Paolo Del Debbio
Quest’anno porterà i politici direttamente in piazza, tra la gente. E allora sì, ci sarà da divertirsi. Paolo Del Debbio si appresta ad inaugurare una nuova stagione di Quinta Colonna, il talk show di Rete4 diventato ormai un appuntamento stabile nel panorama dell’informazione in tv. Stasera, alle 21.10, il giornalista tornerà a raccontare l’attualità in prime time, con una formula che prevede l’interazione senza filtri tra cittadini e rappresentati delle istituzioni. Contestualmente, il conduttore proseguirà con la versione quotidiana del suo programma, in access prime time. Nella prima puntata odierna, Del Debbio si occuperà dei problemi che affliggono un’Italia sempre più «spaccata a metà» e lo farà con quella verve che ormai lo ha reso un riferimento per molte persone comuni, le quali riconoscono in lui una sorta di megafono delle loro istanze.
Professore, come si spiega questo atteggiamento nei suoi confronti?
Si vede che queste persone si fidano e che, nel mio piccolo, sono per loro un punto di riferimento. Mi vedono come uno che affronta problemi che non stanno alla periferia, ma al cuore dei loro interessi. Tutto qui.
D’altra parte, però, c’è anche chi l’accusa di essere demagogico, populista…
Vabbè, ma quella è un’accusa stantia. Chi la pensa così non cambierà mai idea nemmeno se io facessi chissacché. Mi dicono, ad esempio, che la trasmissione è tutta orientata a centrodestra, ma vadano a vedersi i dati di presenza dei politici e poi facciamo i conti. Con queste critiche mi sono confrontato un po’ all’inizio, ora basta.
Qualcuno sostiene che Berlusconi avesse bisogno del suo programma per recuperare voti. Non si sente un po’ il Santoro di centrodestra?
Senta un po’: all’inizio, nel settembre del 2012, gli attacchi peggiori li ho ricevuti da esponenti del Pdl. Avevano chiesto a Berlusconi la mia testa in quanto giudicavano la trasmissione populista. Poi Aldo Grasso, che inizialmente ci aveva definiti di centrodestra, scrisse che Del Debbio portava voti a Grillo, il quale in verità attacca tutti e mi ha pure dato il microfono di legno. Ora invece non mi dicono più niente e anzi, devo esser franco: dal Pd non ho mai avuto critiche. Secondo lei vorrà dire qualcosa o no?
Lei è stato fondatore e ideologo di Forza Italia. In questo particolare momento politico ha avuto contatti col Cavaliere?