Il Belpaese ancora una volta protagonista di un reality show straniero. Cinese, per l’esattezza. In Piemonte, precisamente tra Torino, le Langhe e la zona del Roero, si sono svolte alcune riprese de ‘Il mio matrimonio in giro per il mondo’, reality dell’emittente nazionale cinese Beijing Satellite Tv.
Piemonte
DA OGGI 2 MILIONI E 400 MILA PIEMONTESI SONO ALL DIGITAL
Si concluderà entro oggi, dopo un calvario lungo due settimane, la transizione al digitale terrestre del Piemonte Occidentale. Lo switch off dei segnali analogici, iniziato lo scorso 24 settembre dalla provincia orientale di Cuneo, si concluderà tra oggi, domani e venerdì a Torino, a Cuneo e in altri 497 comuni delle due province.
La campagna di comunicazione per annunciare le novità alla popolazione è stata, più che in Sardegna, capillare coinvolgendo il ministero dello sviluppo economico in primis e successivamente le emittenti che hanno inserito nei loro programmi messaggi informativi ricordando, tra l’altro, l’essenziale numero verde.
Il bollente call center 800.022.000, attivo dal lunedi’ al sabato dalle ore 8.00 alle 20.00, ha ricevuto nei giorni scorsi, circa 7.500 chiamate da parte dei cittadini, riguardanti nella maggior parte dei casi richieste di informazioni sulla copertura del segnale e di supporto nella sintonizzazione dei decoder e, in occasione dell’ultimo passo alla completa digitalizzazione, sarà attivo domani e giovedì per altre tre ore, dalle 8.00 alle 23.00. La Rai ha invece creato, nel Palazzo della Radio in via Verdi 31, uno sportello informativo sullo switch off, aperto dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17.
DALLA VALLE D’AOSTA IL VIA AD UNA NUOVA STAGIONE DI SWITCH OFF: TOCCA A PIEMONTE OCCIDENTALE, TRENTINO ALTO ADIGE, LAZIO E CAMPANIA
E’ iniziata lo scorso lunedì, 14 settembre, da Aosta e si concluderà a Napoli il prossimo 16 dicembre la lunga stagione degli switch off. Valle d’Aosta, Piemonte Occidentale, Trentino Alto Adige, Lazio e per ultima la Campania vedranno di settimana in settimana lo spegnimento dei segnali analogici in favore di quelli digitali.
Ad aprire le danze di questa stagione è stata la Valle d’Aosta che in poco più di una settimana, dal 14 settembre al 23, spegnerà i segnali analogici delle tv nazionali e delle poche tv locali che verranno sostituiti da multiplex digitali. Saranno tutelate anche le minoranze linguistiche: in seguito all’intervento, ad inizio estate, del Presidente della regione più piccola d’Italia che aveva portato alla ribalta il problema delle minoranze linguistiche che non si erano viste assegnare alcun multiplex, grazie all’intervento dell’Agcom, è stata garantita loro una frequenza e, nell’attesa che questa sia attivata, la tv di Stato ospiterà sul suo multiplex 1 le trasmissioni di France2 e di Tvs1.
Appena concluso lo switch off valdostano, dal 24 toccherà alle province piemontesi di Torino e Cuneo che entro il 9 ottobre concluderanno lo spegnimento. Anche in questa regione, come per la Valle d’Aosta, RaiDue e Rete4 sono già passate al digitale lo scorso maggio precedendo di qualche mese lo switch off.
CHE SWITCH-OFF SIA: ECCO IL CALENDARIO DELLO SWITCH-OFF DELLA TV ANALOGICA REGIONE PER REGIONE
E’ stato presentato dal sottosegretario alle comuncazioni Paolo Romani, il calendario dello spegnimento della tv analogica italiana a favore del digitale terrestre che porterà di qui a quattro anni all’abbandono totale dell’analogico.
La prima regione interessata sarà la Sardegna, che già aveva sperimentato lo spegnimento di Rai2, Rete4 e Qoob lo scorso marzo. Dal 15 al 31 ottobre si procederà allo spegnimento di tutte le reti analogiche dell’isola, sia nazionali che locali, per permettere l’accensione delle nuove reti in isofrequenza che garantiranno per ogni bouquet di canali la copertura con un’unica frequenza in tutta la regione.
Entro i primi sei mesi del 2009 sarà la volta della Valle d’Aosta, anch’essa già interessata dal mini switch-off lo scorso aprile. La più piccola regione d’Italia vedrà lo spegnimento di tutti i segnali e la realizzazione, analogamente a quanto accadrà in Sardegna, di reti in isofrequenza sulle frequenze affidate dal trattato di Ginevra al nostro “bel paese”.