nemmeno il coraggio di sottoporre al voto del Consiglio la mia proposta di continuare la collaborazione con la Rai, lo rassicuro sulla mia volontà di finire qua la polemica“.


10
giugno

SANTORO COME LA VENTURA: “W LA RAI”

Michele Santoro

Un tempo lo cantava Renato Zero, oggi invece “W la Rai” è diventato quasi il tormentone di chi (in Rai) lavora con orgoglio ma con fatica. L’orgoglio di chi ama considerarsi a tutti gli effetti “una donna Rai” (Simona Ventura) e l’orgoglio di chi urla ai quattro venti di essere “un giornalista Rai” (Michele Santoro). E la fatica? E’ tutta nelle difficoltà che i due supportati (o sopportati?) volti della tv di Stato incontrano nel portare a termine il proprio lavoro. Quel lavoro che li ha portati ai vertici… e che ora proprio i vertici (Rai) sembrano mal digerire.

E’ storia recente dei continui dissapori tra la Mona Nazionale e la sua azienda (o parte dell’azienda, come lei stessa precisa). Un’insofferenza manifestata anche nell’ultima Isola dei Famosi (leggi qui), conclusasi con quel “Non ci piegherete mai” che col senno di poi abbiamo capito volesse intendere “Piuttosto resto un anno ferma”. E qui titoli a valanga: ‘Ventura contro la Rai’, ‘Ventura-Rai ai ferri corti’, oppure ‘Ventura verso Mediaset’ e via dicendo-scrivendo. Poi però c’è quel “W la Rai” tanto caro alla conduttrice che cambia tutte le carte in tavola e fa sorgere più di un dubbio: ma chi è la Rai? Se da un lato la Ventura si sente ostacolata dalla stessa azienda per cui lavora, come è possibile che ne porti alta la bandiera? I conti non tornano.

Cerchiamo di capirne di più con la vicenda Santoro. Il suo Annozero ha portato a casa milioni di telespettatori (e di euro) con la stessa facilità con la quale il conduttore ha attirato a sè critiche su critiche, tutte interne alle mura di Viale Mazzini 14. Telefonate in diretta, richiami e minacce di chiusura del programma piovono sulla testa (ex) rossa del Michele furioso fino alla puntata di ieri sera, che ha segnato la fine di Annozero (o l’inizio di Annonuovo?). Da un lato una Rai che evidentemente non lo vuole, dall’altro un conduttore che si sente quasi intrappolato: quale miglior sorte, per entrambi, se non quella di prendere due strade separate? A questo aggiungiamo pure che c’è chi farebbe carte false per assicurarselo (La7) e il gioco sembra fatto. Questa volta, dunque, i conti tornano? Non esattamente, perchè anche in questo caso i conti vanno fatti con le parole dello stesso Santoro: “Posso collaborare e riprendere con questo programma anche a costo di un euro a puntata” ha sentenziato. E poi, congedandosi da ospiti, pubblico e azienda ha gridato: W la Rai.