In tutta onestà non ce lo aspettavamo! Paola Perego è un personaggio che difficilmente lascia trasparire il proprio “io”. E, forse, è proprio questo il motivo per cui le abbiamo chiesto un “faccia a faccia” con i nostri lettori a telecamere spente, senza lustrini e senza paillettes. Il risultato è stato dei migliori: sincera, dolce, disponibile e, quando opportuno, senza peli sulla lingua: è questa l’immagine che Paola Perego ha dato nel suo primo (e speriamo non ultimo) live con i lettori di DM durante il quale ha deciso di non sottrarsi nemmeno alle domande più provocatorie.
Inizia dal non negare di essere “fortunata a lavorare con il numero uno degli agenti ma un po’ meno fortunata rispetto a tutti i suoi artisti”, e prosegue la sua chiacchierata parlando del ritorno in Rai dopo anni di “militanza” nell’azienda di Cologno, da cui è convinta di essere stata premiata per essersi “sempre messa a disposizione come un soldatino, anche sapendo che erano a volte scelte sbagliate” (ad esempio, non avrebbe fatto La Fattoria “perchè dopo la talpa non mi dava grande entusiasmo”). Non nasconde nemmeno l’entusiasmo per Se… A casa di Paola, programma che le ha dato la possibilità di “parlare con la gente comune” di tematiche probabilmente meno impegnative (ma certamente non meno interessanti) degli altri talk che imperversano nei palinsesti delle reti generaliste. Tant’è vero che “a casa di Paola” non abbiamo visto (e non vedremo) il “caso Scazzi”.
“Sono felice di non occuparmi della povera Sarah Scazzi, ora è veramente troppo secondo me. Quella famiglia non vive più e nella maggior parte dei casi è solo per fare 5 punti in più di share. Arriva un momento in cui bisogna fermarsi.”