Matteo Renzi



2
giugno

RAI: 11 GIUGNO SCIOPERO E MANIFESTAZIONE CONTRO I TAGLI. PER M5S E FI “SCIOPERO GIUSTIFICATO”, PER RENZI “UMILIANTE”

Rai - Viale Mazzini

Rai - Viale Mazzini

I dipendenti Rai scendono in piazza contro il taglio di 150 milioni di euro imposto dal decreto IRPEF del governo, che mostrerebbe “evidenti profili di incostituzionalità“. Lo sciopero e la manifestazione, previsti per il prossimo 11 Giugno, saranno illustrati martedì prossimo in conferenza stampa dai leader di CGL, CISL e UIL Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Per ora si ipotizza una forte riduzione dell’informazione e il blocco delle trasmissioni in diretta, proprio alla vigilia della partenza dei mondiali di calcio, prevista per il 12 Giugno.

Sciopero Rai: le motivazioni

Secondo una nota diffusa dai sindacati: “I tagli imposti non colpirebbero gli sprechi, per la riduzione dei quali siamo disponibili al confronto, ma i posti di lavoro, creando le condizioni per lo smantellamento delle sedi regionali e per la svendita di RaiWay alla vigilia del 2016, data in cui dovrà essere rinnovata la concessione per il servizio pubblico, lasciando intravedere inquietanti ritorni a un passato fatto di conflitti di interessi e invasione di campo dei partiti e dei Governi“.”Indicare in Raiway e nelle sedi regionali – si legge ancora - i luoghi verso cui operare vendite o riduzioni significa infatti far morire la Rai e compromettere seriamente il rinnovo della concessione per il servizio pubblico. L’affermazione condivisibile secondo cui ‘anche la Rai deve contribuire al risanamento del Paese‘, nasconde un’operazione poco trasparente che rischia di mettere in ginocchio il servizio pubblico e la tenuta occupazionale della più grande azienda culturale del Paese, che non deve essere usata per fare cassa“.

Sciopero Rai: il dibattito politico




22
maggio

BERLUSCONI: NESSUN PATTO CON RENZI PER SVENDERE RAIWAY. DOMANI QUERELO QUESTO BUFFONE (FICO)

Silvio Berlusconi

Un patto con Matteo Renzi per la svendita di RaiWay? “Non è assolutamente vero”. Silvio Berlusconi smentisce l’accusa lanciata ieri dal Presidente della Vigilanza Rai Roberto Fico, e annuncia querela contro di lui. In un comizio elettorale, l’esponente del Movimento Cinque Stelle aveva riferito di un accordo segreto tra il leader di Forza Italia ed il premier per la svendita di RaiWay, la società che possiede i ripetitori e le antenne del servizio pubblico, al gruppo Mediaset. Secondo quanto affermato dallo stesso Fico, il patto sarebbe avvenuto lo scorso gennaio nel tanto discusso incontro tenutosi alla sede Pd del Nazareno.

La circostanza, che svelerebbe uno scenario inedito, è stata però negata in modo categorico da Silvio Berlusconi. Ieri sera, durante il suo intervento a Porta a Porta in vista delle ormai prossime elezioni europee, il leader di Forza Italia ha risposto ad una domanda specifica sull’argomento. “Non è assolutamente vero, non ho fatto nessun accordo con Renzi per la svendita di Rai Way” ha detto l’ex Cavaliere a Bruno Vespa, annunciando un’azione legale contro il Presidente della Vigilanza Rai: “domani mattina i miei legali faranno querela a questo buffone“.

Berlusconi: mai parlato di Rai e Mediaset con Renzi

Al cospetto del conduttore di Porta a Porta, Berlusconi ha anche negato che al centro delle sue conversazioni con Matteo Renzi ci siano mai state questioni legate alla Rai e a Mediaset. A seguito dell’accusa lanciata da Roberto Fico, torna così a far discutere la annunciata vendita di RaiWay, che rientra nel progetto di riduzione dei costi pensato dal governo per Viale Mazzini. La manovra in questione, contenuta nel decreto Irpef, prevede un taglio da 150 milioni di euro in Rai, cominciato con un adeguamento degli stipendi dei top manager al tetto di 240mila euro lordi.


22
maggio

DM LIVE24: 22 MAGGIO 2014. MENTANA: RENZI PIU’ REATTIVO, BERLUSCONI PIU’ TONICO ALLA SERA – CAMPIONATO EUROPEO DI BEACH VOLLEY 2014 SU FOXSPORTS 2 HD

Enrico Mentana e Silvio Berlusconi

Enrico Mentana e Silvio Berlusconi

Mentana: Renzi più reattivo, Berlusconi più tonico alla sera

Enrico Mentana, che ieri sera ha ospitato a Bersaglio Mobile sia Renzi che Berlusconi, oggi al programma di Radio2 Rai ‘Un Giorno da Pecora’ ha spiegato chi dei due gli è apparso più ‘in forma’. “E’ ovvio che Renzi sia più reattivo, visto che ha la metà degli anni di Berlusconi”, ha esordito Mentana. E Berlusconi? “Il Cavaliere lo avevo visto in un’altra trasmissione, l’Aria che Tira, al mattino. E, devo dire, che lui è più tonico alla sera…”.

Campionato Europeo di Beach Volley 2014 su FoxSports 2HD

Arriva in esclusiva su FoxSports 2HD il Campionato Europeo di Beach Volley 2014. Da venerdì 6 a domenica 8 giugno, il canale 213 di Sky trasmetterà le ultime fasi del campionato che vedranno protagoniste le migliori coppie europee impegnate nelle semifinali e finali maschili e femminili. Il commento degli incontri è affidato a Stefano Locatelli





20
maggio

AGCOM: TROPPO RENZI IN TV. NUOVO RICHIAMO A RAI, LA7 E SKY

Matteo Renzi

Matteo Renzi a più non posso. Dopo i richiami espressi nelle scorse settimane, l’Agcom ha emesso un nuovo ordine di riequilibrio dell’informazione politica a seguito di un monitoraggio che ha attestato una sovraesposizione del premier su Rai, La7 e Sky. Stavolta i dati presi in esame dall’Autorità Garante per le Comunicazioni riguardano il periodo 10-16 maggio anche in relazione all’intero periodo di par condicio 5 aprile-16 maggio.

Dall’analisi dei dati sono emerse alcune criticità riguardanti la parità di trattamento tra i soggetti politici e istituzionali” scrive il Garante. In particolare, l’Autorità ha comunicato che, dopo un articolato dibattito nel quale sono emerse anche posizioni diversificate, sono stati adottati i seguenti provvedimenti:

Ordini di riequilibrio nei confronti de La7, Rainews e Skytg24, per l’eccessivo tempo di parola fruito dal presidente del Consiglio; un ordine di riequilibrio a La7 per l’inadeguata presenza riservata al Nuovo Centro Destra e a tutte le liste con minore rappresentanza parlamentare; un ordine di riequilibrio e un richiamo al Tg3, rispettivamente per l’eccessivo tempo di parola concesso al Presidente del Consiglio e per lo scarso spazio fruito dal Nuovo Centro Destra“.

Al contempo, il Garante ha disposto l’archiviazione degli esposti presentati dal Nuovo Centro Destra e dal Movimento 5 Stelle in materia di parità di accesso dei soggetti politici e istituzionali.

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20
maggio

DM LIVE24: 20 MAGGIO 2014. RENZI CUORE A CUORE OGGI CON MARIA CARMELA, IMPERDIBILE ‘RUSH’ DI RAFFAELLA FICO

Matteo Renzi

Matteo Renzi in tv

Renzi cuore a cuore

Oggi, martedì 20 maggio, Matteo Renzi ospite in studio a Pomeriggio Cinque intervistato da Barbara D’urso. Registrazione ore 12,  in onda ore 18.

Imperdibile Rush di Raffaella Fico (video)

Raffaella Fico presenta a Quelli che il Calcio il primo singolo “Rush” e, per la prima volta, canta e balla in Tv.

Ecco il video:





14
maggio

BALLARO’, RENZI VS FLORIS SUI TAGLI IN RAI. IL PREMIER: MI DISPIACE, VI TOCCA

Matteo Renzi, Ballarò

I tagli alla Rai? “Caro Floris, mi dispiace ma tocca anche a voi“. Matteo Renzi non fa sconti a nessuno, almeno a parole. Serrato botta e risposta, ieri sera a Ballarò, tra il Presidente del Consiglio ed il conduttore Giovanni Floris. Al centro del contendere, la spending review annunciata dal governo su Viale Mazzini, che prevede una sforbiciata da 150 milioni di euro. Una cifretta non da poco, che ha fatto accendere il confronto su Rai3. “Ma Mediaset quanto mette?” ha domandato il giornalista al premier, lasciando trasparire una posizione polemica sull’argomento. Secca la risposta di Renzi:

La Rai è partecipata dallo Stato. Lo so che fa confusione dopo dieci anni di Berlusconi, ma le comunico che Mediaset appartiene a Berlusconi, la Rai allo Stato italiano. E quando capiremo che lo Stato italiano non è Berlusconi sarà un gran giorno…

Floris ha poi domandato se l’operazione non possa favorire Mediaset, suscitando anche qualche applauso. “Il signore che ha applaudito è della Rai e verrà cacciato dal Presidente del Consiglio” ha dovuto ammettere il conduttore con ironia, ma rifilando al contempo una frecciata al suo interlocutore. E Renzi: “No guardi, il Presidente del Consiglio che cacciava quelli della Rai l’abbiamo già avuto, qui c’è un Presidente del Consiglio che non ha mai incontrato il Presidente della Rai o l’Amministratore delegato della Rai“. Poi, il premier ha alzato il tono del confronto e ha difeso la sua intenzione di operare dei tagli:

Renzi a Ballarò: non metto bocca su palinsesti e direttori Rai

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9
maggio

ANNOUNO: FORMAT NUOVO MA IMPERFETTO. COSI’ RENZI FA LO SHOW SENZA CONTRADDITTORIO

Announo - Giulia Innocenzi

Announo - Giulia Innocenzi

Una cosa bisogna riconoscerla: Michele Santoro ha una fervida inventiva. In un momento in cui tutti parlano della necessità di svecchiare i talk show, il giornalista ha estratto dal cilindro AnnoUno, un format dalla parvenza innovativa. Al debutto ieri sera su La7, il programma condotto da Giulia Innocenzi ha messo a confronto il premier Matteo Renzi con ventiquattro giovani opinionisti radunati in studio. Il faccia a faccia, però, ha presto svelato tutte le sue debolezze, e l’ex sindaco di Firenze ha potuto imperversare senza contraddittorio, anche grazie alle sue abilità dialettiche.

A tradire i buoni propositi di Announo è stato innanzitutto il giovanilismo dei suoi protagonisti, i quali solo in rari casi hanno pronunciato interventi degni di nota e quasi mai hanno messo in difficoltà il leader democratico. Così, dopo aver concesso ai ragazzi di dargli del tu (diffidare sempre da questa licenza sorniona), Renzi ha utilizzato a proprio favore gli stereotipi rappresentati in studio, trasformando l’uno contro tutti in un’occasione di propaganda. Tra luoghi comuni sull’immigrazione e riflessioni a ruota libera da parte dei suoi interlocutori, il premier non è mai apparso in affanno e nemmeno il duello con Marco Travaglio lo ha messo ko, come in molti si sarebbero aspettati.

Anzi, di fronte al rottamatore fiorentino, il giornalista sembrava quasi incapace di affondare i propri artigli: un po’ come accadde lo scorso anno, dopo la celebre “spolverata” ricevuta da Berlusconi. Da parte sua, la debuttante conduttrice Giulia Innocenzi ha superato la prova della disinvoltura ma non quella della pervicacia giornalistica. Proprio lei, cresciuta alla scuola del santorismo duro e puro, non ha mai incalzato il politico di turno. Altro che la piazza Tahrir dei talk show: ad un tratto sembrava quasi di essere sintonizzati su Amici di Maria De Filippi, con Renzi nella parte del coach. “Non vi voglio convincere, ma andate a votare per chi volete” ha detto ai ragazzi l’esponente Pd.


8
maggio

VIGILANZA RAI: NO A GRILLO, RENZI E BERLUSCONI IN PRIMA SERATA DA VESPA

Bruno Vespa, Porta a Porta

Il “triplete” politico non si può fare. Lo ha deciso l’ufficio di presidenza della Vigilanza Rai, che ha ritenuto contraria ai principi della par condicio la proposta – arrivata da Viale Mazzini – di realizzare tre puntate di Porta a Porta in prima serata con ospiti Silvio Berlusconi, Matteo Renzi e Beppe Grillo. I tre leader avrebbero dovuto apparire, secondo un ordine non ancora definito, nel prime time del 14, 15 e 16 maggio prossimi, mentre agli esponenti dei partiti minori sarebbe stata riservata la seconda serata.

L’idea è stata bloccata quasi sul nascere dalla Commissione di Vigilanza, che a margine della sua indicazione ha precisato di non poter esprimere pareri preventivi sulla programmazione Rai, come chiarito dall’Agcom. Alla lettera di risposta ai vertici Rai, l’Ufficio di presidenza ha deciso di accompagnare il parere espresso dal presidente della bicamerale Roberto Fico, personalmente contrario all’ipotesi delle tre prime serate con Grillo, Berlusconi e Vespa.

Credo che così come è stato strutturato il palinsesto, comporterebbe una violazione della par condicio” ha detto l’esponente del Movimento Cinque Stelle. Tra le proposte formulate dalla Rai vi era anche quella di una prima serata su Rai3. Nelle scorse ore, prima che la Vigilanza esprimesse il proprio parere, i partiti minori avevano protestato contro l’ipotesi di vedersi relegati in seconda serata, per lasciare posto ai tre “big” nel prime time. “Renzi, Grillo, Berlusconi occupano da settimane ogni spazio possibile in ogni Tg del servizio pubblico e privato” aveva ad esempio criticato il coordinatore nazionale di Sel, Nicola Fratoianni.