Morte



8
settembre

E’ MORTO MIKE BONGIORNO

Mike Bongiorno morto

E’ morto Mike Bongiorno

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26
giugno

MUORE MICHAEL JACKSON, IL RE DEL POP, IL RE DEGLI ECCESSI

Michael Jackson

Michael Jackson è morto all’età di 50 anni, stroncato da un arresto cardico a Los Angeles, nella sua abitazione di Holmby Hills.

Mentre vi scriviamo la folla radunata all’esterno dell’UCLA Hospital cresce a vista d’occhio, e gli elicotteri delle reti televisive americane mandano in diretta le immagini di una tragedia del tutto inaspettata. Michael Jackson stava per tornare, con una serie di concerti, in un tour chiamato “This is It“, che avrebbe segnato l’addio alla musica dell’artista e sarebbe stato un vero e proprio ringraziamento a tutti i suoi fedelissimi fan. Era sotto controllo medico, continuano a ripetere i network all-news che convulsamente danno aggiornamenti sulla vicenda. La sua “ultima chiamata sul palco“, come lo stesso Michael l’aveva definita, non avrà mai una risposta.

Oggi il mondo non ha perso soltanto un cantante. La sua voce, la sua storia di bambino prodigio dall’infanzia difficile, la sua carriera, i suoi record, l’amore della gente per il mito che era diventato, hanno reso Michael Jackson una vera e propria icona dei nostri tempi. E stanotte l’icona diventa leggenda, come un re che prematuramente da l’addio al suo popolo. Se ne è andato da innocente, scagionato da quelle accuse che hanno infangato il suo nome; se ne è andato sorridente, dopo un’ultima conferenza stampa in cui aveva voluto parlare alla gente per confermare un ritorno in cui credevano ormai in pochi; se ne è andato inaspettatamente, facendo notizia come sempre aveva saputo fare nella sua vita.

E allora addio al Re del Pop, al re di quel mondo in cui l’arte si fa vicina alla gente, si fa colore e materia, si rende viva per tutti, accessibile e tangibile, si fa plastica, aria, si eleva ad uno status in cui non esistono distinzioni di alcun genere. Addio all’uomo che ha venduto più dischi nella storia della musica, addio ad un personaggio fuori dalla norma, ad una vita di contraddizioni, in cui cambiando colore della pelle si può cantare che “non ha importanza se si è bianchi o neri”, perchè quello proprio non conta. Addio al suo enorme carisma, alle interviste-evento, agli indimenticabili video che hanno fatto la storia non soltanto della musica, ma anche del piccolo schermo. Addio alla sua vita, complicata, giudicata, così esposta eppure così misteriosa. Come tanti altri miti prima di lui, Michael se ne va giovane, restando leggenda per sempre.

Dopo il salto un video e una biografia di Michael Jackson:


25
giugno

ADDIO FARRAH FAWCETT, ICONA POP ED INDIMENTICATO ANGELO BIONDO DELLA TV

Farrah Fawcett @ Davide Maggio .it

Se ne è andata poco dopo l’annuncio, da parte di Ryan O’Neall, il suo compagno, di un matrimonio da celebrarsi appena lei avesse avuto la forza di pronunciare il fatidico si. Stiamo parlando dell’angelo biondo Farrah Fawcett, che per il pubblico di tutto il mondo è rimasta nell’immaginario collettivo come la più popolare delle tre Charlie’s Angels.

Autentica icona pop, il cui mito è andato oltre la generazione di chi ha potuto apprezzarla all’apice del suo successo televisivo, Farrah Fawcett si è spenta oggi, a 62 anni, nella clinica di Los Angeles in cui era ricoverata per continuare la battaglia contro quel cancro di cui non ha mai fatto mistero, e dal quale era stata colpita nel 2006. Ha vissuto la malattia con dignità, l’angelo di Charlie, facendo anche discutere per la sua scelta di vivere parte delle cure sotto l’occhio impietoso delle telecamere, il cui scopo era quello di mostrare, in un documentario, la lotta per la sopravvivenza contro un male che troppe volte colpisce e vince. Da quando aveva incontrato la malattia, l’attrice si era dedicata ad attività di supporto e promozione della ricerca scientifica.

Farrah Fawcett è nata nel 1947. Dopo aver posato come modella per alcune pubblicità incontra la popolarità con il serial Charlie’s Angels, prodotto da un vero e proprio genio dei telefilm, Aaron Spelling, in cui interpreta Jill Munroe, l’angelo sportivo. Il suo volto è da sempre associato a questo show, che la rese famosa, e che grazie alla sua interpretazione, e a quella delle sue colleghe, Jaclyn Smith e Kate Jackson, entrò nel cuore di milioni di spettatori in tutto il mondo. Dopo aver lasciato il piccolo schermo prova la carriera cinematografica, tentativo che non si realizzerà mai veramente e che la vedrà impegnata in pochi film di successo, fra i quali Saturn III (1980), Oltre ogni Limite (1986), L’apostolo (1997) e Il Dottor T e le donne (2000).

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22
marzo

E’ MORTA JADE GOODY, UNA VITA SOTTO L’OCCHIO DEI SUOI TRE GRANDI FRATELLI (VIDEO DEL CONFESSIONALE)

Jade Goody @ Davide Maggio .it

Jade Goody è esistita perchè la televisione, perchè il reality esiste. E’ nata, mediaticamente parlando, sotto l’occhio attento del Grande Fratello, ed è morta così come si è fatta conoscere, con la luce dei riflettori puntati su quel viso tanto particolare da rimanere impresso.

Era diventata popolare in Inghilterra per l’irriverenza dimostrata nella casa più spiata del tubo catodico. La definirono “ignorante” e ”rozza” ma lei su queste definizioni ci marciò convinta, fino a diventare un vero e proprio personaggio dello show-business senza arte nè parte, nient’altro che il suo caratteraccio. E il pubblico fu dalla sua, dimostrandole tutto il suo appoggio nel televotarla come terza classificata e regalandole un podio insperato.

Nel gennaio 2007 la fama di Jade crebbe e sconfinò. Non solo Regno Unito, non solo Europa, il mondo intero venne a sapere della sua esistenza attraverso un episodio che l’ha consacrata come la “cattiva dei reality“: partecipa insieme alla madre al “Celebrity Big Brother” e viene espulsa per aver rivolto insulti razzisti alla star di Bollywood Shilpa Shetty. Le pubbliche richieste di perdono non bastarono, e l’immagine di Jade si sporcò ancora una volta di una macchia che le aveva impresso quella stessa tv in cui era nata.


19
febbraio

ADDIO A ORESTE LIONELLO, RE DEL BAGAGLINO. ECCO I RICORDI DEI COLLEGHI, IN ATTESA DEL TRIBUTO, QUESTA SERA, SUL PALCO DELL’ARISTON

Oreste Lionello @ Davidemaggio.it

Oreste Lionello è morto a Roma dopo una lunga malattia. L’attore era nato il 18 aprile 1927 a Rodi, in Grecia. Aveva 81 anni. 

La camera ardente per rendere l’ultimo omaggio al famoso attore, sarà ospitata da oggi in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca: sarà aperta dalle ore 21 alle 23 di oggi e per tutta la giornata di domani, dalle 9 alle 23. La cerimonia funebre, invece, si svolgerà sabato 21 febbraio, alle ore 13, presso la Basilica di Santa Maria d’Ara Coeli in Campidoglio. Oreste Lionello sarà tumulato nel Cimitero Monumentale del Verano – si legge in una nota del Comune di Roma- “quale riconoscimento alla sua importante figura di artista poliedrico che tanto ha saputo dare alla nostra città, soprattutto con la sua attività al Teatro Bagaglino, e all’Italia intera”.

Lionello può, a ragione, essere considerato il re indiscusso della compagnia teatrale del Bagaglino. Fondata a metà degli anni sessanta, è stata protagonista di numerosi spettacoli e film per la televisione. Proprio tra poco più di un mese la compagnia doveva tornare in onda su Canale5 con un nuovo show in prima serata, slittato rispetto alla consueta collocazione invernale di gennaio/febbraio. E Lionello sarebbe stato uno dei protagonisti assoluti.

Dopo il salto la carriera dell’artista e alcuni ricordi dei colleghi:





21
luglio

LUCIGNOLO, BELLA VITA?!?

Lucignolo 2006 @ Davide Maggio .it

Da poche ore sono tornato alla “base”.

Durante il viaggio, però, mentre ascoltavo Malo di Bebe (insomma…la canzone del nino que duerme ) si è illuminata una lampadina.

Lucignolo! Avrei parlato di Lucignolo, in un post!

E, Vi sono sincero, non avevo deciso di parlarne propriamente bene.

Se, da una parte, è innegabile che Lucignolo soddisfi quella curiosità che il telespettatore medio nutre per lo starsystem e per tutte le stranezze e gli eccessi che animano il mondo dello spettacolo, dall’altra, è altrettanto innegabile che lo fa proponendo dei servizi che, rimanendo a stento nei limiti del “consentito”, accendono nei telespettatori dei desideri e delle voglie che molto spesso non possono trovare, rispettivamente, realizzazione e appagamento.

Se si riuscisse a rimanere consapevoli e coscienti che la “Bella Vita” descritta nel settimanale di approfondimento di Studio Aperto non fosse la realtà ma una sorta di collage delle stranezze e delle stravaganze che a tutti, qualche volta, può capitar di fare…beh… il problema non si porrebbe.  

Ma, purtroppo, molto spesso, così non è. Nasce quella irrefrenabile bramosia di poter vivere ciò che stai guardando, di poterTi abbandonare a quel mix di eccessi, trasgressione e libidine capace di liberarti dai freni inibitori e far vivere anche a Te la Bella Vita. Ma in un lampo, Ti risvegli dalle Tue elucubrazioni mentali e Ti accorgi di essere seduto in poltrona a guardare e a fantasticare su qualcosa di difficilemente raggiungibile. E l’insoddisfazione prende il posto di quel coctail micidiale di divertimento.

E’ a questo punto che vorresti cambiar canale…

Ma Lucignolo è assimilabile a una droga…sai che ti fa male ma continui a vederlo perche’ non riesci a farne a meno.

D’altronde Lucignolo è diavolo tentatore! Un titolo che trovo divinamente perfetto!

Il mio post si sarebbe fermato qui. Questi sono i pensieri che si sono agitati nella mia testa mentre viaggiavo.

Torno a casa, apro il pc e prima di iniziare a scrivere controllo le ultime notizie. Tra le altre, trovo quest’ANSA :

TROVATO MORTO REGISTA DI LUCIGNOLO

In una camera d’albergo nelle Marche, nessun segno violenza

(ANSA) -ASCOLI,21 LUG- Sergio Semino, 35 anni, produttore e regista della trasmissione di Italia 1, ‘Lucignolo’, e’ stato trovato morto in un albergo di Grottammare. Sul corpo non sarebbero stati trovati segni di violenza, e la stanza in cui e’ stato trovato il cadavere, e dove Semino alloggiava, era in ordine. A dare l’allarme sono stati alcuni colleghi del regista, che con una troupe di Mediaset stava girando nell’ascolano alcune puntate della trasmissione ‘Lucignolo Bella vita’.

Sono rimasto senza parole…


21
giugno

MOANA POZZI, IL MISTERO S’INFITTISCE!

La notizia bomba è di questi giorni : Moana avrebbe ottenuto un finanziamento di 2 miliardi di lire dall’Istituto Fondiario di Roma.

Il particolare scottante?!? Sarebbe stato richiesto ben 9 mesi dopo la sua morte.

Ci si chiede, dunque, come mai sia stato richiesto questo mutuo a distanza di nove mesi dalla scomparsa e soprattutto perchè a richiederlo (firmando tutte le documentazioni necessarie) non siano stati gli eredi ma la stessa Moana insieme ad altre persone.

L’ennesimo tassello, questo, che si aggiunge alla tantissime, contrastatissime, falsissime, variegatissime ipotesi che hanno accompagnato la morte (presunta?!?) della star del porno italiano per eccellenza.

Un giallo che non ha ancora trovato soluzione e che, finalmente, s’avvia ad approdare in Tribunale per la seconda volta dopo una precedente inchiesta che aveva lasciato irrisolti tutti i dubbi che avevano fatto scattare l’inchiesta.

Il tutto è partito da Brunetto Fantauzzi (motore e, al tempo stesso, ricercatore della verità), direttore responsabile delle pubblicazioni della Pozzi e autore del libro cult sulla scoparsa di Moana contenente rivelazioni sensazionali –> Moana : la spia nel letto del potere. Fantauzzi ha, infatti, presentato, a dieci anni dalla scoparsa della pornodiva, un esposto alla Procura della Repubblica di Roma per chiarire chiarire i dubbi sulla morte della stessa e per fornire ulteriori informazioni.
Fantauzzi dichiara: “Dopo dieci anni nessuno ha chiarito in modo definitivo, o almeno parzialmente, i troppi dubbi sulla morte certa di Moana Pozzi.
Nessuna prova sulla permanenza nell’ospedale di Lione e troppi dubbi sul giallo delle “ceneri” per non parlare del certificato giunto al Comune di Roma solo dopo 6 mesi”.

Ma quali sono tutti questi dubbi e questi sospetti che si agitano intorno alla morte della pornostar più famosa di tutti i tempi?!?

Ho cercato di ricostruire i punti salienti della vicenda (prezioso è stato il sito di Brunetto Fantauzzi).

Partiamo dalla NOTIZIA UFFICIALE DIRAMATA DAI GENITORI 3 GIORNI DOPO LA MORTE :

Moana è morta il 15 Settembre 1994 a Lione per un tumore fulminante al fegato.

Moana avrebbe contratto un virus (epatite) 5 mesi prima, durante un viaggio in India, che sarebbe degenerato in tumore al fegato. Si sarebbe sottoposta alle cure del centro ospedaliero Herriot, specializzato per il trattamento di malattie epatiche, a Lione, dove si sostiene che si sia spenta.

Avrebbe chiesto di essere cremata.

Procederò per punti, per non tediarVi, nel riportare i principali sospetti.

1. MORTE o VITA NUOVA?

  • C’e’ chi sospetta che la diva abbia deciso, ancora giovane e molto ricca, di tagliare i ponti col mondo del porno e cambiare completamente vita inscenando una finta morte. A tal proposito c’è chi parla, infatti, di scomparsa e non di morte.

Moana era diventata una macchina per fare soldi, una pedina importante in un florido mercato di corpi e non potendo liberarsi da quel maledetto gioco ha dovuto architettare la sceneggiata della morte. II suo era ed é un mondo di ricatti, una gabbia da cui è difficilissimo uscire. E per questo, avrebbe inscenato la scomparsa.

A conferma di questa tesi ci sarebbe :

a) L’inspiegabile attesa di 48 ore da parte dei genitori prima di diramare il comunicato ufficiale (come per darle il tempo di sparire nel nulla)

b) L’annuncio della cremazione già effettuata diramato unitamente alla notizia della morte della pornostar (una cremazione-lampo quasi a rendere impossibile qualsiasi riconoscimento)

c) L’assenza del suo nome da qualsiasi registro ospedaliero

d) Il fatto che solo alla madre è stata visibile la salma

e) Le dichiarazioni di un fotografo romano : “Moana Pozzi doveva morire per entrare in un nuovo personaggio. Nuovo nome e nuova identità per fare la seria attrice. Me lo diceva sempre. E l’ultima volta me lo ha detto al Bar della Pace, dove si recava spesso. Lei, quindi, doveva sparire come regina del Porno per poi tornare come attrice seria. Purtroppo le cose non sono andata come voleva e quindi é ancora nascosta”.
II fotografo ci dice ancora che “l’attrice non poteva chiedere nel testamento, essendo ella stessa cattolica, di farsi cremare e gettare le ceneri in mare. Addirittura una volta mi rimproverò di blasfemità per averle chiesto di farsi fotografare mentre prendeva la comunione”.

f) Le dichiarazioni di un assistente di una clinica di chirurgia estetica in svizzera rilasciate a Brunetto Fantauzzi. Avrebbe confidato di aver visto verso la fine di agosto la pornostar entrare un giorno nella clinica nella quale lui é assistente nel settore di chirurgia estetica. II giorno successivo sono stati rinviati gli “interventi” programmati, ma il “capo” c’era ugualmente. (Avrebbe cambiato identità)

g) Le dichiarazioni di una presentatrice di una TV privata che ha lavorato spesso con lei. F.F. avrebbe detto a Fantauzzi che Moana é scomparsa perché era stanca e l’aver incassato fior di quattrini con il lavoro e soprattutto con le CHAT LINE le permetterebbe di vivere in eterno in qualsiasi paradiso terrestre, dove lei sognava di recarsi.
La scelta di Moana di sparire nasce prima di tutto da un esasperato narcisismo, dal bisogno di acquistare sicurezza attraverso il potere della propria femminilità e da grovigli psicologici nati da un’infanzia e da una adolescenza problematiche, in mancanza di una solidità familiare”.
Chi la descrive come una donna felice del suo ruolo, sbaglia o mente perché negli ultimi tempi, Moana, dilaniata dal desiderio di una nuova rispettabilità e dall’impossibilità di raggiungerla, nel quadro più ampio del conflitto tra il bene e il male, era vittima di un vero e proprio sdoppiamento di personalità, di una nevrosi, insomma, é stata la causa scatenante del suo male o della sua scomparsa volontaria.
Moana ha tentato disperatamente una riabilitazione sociale e morale che purtroppo le é stata impedita, in vita e anche dopo la sua morte”. Era riuscita però a dare di sé una immagine bella e pulita, ma non la riabilitazione.
Nella sua ultima apparizione televisiva, II Quizzone condotto da Jerry Scotti, andato in onda nei primi giorni di settembre ma registrato il dodici luglio, Moana, contrariamente a quanto si dice, era quella di sempre fisicamente e tentava in ogni modo la riabilitazione.
Moana é stata un sogno della società italiana. Non nel senso di una realtà desiderata, ma nel senso di qualcosa di profondo che affiora involontariamente e con cui si devono fare i conti. Di questo tipo di sogno, che può essere scomodo come una smania buia che agita in sé commenti allarmanti, ma l’apparizione di Moana ha l’aspetto trasgressivo, sacrilego, mitologico di un intellettuale del porno. Non solo e non tanto per la diffusione della sua immagine mediatrice, quanto piuttosto per le implicanze emotive ampiamente condivise, tali cioè da acquisire un preciso rilievo culturale.
E così é scomparsa, inscenando la morte. In questo modo ha lasciato il dubbio a tutti. Un dubbio che, man mano, é diventato mito.

Di tutt’altro avviso

a) alcune colleghe che avevano notato i gravi problemi di salute di Moana che doveva ricorrere a delle controfigure per le scene più hot.

L’OMBRA DI UN FIGLIO

Simone Pozzi, all’anagrafe figlio di Alfredo Pozzi e Giovannina Alloisio – genitori di Moana -, sempre considerato, dunque, fratello dell’attrice, avrebbe asserito di esserne il figlio dicendo : “Si, Moana era la mia mamma”. Simone sarebbe stato concepito con un giovane di Anguillara quando la Pozzi era ancora minorenne.

Il desiderio di cambiar pagina potrebbe essere, dunque, anche legato a questa vicenda.

Figlio o fratello che sia(per la verità c’è chi dice anche che sia figlio della sorella Baby Pozzi), Simone ha pubblicato un libro con rivelazioni recentissime (in foto, la copertina)

2. TUMORE AL FEGATO O AIDS?

  • Nel mondo dello spettacolo si sospetta che il virus contratto da Moana Pozzi fosse il virus dell’HIV (AIDS) essendo difficile che un epatite si trasformi in tumore al fegato nel giro di cinque mesi. 

A confermare questa teoria ci sono :

a) Le dichiarazioni dell’immunologo Ferdinando Aiuti che, in merito alla vicenda, dichiara : “Un cancro al fegato in un soggetto giovane è generalmente causato da un’epatite B o C cronicizzata, contratta dai 5 ai 20 anni prima” – Aiuti continua - “Nei primi anni – spiega – il soggetto non se ne accorge. In Italia ci sono circa un milione di portatori del virus dell’epatite B. Le vie di trasmissione sono il sangue e i rapporti sessuali”.

A contrastare questa tesi ci sono :

a) Riccardo Schicchi , manager storico di Moana, che esclude categoricamente l’infezione da virus HIV. Dichiara : “L’AIDS è una grande bugia : Moana è morta di cancro. Di AIDS abbiamo parlato tantissimo, a lungo, prima di sapere cosa stava accadendo nel Suo meraviglioso corpo. Ora siamo davvero certi che con lei non c’entra nulla”.

b) Gli Oncologi che affermano che ciò che ha avuto Moana è il “copione” di ogni cancro al fegato : nessun dolore ma solo qualche piccolo fastidio e poi la morte nel giro di 3,4 o 5 settimane.

3. MORTE O ASSASSINIO (gli AMANTI PERICOLOSI e MOANA SPIA del KGB)?

  • Uno dei punti piò oscuri (e tristi) del Giallo sulla morta di Moana Pozzi è legato alle “amicizie” importanti della pornostar e al Suo probabile  arruolamento come spia del KGB che avrebbe messo in pericolo le “amicizie” importanti della diva del porno. Si parla di un diario segreto dell’attrice contenente i nomi di tutti suoi amanti più famosi tra i quali spiccherebbero un paio di Presidenti del Consiglio, ministri e cardinali, un grande capitano d’industrie e un segretario di Stato americano.

E’ nel già citato testo di Fantauzzi che si sostiene che la pornostar era una spia al servizio del Kgb. “Operazione Moana” era il nome in codice di un’operazione di destabilizzazione contro il capo del governo italiano Bettino Craxi.

Non solo! Moana risulta ancora, a 12 anni dalla sua “presunta ” morte, socia della “Anlivered Corporation Limited”, società specializzata nel commercio legale di scorie. Fantauzzi al settimanale News ha raccontato che “ancora oggi la Digos non si spiega come mai per due, forse tre, volte nell’aereo per New York su cui volava la pornostar, furono trovate valigette con l’uranio”.

Ancora! “Moana aveva relazioni con politici di tutti i partiti, con ambasciatori, ufficiali e perfino alti prelati. Un prelato la propose per il processo di beatificazione. Da questi personaggi traeva informazioni che passava ai servizi segreti dell’Est”.

La vita di Moana poteva essere, dunque, in pericolo!

A confermare tutto ciò ci sono :

a) Le dichiarazioni di uno scrittore italo-americano (che conosceva molto bene Moana avendola incontrata per scrivere un libro su di Lei) al quale la Pozzi avrebbe dichiarato di temere per la Sua vita. Jon Lucano Binni, questo il nome dello scrittore, avrebbe confidenzialmente informato Brunello Fantauzzi che “Quando la incontrai, l’ultima volta a marzo, per chiarire un equivoco sorto tra noi, mi confessò di temere per la sua vita. Moana l’avevo persa di vista dalla pubblicazione del nostro libro, per un’incomprensione. Poi, a marzo, lei mi chiamò per chiarire e per fare un altro libro che cominciava proprio con l’intervista che riproduco all’inizio del volume. Tra le tante cose mi parlò di temere per la sua vita perché nel passato aveva assistito alla consegna di una valigia piena di soldi tra un grosso politico (del quale era amante) ed un cardinale. Nel primo libro già parlava dell’incontro, ma non di questa circostanza che nel passato non aveva senso. Adesso, invece, in pieno tangentopoli una sua “confessione” poteva compromettere grossi personaggi. Ed allora lei temeva che…”

 

In attesa dell’esito di questa seconda inchiesta, concluderei riportando alcune parole di Fantauzzi : 

E’ il desiderio di ogni Mito, si dirá. Resta da vedere se una ragazza di 33 anni piena di vita desiderasse divenire, dopo una così tragica fine, un Mito da divorare in cassetta o su carta. Che importa? Moana é morta, dicono i familiari, Moana é viva, dicono i detrattori. Moana fa comunque, ancora notizia. Dunque é condannata a vivere per sempre nella breve, miserabile eternità dell’informazione”.

[Credits : - Alcuni brani di questo post sono stati tratti da fantauzzicom.com e sono stati riportati in corsivo - Per l'Operazione Moana le informazioni sono state tratte dal Diario di Rocco Biondi. Altre informazioni utili sono state reperite da Dagospia e IlVelino]