Sua madre è Barbara Bouchet, icona sexy degli anni ’70 e ’80, ma lui è molto di più di un semplice figlio d’arte. Alessandro Borghese è uno chef di fama, pioniere su Real Time dell’invasione dei programmi di cucina in tv al punto da diventare un volto televisivo a tutti gli effetti ma anche per molte donne un sex symbol. L’abbiamo intervistato.
Che sapore ha passare da chef a star della tv?
Diciamo che non sono una star della tv ma un volto prestato alla televisione. Ad ogni modo è stato ed è tutto molto divertente e gratificante. Sono grato alla televisione che mi ha dato l’opportunità di far vedere quello che faccio al nostro Belpaese, che sulla cucina, in particolare, è molto ferrato.
Non ti piacerebbe fare qualcosa nel mondo dello spettacolo che non abbia niente a che vedere con il tuo lavoro?
No, perché credo che ognuno debba fare il suo mestiere. L’anno scorso ho fatto Lasciami Cantare ed è stata una cosa divertente ma perché Carlo Conti ci teneva e io adoro la musica e il rock. Sapevo che l’opportunità di poter cantare con un’orchestra alle spalle con ogni probabilità non mi sarebbe più ricapitata.
Hai fatto tanti programmi. A quale ti senti più legato?
Direi L’Ost, uno dei primi programmi che ho fatto in cui giravo in tutta l’Italia e andavo a conoscere le massaie che custodiscono determinate ricette locali. Un’esperienza meravigliosa dal punto di vista umano mentre da quello professionale è stato come frequentare un’università gastronomica. Peccato che non sia stato più rifatto per scelta della rete perché io lo rifarei volentieri, tornerei nelle stesse case per vedere se ci sono state novità. L’unico neo è che quando l’ho fatto sono ingrassato 9 kg. Ma anche questo fa parte del mio lavoro.
Sei stato uno dei pionieri dei programmi di cucina in tv, cosa ne pensi di quest’ondata?
Credo che sia un bene, la nostra cucina ce la invidiano tutti quanti. Gli inglesi e americani, miei colleghi e non, hanno fatto la loro fortuna sui programmi di cucina basati spesso proprio sulla cucina italiana, perché non lo dobbiamo fare noi? Ho iniziato e porto ancora avanti questa “battaglia” di divulgazione della nostra cucina che è una vera e propria arte. Si parla tanto di calcio, politica, perché non di cucina?
E’ pur vero, però, che la cucina spopola sulle reti digitali mentre tra Rai e Mediaset l’unica che va bene è Antonella Clerici…
Secondo me, però, la cucina ha potenzialità anche sui canali tradizionali, che potrebbero investire anche su progetti più articolati. Secondo me si potrebbero fare delle prime serate, io sono stato invitato a La Notte degli Chef lo scorso anno che mi pare fece anche un discreto ascolto. Per il resto sono dinamiche a me estranee.