Se incontrandovi per strada vi dovesse salutare incrociando gli indici cominciate a darvi un’occhiata. Probabilmente i vostri pantaloni a pinocchietto e la camicia hawaiana con cui li avete abbinati hanno provocato una crisi di panico a Carla Gozzi, costretta a bocciarvi con il suo noto gesto di disapprovazione. Ora la più nota style coaching d’Italia è di nuovo sugli schermi di Real Time, ogni mercoledì alle 21.10, con la sesta stagione di Ma Come Ti Vesti?, show diventato ormai un cult in cui è affiancata dal fido Enzo Miccio.
Più passano gli anni e più i casi di look improbabili di Ma Come Ti Vesti? diventano estremi. Qual è stata la difficoltà maggiore di questa edizione?
Quest’anno Enzo ed io ci siamo dovuti confrontare con persone, soprattutto donne, che avevano già un proprio, discutibilissimo, stile. In passato abbiamo lavorato su signore un po’ remissive, che avrebbero dovuto curarsi solo un po’ di più. In questa edizione invece abbiamo provato a rimettere sul binario del buongusto gente che per anni ha commesso tanti errori in fatto di stile.
Per spingere una persona ad un cambiamento, dopo tanti anni, bisogna essere anche un po’ psicologi?
Certo, lo stile parla di noi, descrive come siamo fatti, chi frequentiamo, il mondo che ci piace. Per far si che le nostre trasformazioni di look abbiano successo dobbiamo capire chi abbiamo di fronte, dobbiamo trovare persone che siano convinte del loro cambiamento e che possano mantenere il loro nuovo stile nel tempo.
Avete avuto notizie di partecipanti di Ma Come Ti Vesti? che dopo i vostri consigli sono ricaduti nel baratro del cattivo gusto?
Per ora no. Noi rimaniamo spesso in contatto con i “nostri ospiti” che continuano a chiederci consigli, anche a distanza di anni. Ci mandano lettere soprattutto quando devono partecipare ad alcuni eventi ed hanno il timore di “ricadere” sugli errori del passato.
Invece vi è mai capitato che una puntata andasse “a buca” per un “caso” troppo disperato? Avete mai gettato la spugna?