Otto e Mezzo



8
gennaio

OTTO E MEZZO, BERLUSCONI ALLA GRUBER: “IL SUO MODO DI FARE TV NON E’ OBIETTIVO”. POI ANNUNCIA: ANDRO’ DA SANTORO

Silvio Berlusconi, Otto e mezzo

E’ stato un testa a testa serrato, quello andato in onda stasera a Otto e mezzo. Ospite della trasmissione di La7, l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che ha duellato con una Lilli Gruber pugnace ed impegnatissima ad indossare i panni della giornalista tutta d’un pezzo. Di fronte alle sue domande, spaziate dalla politica ai sondaggi e fino alle inchieste giudiziarie, il Cavaliere ha preso tempo per argomentare le proprie tesi, allungando così la consueta durata del programma.

Al termine del match, Berlusconi ha rifilato una stoccata alla Gruber, che da parte sua ha bene tenuto le redini del confronto.

Il suo modo di fare televisione non è obiettivo, lei ha occupato questo tempo soltanto portandomi domande che erano attacchi. Non credo che questo giovi al suo ascolto e alla considerazione che di lei possono avere i suoi spettatori” ha attaccato il Cavaliere.

L’ex premier ha poi rivendicato di possedere uno spirito battagliero che gli avrebbe permesso di sostenere le domande della conduttrice senza soccombere. Per Berlusconi si trattava di un debutto a La7, nell’ambito di una serrata campagna mediatica che lo stesso Cavaliere sta sostenendo da alcune settimane. Nello studio di Otto e mezzo, il leader del centrodestra è apparso più combattivo del solito, considerando anche che molte delle sue ospitate precedenti erano avvenute in trasmissioni tv reputate a lui poco ostili.




4
gennaio

BERLUSCONI A STUDIO APERTO: “LA PAR CONDICIO E’ UNA TRUFFA”. STASERA MONTI OSPITE A OTTO E MEZZO

Silvio Berlusconi, Mario Monti

Altro giro, altra corsa. Silvio Berlusconi è tornato all’attacco in tv, e pochi minuti fa è apparso a Studio Aperto (e al Tg4) con un’intervista registrata nella quale ha parlato di politica ed elezioni. Il Cavaliere, in particolare, si è espresso con toni severi sulla norma della par condicio, che proprio in questi giorni è tornata al centro del dibattito.

La par condicio è una truffa che dà ai piccoli e anche piccolissimi partiti uno spazio sui media di gran lunga maggiore di quello che sarebbe logico“ ha affermato il Cavaliere, paventando come conseguenze di tale situazione la frammentazione del voto e l’ingovernabilità. L’ex premier ha poi parlato della possibilità di cambiare questa norma: “quando abbiamo cercato di farlo, i primi a mettersi di traverso sono stati Fini e Casini (…) quando torneremo al governo agiremo di conseguenza” ha aggiunto a Studio Aperto.

Parole, le  sue, che si prestano a molteplici interpretazioni, visto che di recente il Cav è stato accusato di sovraesposizione mediatica a causa delle sue ripetute ospitate tv. La stessa sorte è toccata al premier uscente Mario Monti, che con i suoi interventi ravvicinati a Unomattina ha messo in fibrillazione la Rai. Proprio ieri, infatti, il Presidente della Vigilanza Sergio Zavoli è intervenuto severamente sull’argomento, a margine dell’approvazione del regolamento sulla par condicio nel servizio pubblico.


16
novembre

ALDO BUSI A OTTO E MEZZO: ‘I CINQUE DEL PD MIA MAMMA LI AVREBBE DEFINITI SMORZAUCCELLO’

Aldo Busi

Incandescente, come e più di prima. La ‘scomunica’, a suo tempo, della Rai non ha nemmeno solleticato alcuna ipotesi di autocensura personale. E allora eccolo – mercoledì 14 novembre 2012 – gagliardamente irriverente nel salotto di Lilli Gruber a dire la sua sulla politica e sulla società, bastonando a destra e sinistra. E non è solo un modo di dire. E meno male che erano solo le Otto e mezzo.

Originale la teoria di Aldo Busi: colpevole in caso di mal governo non sarebbero tanto i politici incapaci o corrotti, ma il popolo bue (sic!) che, facendosi ammaliare da promesse stupide, ne ha decretato l’elezione. Per uscire dal teorichese…Berlusconi, secondo l’intellettuale, ha trattato l’Italia come un giochino ma ancor peggio sono i cittadini, che lo scrittore quantifica in 30 milioni, che gli hanno consegnato in mano la Res pubblica.

Il passaggio più divertente e la strigliata più forte la riserva però al Pd, dopo il confronto che Busi dice di aver seguito poco per sopraggiunta noia. Non riesce a trattenersi dal commento piccato sul passaggio più controverso del dibattito a cinque, quello legato alla scelta di un personaggio da inserire nel proprio Pantheon di sinistra; dichiarazioni troppo poco laiche, quelle dei candidati del centrosinistra che hanno destato già parecchia perplessità tra i commentatori. L’Aldo fustigatore del buon costume però ci mette del suo per dare il colpo di grazia:

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9
settembre

OTTO E MEZZO: MARIO MONTI HA DETTO SI

Lilli Gruber e Mario Monti

Ritorna lunedì alle 20.30 il contenitore d’informazione politica del preserale di La7 Otto e Mezzo, condotto da una Lilli Gruber pronta a riaprire i battenti per una stagione politica che si promette interessante e bollente. La Gruber rimane aggrappata alla sua creatura non sbilanciandosi sui progetti futuri che potrebbero investirla di qui a poco.

La formula di Otto e mezzo resterà invariata e la Gruber sarà ancora la padrona di casa del suo salottino: nessuna doppia conduzione e, soprattutto, tante idee e suggerimenti da una squadra autoriale vincente che vanta, fra gli altri, anche il fedele editore e giornalista Paolo Pagliaro. Come primi ospiti, lunedì si inizia con il direttore dell’Unità Claudio Sardo e Marco Travaglio, recentemente protagonista a Bersaglio Mobile di un dibattito poco gradito da Giuliano Ferrara, colpito da un malore pochi giorni fa. Si prosegue martedì con il ministro Elsa Fornero e mercoledì con Pierluigi Bersani. E Mario Monti?

“Lo abbiamo invitato e Otto e mezzo sarà la prima trasmissione a cui sarà presente” rivela a Il Messagero. Una grande soddisfazione, quindi, per la Gruber che la scorsa stagione è riuscita a irretire un sempre maggior numero di telespettatori arrivando al 6,24% di share, dato superiore alla media di rete, con circa un milione e 800 mila presenze sintonizzate su La7 nella fascia dell’access prime time. Riuscirà Otto e mezzo a confermare il suo successo?

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19
gennaio

MARIO MONTI OSPITE AD OTTO E MEZZO. AL PREMIER PIACE LA TV

Mario Monti

Marietto nostro sarà anche sobrio ed elegante, ma quanto gli piace andare in tv? Domani sera nuova performance televisiva per il Premier Monti, che sarà ospite in diretta a Otto e mezzo, in onda su La7. Il Presidente del Consiglio siederà nello studio di Lilli Gruber e per la prima volta parteciperà ad una trasmissione che non sia prodotta dal servizio pubblico Rai.

Nelle sue precedenti comparsate a favore di telecamera, lo abbiamo visto a Porta a Porta di Bruno Vespa, dove ha esposto le prime misure adottate dal suo governo. Poi, di recente, Monti si è recato nel salottino buono di Fabio Fazio, a Che tempo che fa. In quell’occasione, il pubblico ha assistito ad un’intervista surreale, priva di domande che si potessero definire tali.

Stavolta, invece, il tour televisivo del premier continuerà a Otto e mezzo, da Lilli Gruber. Nei mesi scorsi la conduttrice aveva ospitato il professor Monti quando ancora il Governo era presieduto da Berlusconi e l’Italia subiva le vessazioni delle agenzie di rating. Ora è cambiato qualcosa e il factotum di Palazzo Chigi è lui, superMario.





4
ottobre

SE PIPPO NON VA IN PENSIONE, CHE LA PENSIONE VADA DA PIPPO

Pippo Baudo

Da un paio di giorni rimugino su quello che ha detto Pippo Baudo dalla Gruber rispetto alla Dandini, alla sua situazione professionale e al suo rapporto con la Rai. Sono tante le cose che mi verrebbe voglia di dire ma ce n’è una che vince su tutte ed è il fatto che alla lamentela di Pippo nessuno ha opposto l’unica vera obiezione che andrebbe fatta e, cioè, che l’anchorman siciliano ha 75 anni e più di trent’anni di onorata carriera alle spalle e che, forse, è arrivato il momento di mettersi da parte.

E non lo dico a Pippo in quanto tale ma penso a tutti quelli che, ormai in pensione, dovrebbero lasciare il posto a chi viene dopo di loro. In Italia, allo stato attuale, sono a malapena arrivati da qualche parte i cinquantenni, figuriamoci quando arriveranno mai i quarantenni e, quando sarà il momento di chi, oggi, ha vent’anni o meno, le speranze di trovare un posto al sole sono praticamente pari a zero. Non ho niente contro Pippo Baudo, lo rispetto e rispetto il suo lavoro ma credo anche che abbia fatto il suo tempo e che sia arrivata l’ora in cui i network, invece di pensare ad un programma adatto a lui, comincino a pensare a come e dove trovare dei talenti che, nel tempo, facciano una carriera come quella di Pippo.

Baudo ha un contratto con la Rai fino ad agosto prossimo. Quanti possono vantare la stessa fortuna? Siamo tutti, come si dice a Roma, co na scarpa e na ciavatta, senza contratti sicuri, precari probabilmente a vita e costretti ad una concorrenza che, quando Pippo ha iniziato, nemmeno se la sognava. E io dovrei dispiacermi perché lui è un vulcano di idee ma non è messo nelle condizioni di realizzarle? Al limite posso avere empatia con lui ma senza la minima preoccupazione. Sapete quante persone conosco che sono un vulcano di idee e che consumano la suola delle scarpe in giro per produzioni nella speranza che qualcuno li stia almeno a sentire? Ne conosco troppi, è questo il problema. Non saranno tutti dei geni, d’accordo. E qualcuno probabilmente dovrebbe pensare ad un piano B per il futuro, ma molti sono persone in gamba a cui dovrebbe essere data una possibilità. Sono persone, e mi ci metto nel mazzo, che non avranno mai una pensione e che dovranno lavorare finché campano.


30
settembre

PIPPO BAUDO SHOW A OTTO E MEZZO: “CI VUOLE TV DI CLASSE. IL DIVANO DELLA DANDINI CHE FORMAT E’?”

Pippo Baudo, Otto e mezzo

Super Pippo è già tornato in tv, e sta benone. Alla faccia di chi lo dava mezzo stecchito dopo il malore che nei giorni scorsi lo aveva costretto ad un breve ricovero in ospedale. Il decano dei conduttori televisivi è stato ospite della puntata di Otto e mezzo in onda questa sera, nel corso della quale ha parlato di piccolo schermo e politica, di programmi e progetti che ha in mente di realizzare. Già, perché Pippo Baudo è un vulcano di idee nonostante negli ultimi tempi la Rai non lo abbia coinvolto in nuove produzioni. Questa decisione di Viale Mazzini ha lasciato amareggiato il conduttore, il quale su La7 ha confermato quello che - a riguardo – aveva già spiegato Fiorello:

Ci sono rimasto male perché si è chiuso un sipario immotivatamente. Eppure io mi sento in grado di produrre, di fare spettacolo di qualità superiore. Ho molte idee in testa, molti format, molte iniziative che potrebbero unire varietà, intrattenimento e informazione. Noi artisti siamo iper sensibili, abbiamo facilmente nostalgia del pubblico, delle telecamere”

Ha affermato l’anchorman durante la trasmissione della rete terzopolista. A 75 anni compiuti, il Pippone nazionale si sente pronto ad offrire la sua professionalità alla tv pubblica, con nuovi progetti. Incalzato dalla giornalista Lilli Gruber, Baudo ha parlato anche dell’attuale situazione politica, auspicando la formazione di un “governo di salute pubblica guidato da un grande tecnico che possa assicurare una giusta equità“. E Berlusconi? “Un geniale direttore d’azienda” ha commentato Pippo, rammentando i rampanti esordi della tv commerciale del Biscione.

Il discorso si è poi spostato su una certa deriva culturale che sembrerebbe infestare il mondo dello spettacolo. E così, in riferimento alla possibilità di utilizzare una prestazione sessuale come come chiave per il successo televisivo, Baudo ha incolpato la stessa televisione di offrire modelli sbagliati, che illudono e “usano” molte ragazze.

Le ragazze credono che per avere successo nella vita bisogna sculettare. Così partono, lasciano le famiglie, vengono sfruttate, partecipano ad accademie private che spillano i soldi. Entrano in un vortice pericoloso e va a finire che si è devastata una famiglia, una persona. Una volta era difficilissimo entrare in televisione, non diamo aperture a tutti quanti, se no diventa il mestiere più facile. Il mestiere più facile del mondo era un altro, purtroppo oggi è frequentato da molte” ha bacchettato il conduttore.


10
settembre

LILLI GRUBER TORNA CON OTTO E MEZZO: SONO IL CANE DA GUARDIA DEI CITTADINI E NON IL BARBONCINO DEI POLITICI.

Lilli Gruber

Un’altra capace di intercettare il vento del cambiamento è stata senza alcun dubbio Lilli Gruber, l’ex testa rossa del Tg1 e oggi volto di punta di La7, pronta a ripartire con la quarta personale edizione di Otto e Mezzo, in onda dal lunedì al venerdì alle 20.30, subito dopo il tg di Mentana. E, visti anche i risultati della passata stagione, non è spaventata dall’idea di doversela vedere con gli access prime time delle ammiraglie, da sempre molto seguiti.

Ma quella di Otto e Mezzo, come precisa la stessa Gruber in un’intervista per Il Tempo, è tutta un’altra missione rispetto a quella dei “rivali”:

“Si avverte il bisogno sempre più urgente di creare una nuova classe dirigente in entrambi gli schieramenti politici. Noi di Otto e Mezzo cercheremo di dare il nostro contributo, continuando ad avere ospiti che abbiano qualcosa da dire e, quando sarà possibile, dando spazio ai nuovi volti della politica – A cominciare da domani sera con Giuliano AmatoPerchè è un pò che non si fa vedere, perchè si è parlato di lui come presidente del Consiglio di un eventuale governo di transizione e perchè è stato lui il primo, ormai un bel pò di tempo fa, a proporre una patrimoniale ed è stato sbeffeggiato. Oggi da tutto il mondo ci chiedono di fare una patrimoniale”.

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