Prima Stagione



3
ottobre

MAD MEN: RAI4 PUNTA ANCORA UNA VOLTA SULLA QUALITA’ DELLA PROGRAMMAZIONE

mad_men

Osannato dalla critica, pluripremiato, innovativo e intelligente. Poteva un telefilm così mancare in quel piccolo gioiellino dell’etere che è Rai4? No, proprio no, Carlo Freccero, guru della televisione, non poteva lasciarselo scappare e così, da stasera, ore 21.10 Mad Men terrà compagnia ai sempre maggiori telespettatori della quarta rete di Mamma Rai. La rete, che in quanto a qualità della programmazione, ha solo da insegnare alle sorelle maggiori, arricchisce così la già nutrita offerta, in tema di serialità americana, con il telefilm fresco vincitore dell’Emmy Awards 2009 (Per conoscere gli altri vincitori clicca qui) come migliore serie drammatica.

Mad Men, infatti, è un telefim, proprio come la rete che lo ospiterà, di nicchia ma che ha saputo richiamare l’attenzione dei media e di un certo tipo di pubblico. La serie di elevata fattura volge un accorato sguardo all’America degli anni ‘60 che affronta con malcenato cinismo e forte disillusione i tanti cambiamenti in atto nella società.

Il tutto viene narrato attraverso gli occhi di un gruppo di rampanti pubblicitari dell’agenzia Sterling Cooper, situata nella Madison Avenue neyorkese. Protagonista indiscusso è Donald Draper (Jon Hamm) direttore creativo dell’agenzia pubblicitaria. La sua vita borghese è perfetta, ma solo in apparenza, perchè Donald nasconde più di uno scheletro nell’armadio; a cominciare dal suo misterioso e ombroso passato.  Per altri dettagli sulla serie clicca qui.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, , , ,




19
settembre

DOMENICA CINQUE, PER I NOSTRI EROI: RIVOLUZIONATA LA SCALETTA DELLA PRIMA PUNTATA PER LA STRAGE DI KABUL

Domenica Cinque, prima puntata

Domani alle ore 13.40, parte su Canale 5 Domenica Cinque il nuovo appuntamento domenicale condotto, in diretta dallo studio 10 di Cologno Monzese, da Barbara d’Urso.

 Il programma di informazione ed intrattenimento, a cura della testata giornalistica Videonews, diretta da Claudio Brachino, debutta in una forma diversa da quella pensata ed elaborata precedentemente. Infatti, la prima parte diventa “Domenica cinque per i nostri eroi” interamente dedicata alla strage di Kabul che, giovedì scorso, ha sconvolto l’Italia. Due ore di approfondimenti, interviste e testimonianze attraverso le quali si ricorderanno i sei militari italiani della Brigata Folgore che hanno perso la vita durante la missione di pace in Afghanistan. In studio ospiti della politica e dell’informazione.

 A seguire, “Domenica cinque” propone gli argomenti e i temi ideati originariamente anche se con toni contenuti, per la nuova domenica di Canale 5: talk, interviste esclusive, musica, l’angolo del gossip e molto altro ancora.   Barbara d’Urso ospiterà in diretta Raul Bova protagonista della fiction “Intellingence” e Laura Torrisi, protagonista de “L’onore e il rispetto”. Uno spazio dedicato alla musica vedrà protagonista Platinette con un’intervista alle sorelle della canzone italiana: Paola e Chiara.


2
settembre

THE MENTALIST: CON IL TELEFILM EVENTO DELL’ANNO ITALIA1 LANCIA LA SFIDA ALLA RAIDUE HOUSE OF SERIES

thementalist_simonbaker_patrickjanePatrick Jane riesce a leggere la mente degli individui. Uno straordinario talento, il suo, che gli consente di percepire e stanare il male ma che stavolta non gli servirà. Sì perchè Patrick è il protagonista della nuova serie The Mentalist, chiamata, da Italia1 (da stasera ore 21 e 10), alla difficile prova del ”prime time generalista” e a rinverdire, al tempo stesso, l’immagine, da un pò di tempo appannata, del palinsesto seriale della rete. Nell’arco di pochi anni, infatti, inaspettati flop e un trattamento spesso penalizzante, hanno fatto sì che, nel campo dei telefilm, la rete giovane del Biscione fosse oscurata dalla sua storica rivale, Raidue. La seconda rete di Stato è divenuta, grazie a telefilm cult, come Desperate Housewives e Lost, e grandi successi, come NCIS, capace come nessun’altra di valorizzare ciascuna produzione fidelizzando il telespettatore alla rete e alla serie.

L’occasione di invertire la rotta viene, dunque, da The Mentalist, serie di cui ci eravamo già occupati in occasione del suo passaggio su Joi (per leggere il post di presentazione clicca qui) e che si preannuncia come un evento per il grande successo ottenuto negli Stati Uniti. Quasi 17 i milioni di telespettatori americani che hanno consentito alla serie, nonostante fosse alla sua prima stagione, di collocarsi al terzo posto della classifica dei telefilm più visti, alle spalle dei classici CSI e NCIS. Malgrado la comune appartenenza al genere crime, The Mentalist si differenzia notevolmente dai telefilm che lo precedono nel ranking. 

Gli elementi determinanti cui ci si affida, per la risoluzione delle indagini, non sono le analisi di laboratorio bensì quelle dei comportamenti e delle proprie sensazioni. Alla fredda scienza The Mentalist oppone il fervido istinto del protagonista interpretato da Simon Baker. Quest’ultimo, complice un mix perfetto di bellezza e bravura, è entrato a pieno diritto nell’Olimpo delle star della televisione a stelle e strisce. Nonostante suddette premesse siano ottime, la controprogrammazione prevista, nelle prossime settimane, potrebbe penalizzare, e non poco, il successo della serie. In onda nello stesso slot, tra gli altri, ci saranno la Champions League su Raidue e La Tribù di Paola Perego su Canale5.





3
agosto

PRIVILEGED: COME FAR “RAVVEDERE” DUE GEMELLE PRIVILEGIATE. DA STASERA SU MYA

PrivilegedUn mix tra Gossip Girl e Gilmore girls, così era sembrato presentarsi Privileged, nuova serie in onda da stasera in prima visione assoluta su Mya. Ma le apparenze ingannano, e la serie si è rivelata tutt’altro: un prodotto sì gradevole e buono per accaparrarsi pubblico femminile, giovane e desideroso di buoni sentimenti, ma che nulla ha in comune con la crudezza narrativa di Gossip Girl o con i dialoghi serrati di Una Mamma per Amica. Sarà, forse, questo il motivo per cui dopo un buon inizio, in America, Privileged ha visto diminuire i suoi ascolti al punto tale che Cw, la rete che lo ha trasmesso, ha deciso di interromperne la produzione dopo la sola prima stagione.

A metà tra commedia e dramma, la serie, tratta dal romanzo How to Teach Filthy Rich Girls di Zoey Dean, narra le vicende di una giovane giornalista, Megan Smith (Joanna Garcia), laureata a Yale, che si trasferisce a Manhattan con la speranza di sfondare nel mondo del giornalismo. Purtroppo, però, è costretta ad accontentarsi di un lavoro come assistente presso la redazione di un tabloid scandalistico, anche se sarà, ben presto, licenziata. 

Delusa e senza lavoro, Megan si imbatte nella ricca magnate dei cosmetici dell’alta società di Palm Beach Laurel Limoges (Anne Archer) che le offre di diventare una tutor per le sue nipoti Rose (Lucy Hale) e Sage Baker (Ashley Newbrough) che necessitano di un aiuto per essere accettate alla prestigiosa Duke University. Megan, all’inizio titubante, decide di accettare l’incarico; a convincerla una paga da favola e la possibilità di creare legami, in un ambiente di un certo tipo, utili per il suo futuro da giornalista e scrittrice.


23
luglio

SWINGTOWN: LIBERTA’ SESSUALE E SCAMBISMO NELLE NOTTI DI RAIDUE

SwingtownLibertà sessuale e scambismo sono le scandalose tematiche attorno a cui ruota Swingtown, il telefilm in onda, dal lunedì al venerdì, ogni notte intorno all’1 e 20, su Raidue. La serie, già vista su Rai4,  è composta da soli 13 episodi, andati in onda in America, la scorsa estate, su Cbs, dove, malgrado le tematiche pruriginose, ha fatto registrare ascolti poco esaltanti. D’altronde, sin dal debutto, la critica americana aveva espresso non poche perplessità sul prodotto.

Al di là di critiche e delle inevitabili polemiche sugli argomenti trattati nella serie, Swingtown offre un interessante affresco dell’America degli anni ‘70. La serie, infatti, è ambientata nel 1976, un anno pieno di contraddizioni e cambiamenti: da un lato, i festeggiamenti per i duecento anni dall’indipendenza, dall’altro un senso comune di smarrimento patriottico. Sono questi gli anni della guerra in Vietnam e dello scandalo Watergate, avvenimenti che segnano la caduta di valori tradizionali americani come la morale puritana, imperante nel secondo dopoguerra. A farsi strada, nella società americana, sono gli ideali di ribellione e libertà, compresa quella sessuale che sconvolgerà la vita dei nostri protagonisti, gli ultratrentenni Miller (Jack Davenport e Molly Parker).

La coppia, da poco trasferitasi in un quartiere alto borghese di Chicago, fa conoscenza con i loro vicini, i Decker (Grant Show e Lana Parrilla). Quest’ultimi non fanno mistero del loro status di coppia aperta, particolare che aprirà definitivamente gli occhi ai Miller sul nuovo contesto sociale (e sessuale) che li circonda. Questi, a loro volta, coinvolgeranno i Thompson (Josh Hopkins e Miriam Shor), i loro ex vicini, in queste nuove “avventure”. Tra le vicende dei Miller non mancheranno quelle dei due figli della coppia, Laurie e B.J. (Shanna Collins e Aaron Christian Howles), anche loro alle prese con il mutato contesto dei rapporti sentimentali.





16
luglio

STUDIO 60 ON THE SUNSET STRIP: LA TV CI HA LOBOTOMIZZATO?

Studio 60” (…) Siamo stati lobotomizzati e proprio dall’industria più influente della nazione che ha deciso di buttare anni e anni di professionalità e regredire, ragionare come dodicenni, standardizzando i programmi su quei parametri e non dodicenni intelligenti ma quelli più idioti. Vi stanno riempiendo il cervello di tante, troppe volgarità, e voi lo permettete. Cambiate canale se volete salvarvi (…)”

Una dura requisitoria, questa, ai danni della tv, pronunciata non dall’ennesimo sociologo “tuttofare” o da un intellettuale con la puzza sotto il naso ma da uno dei personaggi della nuova serie Studio 60 on the Sunset Strip, in onda, dal lunedì al venerdì, ogni notte, intorno alle 2 su Italiauno. Il personaggio in questione è il produttore esecutivo del fantomatico show di sketch comici Studio 60 on the Sunset Strip (una sorta di Saturday night live), di cui la serie segue il dietro le quinte, che esausto dall’ennesima censura sale sul palco, interrompendo così la diretta dello show e inveendo contro la televisione americana. Allo sfogo seguirà ovviamente, il licenziamento da parte della rete, diretta dalla neo presidente Jordan McDeere (Amanda Peet), una donna determinata e sicura di sè, intenzionata a dare una svolta al network attraverso l’inserimento di programmi di qualità.

Alla donna preme, altresì, che “Studio 60″ , dopo la pubblicità negativa fatta dall’ormai ex produttore, sia rilanciato. Da qui la decisione di assumere due “pezzi grossi” come Matt Albie (Matthew Perry, il celebre Chandler di FriendsndDM), autore di fama, e Danny Tripp (Bradley Whitford), produttore abile ma con qualche difficoltà legate all’abuso di sostanze stupefacenti. Per entrambi si tratta di un ritorno alle origini, visto che la loro carriera era iniziata su quel palcoscenico. I due ritroveranno, così, vecchi problemi e colleghi; Matt, in particolare, sarà costretto a confrontarsi con Albie (Harriet Hayes), la star dello show con cui ha avuto una tormentata relazione.


16
giugno

PRIMEVAL: DINOSAURI E MISTERIOSE CREATURE NELL’ESTATE DI RAIDUE

Primeval

“E’ tempo per l’avventura”. Questo il motto di Primeval, serie britannica di fantascienza che, da stasera, ci terrà compagnia, per tutta l’estate, su Raidue, in prima serata. Sarà, dunque, proprio un mix di avventura e mistero il leit motiv della serie. Primeval, infatti, narra la storia di un team di scienziati uniti per controllare e far luce su alcune anomalie spazio-temporali tali da portare creature di ogni genere dalle ere preistoriche del nostro pianeta direttamente nel presente. Il team, reclutato dal Governo della Regina, è composto da cinque persone, capitanate dal professor Nick Cutter (Douglas Henshall), uno zoologo evoluzionista di fama mondiale, animato tra l’altro dal desiderio di ritrovare sua moglie, scomparsa anni prima misteriosamente nella Foresta di Dean.

Nel corso della prima stagione, 6 episodi da 45 minuti ciascuno, non solo molti segreti saranno svelati dalla squadra ma questa si troverà ad affrontare pericolosissime creature del passato, come gli insetti giganti del carbonifero (300 milioni di anni fa) o i rettili marini e gli pterosauri del cretaceo, e soprattutto si troveranno a combattere contro una terribile bestia proveniente dal futuro, probabile evoluzione del pipistrello.

A rendere ancora più avvincente la serie, in onda in Inghilterra su ITV a partire dal febbraio 2007 con ottimi ascolti, una serie di spettacolari effetti speciali curati dallo stesso premiatissimo team che aveva già lavorato in film come “Superman Returns”, “X-Men: Conflitto finale” e “V per Vendetta”.


16
aprile

LEVERAGE, PRONTI ALLA VENDETTA: LE AVVENTURE DI UN GRUPPO DI CRIMINALI BUONI DAL 17 APRILE SU JOY

Leverage

Provate a mettere insieme un padre amareggiato, una fascinosa attrice di teatro, un’agile giovane, un pirata informatico e un esperto nei combattimenti corpo a corpo e avrete dei… Ladri. Ladri le cui vicende sono al centro di Leverage, nuova serie made in Usa in onda, in anteprima esclusiva, dal 17 aprile in prima serata su Joy. A muovere i nostri furfanti, però, non c’è nè il denaro nè il potere ma un desiderio di rivalsa contro le persone corrotte e avide; al grido di pronti alla vendetta essi agiscono come novelli Robin Hood rubando ai ricchi per dare ai poveri. Sollevare il peso del dolore delle vittime (da qui il titolo Leverage), mettendosi contro chi (le multinazionali) le ha danneggiate è, in altre parole, il loro obiettivo.

Un fervido mix di commedia brillante e action allo stato puro ha permesso alla serie di cui parliamo di conquistare il pubblico americano: ben 5 milioni di telespettatori la media registrata dalla serie in onda sulla tv via cavo TNT. Non stupisce, dunque, che già sia in cantiere una seconda stagione che, con buone probabilità, vedrà un cambio di location da Los Angeles, città in cui è stato girato il telefilm (eccetto il pilot ambientato a Chicago), a una non ancora precisata città statunitense. La serie creata da Dean Devlin, già produttore del film Indipendent Day, si rifà a illustri modelli quali Ocean’s Eleven e la serie A-Team.

Nei panni del protagonista Timothy Hutton, figlio di Jim, celebre Ellery Queen dell’omonima serie tv degli anni 70 e vincitore di un Oscar come miglior attore non protagonista. Lo straordinario attore dà il volto a Nate Ford investigatore per una grande compagnia di assicurazioni che vede la sua vita cambiare repentinamente alla morte di suo figlio di soli 8 anni gravemente malato. Scosso e disgustato dal comportamento della sua società che gli aveva negato il pagamento delle cure mediche che avrebbero, probabilmente, salvato suo figlio, entra in contatto con un team di ladri esperti in frodi telematiche e molto abili nell’eludere i più sofisticati sistemi di sicurezza. Insieme fondano la Leverage Consulting, “società” guidata dallo stesso Nate. Quest’ultimo può così dedicarsi esclusivamente alla sua vendetta nei confronti degli avidi e dei potenti che abusano del loro potere.