Dalle folle dei suoi concertoni agli spazi sconfinati del deserto di Atacama, Cile. E poi avanti ancora, fino a Buenos Aires. Il casino prima, la quiete ora. “Questo si chiama contrasto“. Jovanotti si guarda attorno, sgrana gli occhi quasi incredulo: anche la solitudine è una conquista. Non voglio cambiare pianeta, il docu-trip da lui realizzato e affidato a RaiPlay, è il racconto in soggettiva di un’avventura su due ruote fatta di paesaggi suggestivi e lontani, di radi incontri, ma soprattutto di pensieri e di suggestioni affidate all’occhio di una telecamerina.
Non voglio cambiare pianeta
Non voglio cambiare pianeta, Jovanotti su Raiplay: «Sarà un tutorial della Fase 2. Io a Sanremo 2021? E’ presto, vedremo»
“Sarà una sorta di tutorial della ‘Fase 2′. Perché vedrete uno che viaggia ma mantiene una distanza di sicurezza“. Jovanotti sdrammatizza. Sorridendo, improvvisa un paragone tra la stringente attualità ed il suo viaggio da Santiago del Cile a Buenos Aires. Audace, forse, ma d’effetto. Collegato da casa propria, ma immerso idealmente in quegli sterminati spazi da lui visitati, stamane il cantante ha presentato alla stampa “Non voglio cambiare pianeta“, il docutrip da lui stesso realizzato in solitaria – e in bicicletta – a inizio anno, che sarà disponibile su RaiPlay dal 24 aprile.