Italia in 4d



7
ottobre

MAURIZIO COSTANZO E IL TRIS D’AUTUNNO: S’E’ FATTA NOTTE SU RAI1, ITALIA IN 4D SU RAI STORIA E SE NON E’ VERO E’ VEROSIMILE SU VERO TV

Maurizio Costanzo

Maurizio Costanzo

Maurizio Costanzo c’è, anche se l’età avanza e sul piccolo schermo è arrivato il momento di dar spazio ad altri. Ma, a differenza di altri, il giornalista romano pare esserne pienamente cosciente, tant’è che fino a prova contraria non ha mai gridato al complotto nè ha puntato i piedi per ottenere una prima serata. Il messaggio è anche positivo: si può fare televisione, anche in spazi differenti dalla prima serata, ma – perché no – probabilmente più sperimentali.

E quello di Costanzo è a conti fatti un autunno sicuramente ricco. La prima rete pubblica gli ha nuovamente dato fiducia confermandogli la seconda serata del sabato, uno spazio occupato da tempo con successo prima con Memorie in bianco e nero, poi con Di che talento sei? dove ha dato spazio ad alcuni talenti comici del Belpaese, e ora con S’è fatta notte. Nel nuovo programma, in onda ogni sabato alle 00.55 dopo Ti lascio una Canzone Smile, il famoso giornalista ospita all’interno di un bar un ospite importante (nella prima puntata ha fatto capolino Gigi D’Alessio).

Le luci soffuse di un locale in chiusura fanno da cornice ad una chiacchierata intima, lontana dagli scoop e dai lanci dei giornali e dei settimanali, nella speranza di fornire un ritratto unico e inedito dell’ospite. Ma non è finita qua, perché continua anche il confronto intergenerazionale con Matteo all’interno dell’Italia in 4D di RaiStoria, dal martedì al venerdì in seconda serata. E da lunedì 8 ottobre, terzo appuntamento televisivo, stavolta fuori dalla Rai.




23
giugno

INTERVISTA A SILVIA CALANDRELLI: “ITALIA IN 4D FORNISCE DEGLI STRUMENTI PER CAPIRE IL PRESENTE. L’ANIMA COMMERCIALE DELLA RAI NON VA SEPARATA DA QUELLA DI SERVIZIO PUBBLICO”

Silvia Calandrelli

Silvia Calandrelli è orgogliosa. La direttrice di Rai Educational non può nascondere la soddisfazione per Italia in 4d, fiore all’occhiello del palinsesto di Rai Storia in onda dal martedi al venerdi alle 23. Proprio il programma che racconta il nostro Paese, attraverso quattro decenni del Novecento, dà il la alla nostra intervista. 

Soddisfatta di Italia in 4d?

Molto. Trovo che il programma fornisca degli strumenti utili per interpretare e capire il presente. In particolare è estremamente interessante andare a cogliere i parallelismi tra passato e presente. Ad esempio, abbiamo parlato dell’austerity e di governi tecnici, due tematiche oggi nuovamente attuali. 

Perché quel titolo?

“4d” perché si attraversano i quattro decenni che vanno dagli anni ‘50 agli anni ‘80 ma anche per le quattro dimensioni. Raccontiamo, infatti, la storia d’Italia attraverso materiale delle nostre teche, materiali ad hoc e un’introduzione fatta da un grande giornalista come Maurizio Costanzo che si confronta, sul tema della puntata, con un giovane nativo digitale.

Tra i temi affrontati questa settimana a Italia in 4d, oltre agli anni ’80 e ai cosiddetti “decisionisti”, c’è la televisione. In particolare mercoledi sera ci si chiederà: “Qual è l’impatto della televisione nella vita quotidiana delle famiglie italiane?”. Giro a lei la domanda.

Sicuramente molto cambiato rispetto al passato. Mentre prima la televisione era un punto d’aggregazione del nucleo familiare, oggi solo il pubblico adulto rimane attaccato alla tv mentre i ragazzi ne fruiscono soprattutto attraverso la rete. Su internet, infatti, possono condividere e commentare.

Da sempre il rapporto tra cultura e tv infiamma i dibattiti. Lei che idea s’è fatta del ruolo della televisione nella formazione culturale?