Magnolia



16
gennaio

MAGNOLIA: ILARIA DALLATANA LASCIA. LEONARDO PASQUINELLI NUOVO AD

leonardo pasquinelli

Leonardo Pasquinelli

Magnolia S.p.A., la società di produzione televisiva specializzata nella creazione, produzione e adattamento di format di intrattenimento per i principali network televisivi, annuncia che a breve termine Ilaria Dallatana lascerà i suoi incarichi operativi in azienda.

Magnolia: lascia anche Francesca Canetta

Ilaria Dallatana continuerà peraltro la sua collaborazione con Magnolia e Zodiak Media Group rimanendo all’interno del board della società come consigliere e mantenendo la sua posizione nell’International Development Board (IDB) di Zodiak Media Group, organo di propulsione della creatività del Gruppo, con l’obiettivo di continuare a dare il suo contributo all’identificazione di nuovi contenuti creativi. Insieme a lei, lascerà l’azienda e il suo incarico di Chief Content Officer anche Francesca Canetta.

Ilaria Dallatana e Francesca Canetta lasciano così l’azienda che hanno contribuito a fondare nel 2001 insieme a Giorgio Gori e a far crescere, grazie alla creazione di una squadra di lavoro ricca di talenti creativi, attenta alla qualità del prodotto, capace di sviluppare al meglio format originali e di adattare format non originali al mercato di riferimento. Tra le principali produzioni realizzate da Magnolia nell’arco degli anni ci sono L’Eredità, MasterChef, L’Isola dei Famosi, Pechino Express, Ma Come Ti Vesti?!, Bake Off.

Magnolia: da Endemol arriva Leonardo Pasquinelli




18
dicembre

DMLIVE24: 18 DICEMBRE 2013. LA MARCHESA E IL BISCOTTO DI BANDERAS, MAGNOLIA SI DA’ AL BRANDED CONTENT

Antonio Banderas - biscotti

Antonio Banderas - biscotti

Il DM Live 24 è un post pubblicato ogni giorno (a mezzanotte circa) nel quale, tramite i commenti, vengono raccolte in tempo reale le segnalazioni degli utenti su qualunque programma in onda e, più in generale, in relazione a qualsivoglia notizia televisivamente rilevante. I più interessanti verranno pubblicati nel DM Live 24 del giorno successivo.

Il biscotto di Banderas

Alessandro ha scritto alle 18:19

A Vita in Diretta si parla di Mengoni e la marchesa D’Aragona nota una somiglianza tra il cantante e Antonio Banderas.
Perego: “Banderas fa pure i biscotti!”.
Marchesa: “Beh bisognerà provarlo prima o poi il biscotto di Banderas!”.
Noblesse oblige.

Magnolia si dà al Branded Content

Magnolia, la società di produzione televisiva guidata da Ilaria Dallatana, ha da poco inaugurato la sua Branded Content Unit, nuova sezione dedicata alla ricerca, allo sviluppo e allo studio dei progetti di branded entertainment.

Per far fronte alla crescente richiesta da parte di professionisti del settore pubblicitario, televisivo e delle aziende, di produzioni virate alla creazione di un racconto attorno ad un brand, Magnolia ha dato vita a una divisione ad hoc con professionisti che – sotto la guida di Ludovica Federighi, coadiuvata da Debora Gatti, Maurizio Gulino e Carlo Civitella – rivisita gli strumenti tradizionali di promozione di un prodotto, creando contenuti multipiattaforma branded coerenti con i suoi valori. Magnolia mette così a disposizione tutte le proprie competenze nell’ambito della produzione televisiva – core business del gruppo – tra i clienti che vogliono investire sull’unconventional marketing e la rete.


18
aprile

BOOM! X FACTOR PASSA INTERAMENTE A FREMANTLE. A MAGNOLIA SOLO I CASTING

Alessandro Cattelan

Alessandro Cattelan

In attesa che vengano comunicate le date dei casting, altre novità si aprono su X Factor. Alla vigilia della sua settima edizione, una novità di non poco rilievo investe il talent di Skyuno. No, non si tratta dell’arrivo in giuria di Mika che vi abbiamo anticipato ieri; stavolta la novità riguarda la produzione.

Possiamo annunciarvi che… FremantleMedia Italia piglia tutto! La società guidata da Lorenzo Mieli, infatti, produrrà interamente il programma condotto da Alessandro Cattelan, non avvalendosi più del ‘tandem-produttivo’ con la Magnolia fondata da Giorgio Gori. Alla società attualmente guidata da Ilaria Dallatana è comunque affidata la produzione delle 4 puntate dedicate ai casting.

Un ritorno, dunque, alla casa natìa per X Factor, ma una novità assoluta per l’edizione italiana del talent. E chissà che il reality The Apprentice, prodotto nella versione italiana dalla FremantleMedia, non abbia affinato le capacità produttive della filiale tricolore al punto da essere determinante per decidere di produrre autonomamente i live della punta di diamante di Sky Italia.





10
aprile

THE GREAT BAKE OFF: ECCO IL NUOVO ‘TALENT AL FORNO’ DI REAL TIME

The Great British Bake Off

Renato Ardovino a DM ha confessato che farebbe volentieri il giurato di un cooking show. Ebbene quel momento potrebbe poi non essere così lontano. Real Time sta infatti preparando un nuovo talent culinario. Trattasi dell’adattamento in salsa tricolore di The Great British Bake Off, fortunato show di BBC 2.

Il programma – che a maggio avrà anche una versione a stelle e strisce – prevede una sfida tra non professionisti a suon di prodotti da forno (come biscotti, torte, cup cake) in giro per il Paese. La versione italiana sarà prodotta da Magnolia e dovrebbe comporsi di sei episodi. Il format sembra perfettamente in linea con il target del canale 31 e con il gusto del pubblico del Belpaese.

Da un punto di vista strategico si tratta con ogni probabilità di un tentativo di Real Time di rendere (anche) orizzontale la propria programmazione. A parte pochi esempi americani (Fashion Star, Il Boss delle torte la sfida, Top Chef Solo Dessert), il palinsesto del canale è composto da factual autoconclusivi, facilmente replicabili e adatti anche ad un pubblico non sempre fedele.


2
marzo

RED OR BLACK: UN ADATTAMENTO COMPLETAMENTE SBAGLIATO

Red or Black, lo studio inglese

Red or Black, lo studio inglese

A viale Mazzini forse lo chiameranno “il venerdì maledetto”, e non avrebbero tutti i torti. Prima Riusciranno i nostri eroi con Max Giusti, promosso inspiegabilmente in prima serata, adesso Red or Black con la coppia Frizzi/Cirilli: Giancarlo Leone si è appena insediato e nel giro di un mese ha già collezionato due insuccessi. E ‘per fortuna’ che la concorrenza annaspa e non se la passa affatto meglio, con Il clan dei camorristi che non sembra avere lo stesso appeal di altre fiction, perché altrimenti – quantomeno sul lato intrattenimento – sarebbe stata una vera debacle per la prima rete pubblica, che già al sabato – contro Italia’s Got Talent – non riesce a smuoversi dal 18%, misero visto l’investimento attuato con I migliori anni ma pur sempre in linea con la media di rete.

Ma il palinsesto, provano a convincerci, partirà solo a settembre (un mantra ripetuto da anni, ohibho), ora solo “sperimentazioni” e nuovi format, alla ricerca di un pubblico il più possibile trasversale, solitamente lontano dalle reti Rai. Sarà, ma qualcuno dovrebbe avvertire i piani alti che anche le sperimentazioni dovrebbero essere ben ponderate, onde portare una rete – che per fortuna può contare su un affezionatissimo zoccolo duro, a differenza dell’ammiraglia del Biscione – al totale scatafascio. Prendiamo Red or Black, il gameshow ideato da Simon Cowell, lo stesso di XFactor per intenderci, condotto dalla coppia di Got Talent (Ant e Dec) e trasmesso da ITV a ridosso della nuova stagione televisiva.

In Gran Bretagna non ha affatto brillato, un campanello d’allarme del tutto ignorato dal settimo piano peraltro, nonostante la nota rete commerciale inglese abbia studiato delle soluzioni ad hoc per attirare gli spettatori, incastonando lo show in due parti tra XFactor – che va forte da quelle parti – nella speranza che il traino contribuisse a risollevarne le sorti. A curare la versione italiana ci ha pensato invece Magnolia, in tandem con la direzione della prima rete, che però ha compiuto un errore che ci permettiamo di definire quasi infantile: adattare il formato da un’ora – che poi è il formato standard dei gameshow – a quello tipico italiano per la prima serata, da più di due ore, allungando inevitabilmente il brodo.





30
luglio

PECHINO EXPRESS – AVVENTURA IN ORIENTE: ECCO IL MECCANISMO DEL NUOVO REALITY DI RAI2

Pechino Express su Rai2

Pechino Express su Rai2

Anche in periodo di crisi un’ultima chance Mamma Rai non la nega proprio a nessuno. E così – nonostante i contratti in essere con altri conduttori e lo scarso appeal delle sue ultime avventure mediatiche - la struttura Intrattenimento e Rai2 hanno deciso di puntare su Emanuele Filiberto per il nuovo reality targato Rai2 in onda a fine settembre: Pechino Express.

In Rai sono tutti “eccitati” al solo pensiero: Pechino Express sarà il primo reality “senza studio” e on the road. Ad essere onesti sperimentazioni in tal senso se ne sono già fatte in passato, soprattutto nel mare magnum delle reti digitali, e all’estero è di fatto una consuetudine. Dopotutto lo stesso Pechino Express ha sul groppone la bellezza di otto anni, ma di esempi – si pensi anche a La Talpa, completamente stravolta nell’adattamento italiano – potremmo farne a iosa.

Comunque sia, nel nuovo reality prodotto da Magnolia 10 coppie – vip e non – dovranno percorrere 10 mila chilometri a piedi, con soli 2 euro al giorno in tasca e uno zaino dalla dotazione minima. Vince ovviamente chi riuscirà ad arrivare per primo alla meta, senza farsi eliminare durante il lungo percorso. Il viaggio si articolerà in varie tappe, ciascuna dalla durata media di 3 giorni, che prevedono prove e missioni avventurose, legate alle tradizione del luogo. A metà tappa si svolgerà la Prova Immunità, a cui potranno partecipare solo i primi arrivati, e che offrirà come premio l’accesso diretto alla puntata successiva, senza passare per la fase eliminatoria.


2
luglio

BOOM! MAGNOLIA PREPARA UN BABY TALENT PER CANALE 5. ARCHIVIATO AMICI KIDS?

Klein gegen Groß’

Con l’addio di Giorgio Gori e soprattutto l’uscita di Mediaset da Endemol, erano in molti a pensare che le strade di Magnolia e del Biscione si sarebbero inevitabilmente incrociate in maniera “più proficua”. Ecco perchè non deve meravigliare più di tanto che, dopo l’esperimento di Fratello Maggiore, spunti fuori un nuovo e ben più ambizioso progetto che le due società stanno passando al vaglio in tandem.

Il prossimo autunno su Canale 5 farà con ogni probabilità capolino un nuovo show con protagonisti i bambini dal titolo Grandi contro Piccoli. Messo in pausa Io Canto e “rallentato” l’arrivo di Amici Kids, a Cologno avrebbero deciso di puntare su un nuovo formato. Il programma sarà caratterizzato dalla presenza di giovani talenti dai 5 ai 14 anni, esperti in varie discipline.

Si tratta del tedesco Klein gegen Groß’ che vede i bambini più talentuosi della nazione sfidarsi in un testa a testa con specialisti adulti nel campo della musica, dello sport e della cultura mentre vip scommettono per beneficenza sull’esito della sfida. In onda su Ard dal 2011 il programma ha raggiunto oltre sei milioni di spettatori, mentre a breve è previsto lo sbarco in Usa.

Per la conduzione si parla di…


7
novembre

TRAVAGLIO BACCHETTA GIORGIO GORI: E’ UN EX BERLUSCHINO. MA SE A SFRUTTARLO IN TV FOSSE LA SINISTRA?

Giorgio Gori

Neanche il tempo di archiviare Berlusconi che già qualcuno ne intravede un sosia all’orizzonte. Per di più orientato a sinistra: che incubo. La decisione di Giorgio Gori di “scendere in campo” a sostegno di Matteo Renzi ha gettato scompiglio nel mondo della politica e in quello del giornalismo. All’indomani della convention programmatica tenuta dal sindaco di Firenze alla Leopolda, Marco Travaglio ha sparato un editoriale critico nei confronti del rottamatore del Pd e soprattutto del suo consigliere Gori. Secondo il vicedirettore del Fatto Quotidiano, quest’ultimo avrebbe una colpa imperdonabile: quella di essere stato un “ex berluschino”, che nel linguaggio travagliesco vuol dire un ex collaboratore del Cavaliere.

La storia del capo di Magnolia ora convertitosi alla politica, infatti, si intreccia con quella di Silvio Berlusconi, che nel 1989 (a 29 anni) lo nominò capo dei palinsesti di tutte e tre le reti Fininvest. Figurarsi, una simile biografia non poteva che attizzare la verve polemica di Marco Travaglio, che sul Fatto Quotidiano ha connotato politicamente l’intera carriera dell’ex produttore televisivo nato e cresciuto all’ombra del Biscione.

Nel ‘94, mentre B. entra in politica cacciando subito Montanelli dal Giornale, è lui il comandante della portaerei Fininvest che in tre mesi lancia Forza Italia nel firmamento della telepolitica (ricordate gli spottini di Mike, Vianello, Zanicchi & C.?) e fa vincere le elezioni al padrone. Ed è ancora lui a mettere la sua faccina efebica e la sua firma su programmi-manganello come Sgarbi quotidiani e Fatti e Misfatti di Liguori, specializzati nel killeraggio dei “nemici” del padrone (…) Ora, al fianco di Renzi, Gori dice di voler liberare la Rai dai partiti…”

A stretto giro, l’ex responsabile di Magnolia ha replicato a Travaglio spiegando che negli anni in cui egli avrebbe fatto “il berluschino” da Fininvest passarono pure Michele Santoro e Daniele Luttazzi.