Minori



11
gennaio

Pomeriggio Cinque, il Comitato media e minori: «Scene che sviliscono la donna, valore diseducativo»

Pomeriggio Cinque

Pomeriggio Cinque ha trasmesso “scene che sviliscono la figura femminile” e che “perciò hanno valore diseducativo“. Lo ha stabilito il Comitato d’applicazione del Codice media e minori nella seduta del 16 dicembre scorso. A darne notizia è stato il Tg5, che ieri nell’edizione delle 13 ha riportato la denuncia dell’autorità in merito alle puntate trasmesse il 15 e 18 ottobre scorso




15
ottobre

DM LIVE24: 15 OTTOBRE 2011. KALISPERA TORNA IL 7 DICEMBRE, NUOVO PROGRAMMA PER LA MONA SATELLITARE A MARZO 2012, +4% PER LA LOTTERIA ITALIA

Diario della Televisione Italiana del 15 Ottobre 2011

>>> Dal Diario di ieri…

  • Tv e minori: respinto il ricorso Mediaset

Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso di Mediaset presentato per annullare la delibera Agcom con la quale la società veniva condannata a una sanzione di 50mila euro per una serie di servizi di Studio aperto risalenti al 2004-2005. Secondo la sentenza, i servizi (tra questi, alcuni dedicati al delitto di Cogne) erano stati caratterizzati dall’uso di una terminologia particolarmente forte e impressionante, non strettamente funzionale alla comprensione delle notizie ed erano stati accompagnati dalle immagini delle vittime senza segnalazione di dissuasione alla visione da parte dei minori. Agcom aveva sanzionato Mediaset a seguito di una delibera del Comitato Tv e minori.

  • Il 7 dicembre torna Kalispera

lauretta ha scritto alle 09:44

All’Alfonso Signorini Show, il presentatore dopo aver annunciato il ritorno di Kalispera per il 7 dicembre, chiede alla Ventura, ospite in studio che progetti ha dopo X Factor. Lei un po’ vaga: sto preparando un programma nuovo. Sicuramente non sarà un progaramma clone, andrà in onda a marzo 2012 e poi un altro che però andrà in onda in seconda serata”. E Signorini: “Beh, certo mica ti chiami Barbara D’Urso o Antonella Clerici”.

  • Il Signor Fiorillo torna a Forum

mats ha scritto alle 12:45

Tra il pubblico di Forum è tornato il signor Fiorillo, uno degli opinionisti di punta delle edizioni di Paola Perego!

  • +4% per la Lotteria Italia

pippo ha scritto alle 15:40


24
gennaio

STOP AI PORNO IN (PAY) TV IN FASCIA PROTETTA: AL VAGLIO IL DECRETO LEGISLATIVO CHE ESTENDE IL DIVIETO A TUTTE LE PIATTAFORME

Stop ai film vietati ai minori di 18 anni e ai programmi per soli adulti tra le 7 e le 23 su tutte le piattaforme televisive. E’ questo, in estrema sintesi, quello che prevede l’articolo 9 sulla tutela dei minori, contenuto nel decreto legislativo sull’esercizio delle attività legisative promosso dal viceministro delle Comunicazioni Paolo Romani, attualmente al vaglio del Parlamento. L’approvazione della norma, che non è una novità, in quanto già in vigore per le tv generaliste, darebbe non pochi problemi alle tv a pagamento, satellitari e non, che sull’offerta porno hanno costruito veri e propri business.

Sky, infatti, registra introiti di circa 45 milioni grazie ai film hard, mentre per Conto Tv, emittente di Marco Crispino, il porno è uno dei prodotti core. Non solo porno, comunque, nel decreto Romani: rientrano, infatti, anche tutti i film e i programmi vietati ai minori di 14 anni. Una norma che sta facendo discutere, visto l’eventuale impatto sui bilanci delle emittenti coinvolte, e che raccoglie sorprendentemente il parere contrario dell’Adoc (Associazione per la difesa ed orientamento dei consumatoi) che considera “eccessivamente penalizzante la regola per le tv a pagamento in quanto rappresenta una forte limitazione alla loro attivita’, visto che la maggior parte dei film d’autore e di qualita’ sono vietati ai minori di 14 e 18 anni”.

Di fatto la promulgazione della norma potrebbe non cambiare nulla. Spunta, infatti, già il modo per aggirarla: a permettere a Sky e company di trasmettere i film vietati potrebbe esserci l’uso automatico del “parental control”,  una specie di filtro, ad oggi già esistente per i programmi a bollino rosso. Non è  detto che però il decreto escluda questa opzione. Non ci resta, allora, che attendere le decisioni del Parlamento per capire quali saranno le sorti del porno in (pay)tv.