Politica



27
ottobre

LE ANOMALIE DELLA TV ITALIANA

tv rotta

di Andrea Bianco (White)

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Che la televisione italiana sia piena di problemi non è un mistero, ma che in molti casi questi problemi creino dei punti di non ritorno è palese, soprattutto dopo un piccolissimo tentativo di analisi.

Nel tentativo di elencare alcune cause, sicuramente ci si rende conto che l’Italia rappresenta una anomalia nel sistema televisivo quantomeno europeo. L’anomalia è l’enorme importanza che la politica ha, e ha avuto, negli equilibri televisivi. Ovviamente il riferimento non è solo al cosiddetto conflitto di interessi, che per lunghi periodi ha comportato (e comporta tutt’ora), almeno apparentemente, che la gestione delle due aziende televisive principali si trovi nelle mani di uno stesso individuo. L’esasperazione dello spoil system all’americana ha comportato delle vere e proprie crisi di sistema. Santoro è diventato un personaggio grazie alla politica che lo ha accusato e additato come nemico; nuovi conduttori sono stati imposti in base al vento politico del momento (con danni economici soprattutto per la Tv di Stato), e alcuni professionisti si sono trovati nella situazione di dover rinunciare al mezzo televisivo. Dirigenti televisivi che tutto potrebbero fare nella vita, tranne dirigere una TV!

Ma sarebbe troppo riduttivo accusare solo la politica. In Italia non c’è concorrenza. Manca lo strumento fondamentale per accrescere la qualità, in qualunque campo. Un duopolio che duopolio non è. La Rai cerca di non infastidire Mediaset,mentre magari Mediaset produce anche programmi per la Rai (tramite Endemol); una strategia dei palinsesti sempre più sulla difensiva e quasi mai offensiva. E solo ultimamente ci si rende conto che un’altra TV è possibile, grazie al terzo incomodo La7 che rosicchia e, a volte addirittura scippa telespettatori alle altre reti.

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27
agosto

GIOVANNI STELLA SU SANTORO: “E’ FACILE CHIEDERE LIBERTA’ COI SOLDI DEGLI ALTRI. MICHELE HA BISOGNO DI UN NEMICO E SE NON LO TROVA LO CERCA NEL PROPRIO EDITORE”.

Giovanni Stella

Scalzato dal cavallo di viale Mazzini, Michele Santoro sembrava destinato a finire tra le braccia di Giovanni Stella, amministratore delegato del gruppo Telecom Italia Media che controlla -tra le altre reti- anche la “zona franca” dell’informazione chiamata La7. E invece Santoro le stelle le ha viste ma solo metaforicamente quando le trattative per il suo nuovo contratto sono cadute in un nulla di fatto. Colpa del Premier, dice qualcuno: Mister B. contrario ad un nuovo avvento dell’anchorman di Annozero, avrebbe fatto pressioni su La7 affinchè Santoro non trovasse spazio sull’emittente di TI Media.

Il dottor Stella, da quattro anni alla guida del gruppo, respinge le accuse e in un’intervista pubblicata oggi dal Giornale, nega di aver ceduto alle pressioni di Berlusconi e attacca Santoro che ancora oggi, a pochi giorni dal via della nuova stagione, resta un precario senza contratto:

Se mi avessero chiesto una cosa del genere avrei dato le dimissioni. Con Santoro non abbiamo chiuso il contratto solo perchè lui pretendeva libertà assoluta, nessun controllo su scaletta, ospiti e filmati. E’ stato lui a venire da me. Io ho una regola: nulla chiedere, nulla rifiutare, tutto verificare. Eravamo d’accordo su tutto: corrispettivo economico, collaboratori, tipo di prodotto, costo puntate. Ma nessun editore può dare carta bianca perchè ha la responsabilità finale di quello che va in onda“.

E continua:

(In Rai, ndr) gli facevano solo dei buffetti. Con me avrebbe avuto un osso ben più duro. Le regole si applicano a tutti: da Lerner a Piroso. Solo Mentana non deve riferire a me perchè, in quanto direttore, si assume tutte le responsabilità“.

Come a dire che in Rai si è fatto tanto rumore per nulla. Nonostante gli attacchi più o meno velati di Mauro Masi, e gli allarmismi sui contratti che puntualmente non venivano rinnovati, Annozero è sempre tornato in onda, almeno fino a quando l’azienda e Santoro non si sono accordati su un lauto compenso di buona uscita. Insomma per Giovanni Stella La7 non è la Rai, e se Santoro vuole totale libertà, dovrà arraggiarsi da solo:


14
luglio

LA VERSIONE DI BANFI, DA STASERA IL TALK SHOW POLITICO DI RETE4

Alessandro Banfi

Mentre i talk show tradizionali abbassano la serranda e vanno in verie, su Rete4 ne apre uno nuovo di zecca. Stasera esordisce infatti La versione di Banfi, uno spazio d’approfondimento sui principali temi d’attualità che tengono banco nell’estate torrida della politica, delle inchieste bomba e dell’economia traballante. Il nuovo programma di prima serata sarà condotto da Alessandro Banfi, vicedirettore del Tg5, poi condirettore di Videonews e curatore di Matrix, e si protrarrà per tre settimane. Se l’esperimento estivo dovesse funzionare, la trasmissione tornerà in palinsesto nella prossima stagione tv.

Nell’estate televisiva delle super repliche a profusione, La versione di Banfi sarà l’unico spazio di prima serata che settimanalmente farà il punto sulla situazione della politica e in generale dell’attualità italiana ed internazionale, con commenti, servizi, ospiti in studio, reportage. Un’esperienza nuova per Rete4 e, prima ancora, per lo stesso conduttore Alessandro Banfi, giornalista sconosciuto al grande pubblico che per la prima volta andrà in onda come anchorman. In realtà parliamo di un professionista non certo digiuno del mezzo televisivo, che ha anche lavorato per il Tg5 di Enrico Mentana, coordinato Videonews, lanciato Mattino Cinque e Pomeriggio Cinque.

Se necessario, La versione di Banfi non si sotrattrà dall’offrire al pubblico la propria lettura dei fatti. Come annunciato da Mediaset, il conduttore  proporrà anche il suo un punto di vista in modo tagliato, schietto, talvolta persino “irruente“. Gli argomenti di approfondimento e di discussione tra gli ospiti certo non mancheranno, suggeriti dalle recenti cronache politiche e di governo ma anche dai contraccolpi dell’economia. 





27
aprile

IVA ZANICCHI LASCIA LA POLITICA PER TORNARE IN TV. MA A BERLUSCONI CONSIGLIA: “RESISTI”

Iva Zanicchi

Cantante, conduttrice, scrittrice, parlamentare. Iva Zanicchi ci ha fatto conoscere le sue mille facce, mettendo però sempre al primo posto il contatto diretto con il pubblico. L’Aquila di Ligonchio è pronta, stavolta, all’ennesimo colpo di scena: lasciare il “dorato” mondo della politica per tornare in tv. E’ il quotidiano Il Tempo a raccogliere le dichiarazioni della cantante che tracciano un bilancio dell’esperienza al Parlamento Europeo:

“Non voglio un futuro in politica, tutto si concluderà quando finirà questa legislatura. Non ho nessuna intenzione di andare avanti. È stata un’esperienza molto forte ma si concluderà.”

La plurivincitrice del Festival di Sanremo, quindi, sembra non essere intenzionata a proseguire l’avventura in Europa, desiderosa di tornare in tv con un programma dedicato alla sua carriera, una sorta di one woman show. Nonostante il progetto sia ancora in uno stato embrionale, sembra che il programma troverà concretezza entro l’anno:

“Dovevamo andare in onda a maggio ma è slittato. Io ci credo ancora e mi hanno detto che sicuramente si farà. Diciamo a ottobre. Bene, mi sta meglio.”

Ma non è tutto. Nella mente di Iva c’è anche il ritorno alla fiction, dopo la fortunata prova di Caterina e le sue figlie:

“La fiction che vorrei fare – e sono un po’ presuntuosa a dirlo – dovrebbe essere basata sul mio libro “Polenta di castagne“. E io vorrei interpretare la mia bisnonna. Farei la parte della vecchia ma molto simpatica e divertente. (Come protagonista, ndDM) vedrei una giovane, tipo la Cortellesi. Deve saper cantare, ballare, deve essere brillante.”

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15
aprile

TRITACARNE: CRUCIANI FA A PEZZI GLI ‘INTOCCABILI’ DELLA POLITICA E DELLA CULTURA SU CURRENT TV

Tritacarne, Giuseppe Cruciani

Berlusconi con Di Pietro e Nichi Vendola, Saviano con Scilipoti. Alessandro Sallusti con Umberto Eco. E la Santanchè. I personaggi al centro delle cronache politiche e d’attualità finiranno tutti in Tritacarne, la nuova trasmissione di commento giornalistico in onda da stasera su Current tv. A sezionarli e macinarli manco fosse Dexter, ci penserà Giuseppe Cruciani, già conduttore de La Zanzara, seguitissima trasmissione di Radio24, e opinionista a Controcampo. Con il suo stile sferzante, ogni venerdì alle ore 23.00 il giornalista sminuzzerà i nomi che contano, gli intoccabili dell’establishment e li metterà sulla graticola dei suoi commenti senza tabù.

Non vedevo l’ora di liberare i miei istinti più velenosi. Avevo voglia di non tenermi tutto dentro. Volevo scegliere una persona, metterla a nudo, sezionarla, svelare le sue ipocrisie e paranoie. Adesso posso farlo usando il mio Tritacarne“. E’ un Cruciani con la mannaia in pugno quello che oggi esordisce su Current tv in seconda serata, pronto a dire la sua su tutto e tutti. In una scenografia semplice, seduto ad una scrivania con un vecchio registratore a nastro e un iPad, l”opinionista seriale‘ passerà al setaccio dichiarazioni, commenti, video, esternazioni ufficiali e off the record delle sue vittime, mettendone in risalto caratteristiche, difetti e contraddizioni. Niente dibattiti o interviste, Tritacarne è un one man show fatto di commenti caustici, di voci e volti dall’attualità.

Tra le prime a finire sotto l’agguato di Cruciani pare ci siano due donne: il direttore dell’Unità Concita De Gregorio e Daniela Santanchè, “il sottosegretario al Ministero più inutile del mondo, quello per l’attuazione del Programma“. Signore particolarmente agguerrite che, su fronti opposti, stanno portando avanti battaglie sulla vita politica (e privata) del premier Berlusconi. Tritacarne non escluderà nessuno; Luigi De Magistris, il “supponenteItalo Bocchino, il “furbo” Pierferdinando Casini, il “sui generis” Domenico Scilipoti… Ogni venerdì verranno tutti fatti a pezzi.





14
marzo

QUI RADIO LONDRA, STASERA GIULIANO FERRARA TORNA IN TV: NON RISPARMIERO’ NESSUNO

Giuliano Ferrara

Il caso Ruby, la riforma della giustizia, la crisi economica, le battaglie culturali, le provocazioni dialettiche… Basta il passo greve di un Elefantino a far tremare tutto, a far crollare d’un colpo il castello del pensiero unico. Stasera Giuliano Ferrara torna in tv, con una striscia quotidiana di commento giornalistico che andrà in onda dopo l’edizione delle 20 del Tg1. Lo stesso spazio che per anni fu di Enzo Biagi, con il suo Fatto. Il programma si intitolerà Qui Radio Londra e durerà solo cinque minuti, giusto il tempo di mettere mano al grilletto e sparare al pubblico una lettura personale delle più scottanti vicende d’attualità. Una al giorno, tanto per gradire.

Ieri sera il giornalista è stato ospite al Tg1 delle 20 per lanciare la sua nuova trasmissione e ammettere, in modo provocatorio, la sua discussa e presunta partigianeria. ”Tutti fanno i guasconi, tutti dicono che sono liberi. Io non faccio guasconate. Io sono un normale giornalista, sono un cittadino di questo Paese. Ho un temperamento e una certa libertà di tono. Sono schierato, direi che sono schierato. Santoro no, Lerner no, la Dandini no, Floris no: gli altri conduttori televisivi sono indipendenti e parlano a nome di tutti. Io invece sono un po’ schierato, lo confesso” ha detto il giornalista. Una punzecchiatura arguta rispetto alle critiche sollevate nei giorni scorsi nei suoi confronti.

Ferrara, infatti, era stato accusato di volersi servire dello spazio televisivo per sostenere la causa del premier Silvio Berlusconi, del quale è spin doctor. Voci critiche si erano levate anche rispetto al suo contratto con la tv pubblica, fissato per la durata di due anni a 15 mila euro a settimana (3mila a puntata, quindi). L’Elefantino, in ogni caso, sembra non curarsi troppo dei detrattori e promette che da Radio Londra non risparmierà nessuno, se non il Santo Padre.


2
marzo

LELE MORA AD EXIT: VORREI ENTRARE IN POLITICA, FORSE COL PDL. PORTERO’ RUBY ALL’ALTARE

Lele Mora

Il più pulito c’ha la rogna, e allora perchè stupirsi? Anche Lele Mora vuole entrare in politica, vuole candidarsi con il Pdl. Vota Lele, più Mora per tutti. Ad annunciarlo è stato lo stesso manager dei vip in un’intervista che verrà trasmessa nella puntata di Exit in onda stasera. Il programma di Ilaria D’Amico riprenderà oggi con un appuntamento dedicato a giovani, donne e precariato, ma anche agli ultimi sviluppi del caso Ruby. Proprio in merito alla ragazza marocchina, le telecamere di La7 hanno registrato la versione dell’impresario dello showbiz, che a sorpresa ha anche espresso la volontà di presentarsi agli elettori per diventare onorevole.

La mia idea è candidarmi alle prossime elezioni e entrare in politica, se mi vogliono, se mi accettano” ha affermato Lele Mora, precisando poi ”con un partito di destra naturalmente. Il Pdl se sarò assolto o prosciolto, perchè se sei inquisito non potresti fare questo genere di lavoro”. Attualmente, infatti, il manager è indagato dalla Procura di Milano per favoreggiamento della prostituzione assieme al direttore del Tg4 Emilio Fede e al Consigliere Regionale Nicole Minetti. Reclutavano ragazze per i bunga bunga di Arcore (come sostiene l’accusa) oppure no? In attesa che i giudici si pronuncino, Mora svela comunque in tv la sua intenzione di scendere in politica, e qualcuno già prova ad immaginare quali saranno i programmi e gli alti valori che il talent-scout proporrà agli elettori.

Nel corso dell’intervista rilasciata ad Exit, l’impresario dei vip ha parlato anche del suo rapporto con Ruby: “i primi tempi che l’ho conosciuta mi faceva tenerezza, mia figlia doveva prenderla in affidamento per difenderla dalla strada, ma la richiesta ci è stata negata” ha detto, aggiungendo che la sua intenzione era quella di salvare quella ragazza da incontri pericolosi. “Da Berlusconi ha ricevuto solo cose belle” precisa poi, e annuncia: “Ruby si sposerà il 17 marzo a genova. Non invitando i suoi genitori mi ha chiesto di portarla all’altare, e io lo faccio più che volentieri“.


10
febbraio

SARA TOMMASI NAUFRAGA NEL BUNGA BUNGA TRA POLITICA E SHOWBIZ: VITTIMA KONSAPEVOLE?

Sara Tommasi

Presto, kiamate l’ambulanza e pure le infermierine (quelle sexy del bunga bunga, of course)! Il delirio sta raggiungendo la sua fase acuta e ormai colpisce tutti coloro che provano ad addentrarsi nelle cronache degli ultimi giorni. A leggere i giornali uno rischia di diventare matto, di finire dritto alla neuro. Intercettazioni, rumors, mezze verità, telefonate, sms in cui tutti si chiamano “amò” e le “ch” diventano “k”. La politica sembra quasi diventata un baccanale a tempo indeterminato, così vicina al mondo dello spettacolo da confondersi spesso tra le sue pieghe più ambigue. Un kasino, insomma. E ora, a complicare quadro generale, spunta pure Sara Tommasi,  la sensuale concorrente dell’Isola dei famosi 4. Oggi la soubrette è di nuovo naufraga, ma tra le polemiche che riguardano il premier Berlusconi e lo showbiz.

Il suo nome è entrato di prepotenza nello scandalo del bunga bunga da quando la Procura di Napoli sta indagando sugli sms che la 29enne di Narni inviava a destra e a manca, soprattutto ai potenti. Messaggini furibondi al Cavaliere, ”Silvio vergognati! Mi hai fatta ammalare… paga i conti dello psicologo“, “Stai abusando di potere“, “Spero k krepi kon le tue tr…“ oppure sdolcinati “Amore, ti ho mandato un pensiero da Licia. Spero tu kapisca questa volta“. Sara scriveva al Presidente del Consiglio ma anche a suo fratello e al Ministro Ignazio La Russa. I suoi sms, però, contenevano frasi sconnesse e alternavano insulti ad avances: il segno, dicono alcuni, che negli ultimi tempi la showgirl attraversasse un periodo difficile e non fosse più quella sorridente e sexy che il pubblico era abituato a vedere. 

Lunedì scorso, nel programma radiofonico “Un giorno da pecora”, la Tommasi aveva rilasciato un’intervista con dichiarazioni forti e per alcuni poco lucide sui ‘giri’ loschi del mondo dello spettacolo. “Lo sappiamo tutti che Lele Mora portava le ragazze a Berlusconi, si sa che Corona è un malavitoso che ha contatti con la camorra, insieme a Bartolo, insieme ai suoi collaboratori” aveva detto a Radio2. E ancora: “Ultimamente ho l’impressione di essere sempre oggetto di ricatto, mi sento sotto persecuzione. Quando esco di casa ho paura di bere in qualsiasi bicchiere, per paura che ci mettano dentro qualcosa che ti fa perdere la testa per farti fare delle pazzie sessuali“.