Guerrieri



21
novembre

SATURNINO CELANI A DM: A GUERRIERI RACCONTO STORIE DI VITA VISSUTA. PAGO IL CANONE MA NON GUARDO RAI1 DAL ‘95

Saturnino Celani (© Settimio Benedusi)

Ha fatto della propria passione un lavoro e, per tutti, è il bassista di Jovanotti. Saturnino Celani vive di musica, da sempre: è compositore e produttore discografico, vanta collaborazioni con artisti del calibro di Franco Battiato, Max Pezzali, Pino Daniele e Luca Carboni. Ora però, si appresta a sperimentare anche il linguaggio televisivo. Da domani, venerdì 22 novembre, alle 22.40 il musicista debutterà su La7 con Guerrieri – Storie di chi non si arrende, un format dedicato al vissuto degli italiani di oggi. In sei puntate, Saturnino presenterà alcune storie di “eroi” comuni e si farà conoscere al pubblico generalista. “Magari qualcuno che non mi conosce mi confonderà con Mario Biondi -ci dice sorridendo- ma si sa, ognuno la pensa come vuole…“.

Perché hanno scelto proprio te per questo progetto?

A prescindere da quello che faccio, che reputo una passione ben remunerata, la persona che mi ha proposto questo progetto mi conosce da vent’anni. Si tratta di un manager di giovani volti televisivi, il quale mi disse che a suo giudizio sarei stato molto adatto per fare questa cosa. Ho chiesto di cosa si trattasse, ho accettato e sono andato a Roma per fare un provino in cui ho raccontato la mia storia.

Che tipo di storie racconterete a Guerrieri?

Saranno storie di vita vissuta, raccontate con il sorriso sulle labbra. Ci sarà anche un lieto fine, che altro non è che la serenità nel condurre la propria vita. Non mancheranno poi riferimenti al momento attuale, perché qualsiasi vicenda si relaziona con esso, però è anche importante pensare positivo, come dice il titolo di una canzone, e guardare tutto in quest’ottica.

Tra le vicende che affronterai ce n’è una che ti ha colpito in modo particolare?

Tengo a sottolineare che non mi sono relazionato alle storie come conduttore, ma come narratore che ascolta molto e parla ogni tanto. Sono tutte vicende molto particolari. Quella di Amir Issaa è pazzesca: è la storia di un ragazzo romano con padre egiziano che racconta le sue vicissitudini attraverso la musica hip hop. Lo conoscevo solo di nome, per la sua appartenenza ad una fascia underground, e la sua vita sarebbe potuta essere un film campione d’incassi se ambientata in un sobborgo di Los Angeles. Un’altra storia che mi ha colpito è quella di Laura Rampini (che vedremo nella prima punta di domani, ndDM), la prima donna paraplegica a praticare paracadutismo in solitario al mondo.

A prima vista il format sembra abbastanza simile a quello di Sconosciuti, il docu-reality di Rai3. Non trovi?