Mai per amore



17
aprile

HELENA E GLORY: BARBORA BOBULOVA VITTIMA DELLA PROSTITUZIONE NELL’ULTIMO FILM DEL CICLO MAI PER AMORE

Barbora Bobulova in Helena e Glory

Questa sera alle 21,10 su Rai1 quarto ed ultimo appuntamento con Mai per Amore, il ciclo di film prodotti dalla Ciao Ragazzi di Claudia Mori con cui si è cercato d’indagare in profondità sui temi legati alla violenza delle donne, svelandone almeno in parte le ragioni, le cause, le distorsioni, che ancora oggi portano troppo spesso a considerare le donne solo dei corpi da usare e sottomettere.

Nel film Helena e Glory, con protagoniste Barbora Bobulova e Hester Ortega, il regista Marco Pontecorvo, già dietro  la macchina da presa in Ragazze in Web, racconta la storia di un’amicizia tra due donne nata nel non facile mondo della prostituzione e cementata nei momenti più difficili. Le due ragazze, diversissime tra loro, hanno un punto in comune: il coraggio di ribellarsi.

Glory, interpretata dalla spagnola Hester Ortega, è una donna esuberante, allegra, con la musica nel sangue. E’ una prostituta libera, venuta in Italia per guadagnare in fretta dei soldi avendo nel suo paese un debito e dei familiari da mantenere. Helena, che ha il volto di Barbora Bobulova, è invece una giovane rumena dal carattere chiuso e diffidente, vittima del racket della prostituzione per colpa di Cristian (Vanni Bramati), il suo ex-fidanzato, ora aguzzino e sfruttatore  ma anche padre del suo bambino.




3
aprile

RAGAZZE IN WEB: CAROLINA CRESCENTINI E FRANCESCA INAUDI VITTIME DELLA RETE PER FICTION

Ragazze in web

Secondo appuntamento questa sera alle 21,10 su Rai1 con Mai per amore, il ciclo di pellicole incentrato sul tema della violenza sulle donne. Dopo il debutto della scorsa settimana con Troppo amore, tv movie dedicato al problema dello stalking, con protagonisti Antonia Liskova e Massimo Poggio, è la volta di Ragazze in web, con Carolina Crescentini e Francesca Inaudi. La loro storia è quella di tante studentesse che, spogliandosi via internet, vendono il loro corpo in cambio di soldi per raggiungere l’agognata indipendenza economica.

La pellicola, diretta da Marco Pontecorvo e sceneggiata da Andrea Purgatori, pone dunque sotto i riflettori il problema della violenza e la pericolosità della rete. Una realtà poco conosciuta, spesso sottovalutata dai più giovani, che in Italia come all’estero investe una grandissima fascia di ragazze tra i quattordici e i trent’anni. Un vero problema sul quale chi si occupa d’educazione e formazione nel nostro Paese dovrebbe iniziare a riflettere seriamente.

La storia parte narrando la convivenza tra Claudia Silvia, due studentesse ventenni che dividono un appartamento. Claudia (Carolina Crescentini) ha però nascosto un segreto all’amica: avendo alle spalle una famiglia modesta, ha trovato un sistema rapido e trasgressivo per rendersi autonoma economicamente, vendendo la sua immagine senza veli sul web.


16
marzo

MAI PER AMORE: 4 FILM TV PRODOTTI DA CLAUDIA MORI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. IN ONDA DAL 27 MARZO SU RAI 1

Antonia Liskova e Massimo Poggio in Troppo Amore

Neppure il tempo di archiviare le polemiche scatenate da Adriano Celentano all’ultimo Festival di Sanremo, che a crear confusione nei corridoi di Viale Mazzini, ci pensa Claudia Mori. L’agguerrita moglie del molleggiato, la scorsa settimana, in occasione della festa della donna, ha colto la palla al balzo per denunciare la mancata messa in onda di Mai per amore, una serie di 4 film tv dedicati alla violenza sulle donne, realizzati dalla sua casa di produzione Ciao Ragazzi, e da mesi in attesa di programmazione.

“Non saranno quattro film a fermare il fenomeno della violenza sulle donne ma quello che succede in Rai è scandaloso. Sono preoccupata e arrabbiata. Non è mai colpa di nessuno ma i film non vengono trasmessi, i dirigenti non mi rispondono. La fiction crea attenzione, aiuta ad approfondire il tema. Mi dispiace, la Rai non sta facendo servizio pubblico. Raccontare la violenza sulle donne è un dovere: il continuo rimandare la messa in onda lo vivo come un boicottaggio”

Il ciclo di pellicole ha, in effetti, vissuto un percorso di realizzazione particolarmente travagliato. Oltre ai continui rinvii sulla messa in onda, va, infatti, ricordato che il progetto iniziale prevedeva un totale di sei pellicole, nelle quali oltre allo stalking, maltrattamenti domestici, sesso on line, avrebbero trovato spazio tematiche legate allo sfruttamento della prostituzione dalla Nigeria e alla pedopornografia. La scelta da parte della tv pubblica di compiere dei tagli su alcune tematiche troppo forti per la prima serata Rai, trovò naturalmente il dissenso della Mori, che minacciò addirittura di incatenarsi ai cancelli di casa del direttore di Rai1 in caso di ulteriori ridimensionamenti del progetto.