Giancarlo Leone



3
aprile

MAURO MAZZA FA RICORSO PER RIOTTENERE LA DIREZIONE DI RAI1

Mauro Mazza

Oltre al danno, la beffa. Disarcionato dalla direzione di Rai1 per lasciare il posto a Giancarlo Leone, oggi Mauro Mazza si ritrova col cerino in mano e senza alcun incarico. Di recente è sfumata infatti anche la possibilità che gli fosse assegnata la guida di Rai Cinema, per la quale è stato invece designato Nicola Claudio. Sbalzato dalla poltrona e rimasto senza lavoro, l’ex vertice della prima rete ha così deciso di presentare un ricorso d’urgenza presso il Tribunale di Roma, con la richiesta di poter riottenere la sua vecchia mansione: si annuncia una battaglia legale.

A riportare la notizia è il quotidiano Libero, che spiega come l’avvocato Nicola Petracca si sia già messo al lavoro per far valere le ragioni del suo assistito. Il ricorso presentato ricorda quello che permise a Paolo Ruffini di ritornare alla guida di Rai3, dopo la sua sostituzione con Antonio Di Bella. Stavolta, però, entreranno in gioco altre variabili: pare infatti che Mazza intenda far leva sul fatto che il DG Luigi Gubitosi, in una seduta del CdA, avesse detto che la direzione di Rai Cinema sarebbe andata all’ex vertice della prima rete: il (presunto) impegno è stato poi disatteso.

Stando a quanto ricostruito nella memoria difensiva presentata dai legali di Mazza, ad opporsi alla sua nomina a direttore di Rai Cinema sarebbero stati alcuni Consiglieri d’amministrazione, a giudizio dei quali l’esponente di Viale Mazzini non avrebbe avuto i requisiti necessari per ricoprire quella carica. Tali requisiti – viene però contestato nel ricorso – non sarebbero stati vincolanti per la nomina successiva, e ciò avrebbe penalizzato l’ex direttore di Rai1.




31
marzo

LEONE PUNGE AMICI: ORMAI SI SA TUTTO SULLA PRIMA PUNTATA. BUON PER ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO

Il messaggio di Amici

La decisione di registrare la prima puntata del serale di Amici ha sortito le inevitabili proteste da parte degli storici fans del programma, abituati ormai da undici edizioni a vivere in diretta le emozioni sfornate dal talent di Maria De Filippi.

Il serale 2013, dunque, è partito in differita e i telespettatori potranno assistere al primo round della sfida a squadre tra Emma e Miguel Bosè soltanto sabato 6 aprile, su Canale 5 a partire dalle 21.10. Ma, già privati del televoto, i sostenitori di Amici si vedono costretti a fare i conti con le anticipazioni che arrivano dal web, a cominciare (e questo si che è sorprendente) dal sito ufficiale del programma che, a braccetto con la pagina facebook, ha mostrato l’immagine di Matteo Renzi accolto in puntata da Maria.

Una ricetta che – come era prevedibile -, più che ingolosire lo spettatore, lo ha fatto irritare. Al punto che la stessa produzione di Amici si è vista costretta a fare dietrofront e, tramite il sito, a porre fine alle anticipazioni, invitando (fin troppo ingenuamente) i propri fans a diffidare da spoiler altrui:

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2
marzo

RED OR BLACK: UN ADATTAMENTO COMPLETAMENTE SBAGLIATO

Red or Black, lo studio inglese

Red or Black, lo studio inglese

A viale Mazzini forse lo chiameranno “il venerdì maledetto”, e non avrebbero tutti i torti. Prima Riusciranno i nostri eroi con Max Giusti, promosso inspiegabilmente in prima serata, adesso Red or Black con la coppia Frizzi/Cirilli: Giancarlo Leone si è appena insediato e nel giro di un mese ha già collezionato due insuccessi. E ‘per fortuna’ che la concorrenza annaspa e non se la passa affatto meglio, con Il clan dei camorristi che non sembra avere lo stesso appeal di altre fiction, perché altrimenti – quantomeno sul lato intrattenimento – sarebbe stata una vera debacle per la prima rete pubblica, che già al sabato – contro Italia’s Got Talent – non riesce a smuoversi dal 18%, misero visto l’investimento attuato con I migliori anni ma pur sempre in linea con la media di rete.

Ma il palinsesto, provano a convincerci, partirà solo a settembre (un mantra ripetuto da anni, ohibho), ora solo “sperimentazioni” e nuovi format, alla ricerca di un pubblico il più possibile trasversale, solitamente lontano dalle reti Rai. Sarà, ma qualcuno dovrebbe avvertire i piani alti che anche le sperimentazioni dovrebbero essere ben ponderate, onde portare una rete – che per fortuna può contare su un affezionatissimo zoccolo duro, a differenza dell’ammiraglia del Biscione – al totale scatafascio. Prendiamo Red or Black, il gameshow ideato da Simon Cowell, lo stesso di XFactor per intenderci, condotto dalla coppia di Got Talent (Ant e Dec) e trasmesso da ITV a ridosso della nuova stagione televisiva.

In Gran Bretagna non ha affatto brillato, un campanello d’allarme del tutto ignorato dal settimo piano peraltro, nonostante la nota rete commerciale inglese abbia studiato delle soluzioni ad hoc per attirare gli spettatori, incastonando lo show in due parti tra XFactor – che va forte da quelle parti – nella speranza che il traino contribuisse a risollevarne le sorti. A curare la versione italiana ci ha pensato invece Magnolia, in tandem con la direzione della prima rete, che però ha compiuto un errore che ci permettiamo di definire quasi infantile: adattare il formato da un’ora – che poi è il formato standard dei gameshow – a quello tipico italiano per la prima serata, da più di due ore, allungando inevitabilmente il brodo.





17
febbraio

SANREMO 2013, GIANCARLO LEONE: “DA BELEN A CHOPIN? MAI DETTO”. E BACCHETTA IL CORRIERE

Belen Rodriguez, Sanremo

Un conto è Belen, un conto sono il femminicidio e Chopin“. A poche ore dalla finalissima del Festival di Sanremo vinta da Marco Mengoni, Giancarlo Leone ha messo sotto chiave ogni polemica, smentendo di aver pronunciato lo scivoloso accostamento di cui sopra, attribuitogli dal Corriere. “Non ho mai detto una cosa del genere” ha affermato il direttore di Rai1, negando di aver confrontato le performance sanremesi della soubrette argentina alle scelte artistiche dello show di Fabio Fazio.

Per ribadire il concetto, il dirigente Rai ha definito la Rodriguez una professionista, che come tale va rispettata“. Poche ore prima, Leone aveva espresso la propria posizione anche su Twitter (mezzo che gli è molto familiare): “Sanremo. Si dicono tante cose. Ma una sciocchezza come ‘Da Belen a Chopin’, quella proprio no” aveva cinguettato, in modo da soffocare sul nascere ogni possibile polemica o fraintendimento. E questa è semplice cronaca…

In realtà, però, c’è pure un dietro le quinte. Secondo quando captato da alcune orecchie attente, infatti, Leone si sarebbe indispettito non poco per la “sciocchezza” riportata dalla stampa, forse consapevole del cortocircuito che avrebbe potuto innescare. Interloquendo con un collaboratore all’Ariston Roof, il direttore di Rai1 si sarebbe lasciato sfuggire uno sfogo dai toni schietti, recepito dai microfoni aperti per la conferenza stampa:


9
gennaio

LA RAI1 DI GIANCARLO LEONE: DOPPIA CONDUZIONE PER RED OR BLACK?, IL RITORNO DI BALLANDO E LA SCOMMESSA SU THE VOICE

Giancarlo Leone e Max Giusti

Il Leone affila gli artigli per il 2013. Il nuovo direttore di Rai1, Giancarlo Leone, sa bene che la rete gode di buona salute ma è consapevole che si può fare meglio. Per prima cosa è sua intenzione proporre nuovi programmi con la speranza, aggiungiamo noi, di vedere all’opera anche nuovi volti e non sempre i soliti Conti, Frizzi e Clerici.

“Rai1 ha punti fermi in Ballando con le stelle, I migliori anni, Tale e Quale Show, Ti lascio una canzone. Ora dobbiamo creare nuovi titoli, bisogna sperimentare”.

Manca poco al debutto di Max Giusti con Riusciranno i nostri eroi da venerdì per 5 puntate e a quello di Carlo Conti al timone del sabato sera fino a marzo con I migliori anni. Tra i nuovi titoli ci sarà lo spettacolare game show Red or Black?, format di origine britannica in onda dopo il Festival di Sanremo. Sulla conduzione Leone, stando alle dichiarazioni raccolte dall’Ansa, non si sbilancia, “sarà doppia ma stiamo valutando una serie di possibilità” (Fabrizio Frizzi è uno dei nomi più accreditati).





2
gennaio

LE PAGELLE DEL 2012, GLI ADDETTI AI LAVORI. PROMOSSI CARAFOLI E MIELI, BOCCIATI CASCHETTO E RUFFINI

Laura Carafoli

10 a Laura Carafoli (Vice President Content and Programming di Discovery Italia). Nel 2012 al rinnovato successo di Real Time – che si è aperta a nuovi azzeccati volti -, si è affiancato quello di DMAX; eccellenti performance che hanno fatto rumore mettendo anche in evidenza le pecche dei competitor (citofonare in casa Sky/Cielo).

9 a Fabrizio Salini (Direttore Canali Intrattenimento e Factual Switchover Media). Il dopo Sky poteva essere tutto in salita, ma il manager ha saputo imporsi anche nella meno blasonata e opulenta Switchover Media dove i lanci di Giallo e di Focus sono risultati più fortunati del previsto.

8 Lorenzo Mieli (Managing Director Fremantle Media Italia). Con il suo arrivo, Fremantle – forte di una library forse unica al mondo – è tornata prepotentemente sul mercato. Merito di programmi ad alto impatto come Italia’s got talent e X Factor (in tandem rispettivamente con Fascino e Magnolia), The Apprentice e Ginnaste. E anche il flop di Per Tutta la vita ha comunque riaperto un dialogo, interrotto da tempo, con la Rai che conta.

8 a Lucio Presta (Fondatore di Arcobaleno Tre). Sanremo, Celentano, Benigni e persino Amici di Maria de Filippi: dove mette il suo zampino c’è odore di successo. Dovrebbe, però, imparare ad incassare meglio le critiche anche quando – come spesso accade – sono ingiuste ed eccessive.

7 ad Andrea Scrosati (Executive Vice President, Cinema Entertainment & Third Party Channels di Sky Italia). Mago della comunicazione, sa come far sembrare oro tutto ciò che Sky tocca. Chissà cosa succederà quando pubblico e critica impareranno a leggere i dati auditel del satellite e a valutare il peso dei social network nella maniera giusta.

6 al duo composto da Annamaria Tarantola e Luigi Gubitosi (rispettivamente Presidente e Direttore Generale Rai). La loro mission è nobile ma al momento, a parte qualche taglio e tante, troppe, parole retoriche abbiamo visto ben poco. Che poi ci spiegassero perchè dei manager, che devono guardare in primis al bilancio, appoggiano la chiusura dell’Isola dei Famosi.


16
dicembre

CARLO DEGLI ESPOSTI CONTRO GLI AGENTI/PRODUTTORI: PERCHE’ PRENDERSELA (SOLO) CON LUCIO PRESTA?

Roberto Benigni - La più bella del mondo

Roberto Benigni - La più bella del mondo

Gustosa polemica su Twitter tra il produttore Carlo Degli Esposti, Lucio Presta e Giancarlo Leone su La più bella del mondo, la serata evento dedicata alla Costituzione con Roberto Benigni, in onda domani alle 21 su Rai1. Goccia che ha fatto traboccare il vaso, un po’ a sorpresa a dire il vero, è il ruolo che ricoprirà Presta in questo contesto, che sarà sia produttore esecutivo con la sua Arcobaleno Tre ma, allo stesso tempo, anche il manager del Premio Oscar. Per il Produttore di Montalbano c’è un evidente conflitto di interessi perché “quando interessi diversi convergono si crea un conflitto, il conflitto di interessi, e si limita la concorrenza” e per questo gli è nato il dubbio se “sia più disdicevole essere un agente/produttore o un produttore/agente”.

A chiarire la questione ci ha pensato il Direttore di Rai1 Giancarlo Leone che non ci vede alla base “nulla di disdicevole anche perché spesso voi produttori siete agenti di voi stessi. Meno tecnica e più emotiva la risposta di Lucio Presta che non sembra aver particolarmente apprezzato l’uscita pubblica dell’”amico” Carlo: “Me lo sarei aspettato da tutti ma non da te. Pazienza, non si finisce mai di imparare”. Inamovibile il numero 1 di Palomar per cui “i miei principi sono uguali per tutti e mi è dispiaciuto leggere che tu ti sia messo a fare il produttore” e propone a tutti i soggetti coinvolti nella polemica un tavolo di discussione tra produttori, network, autori e agenti per fissare delle regole.

Considerazioni legittime quelle di Degli Esposti, ma forse un po’ pretestuose. Parliamo di un grande show di un grande personaggio come Roberto Benigni, da sempre fedelissimo di Lucio Presta, che produce da sempre tutti i suoi spettacoli (come Fiorello con Ballandi tra l’altro), quando – per fare un esempio - Beppe Caschetto fa il bello e il cattivo tempo in Rai nel doppio ruolo di agente e produttore, e anche quest’ultima stagione autunnale lo ha visto assoluto protagonista con Volo in diretta e Wikitaly con Fabio Volo, Enrico Bertolino e Miriam Leone (tutti seguiti da Caschetto), entrambi prodotti ovviamente da ITC Movie. Ma la lista a dire il vero sarebbe piuttosto lunga: nel campo delle fiction tanto caro a Degli Esposti come non citare Fuoriclasse – la cui seconda stagione è stata peraltro confermata nel Piano di Produzione Fiction 2013 – prodotta da ITC di Caschetto con Luciana Littizzetto protagonista, di cui Caschetto è agente.


30
novembre

RAI INTRATTENIMENTO SOPPRESSA

Giancarlo Leone (foto Panorama.it)

Giancarlo Leone (foto Panorama.it)

Con la nomina di Giancarlo Leone alla Direzione dell’ammiraglia Rai in sostituzione di Mauro Mazza, il Consiglio di Amministrazione dell’azienda ha contestualmente approvato, sotto proposta di Luigi Gubitosi, la soppressione della struttura Intrattenimento che dal 1 gennaio 2013 cesserà di esistere e tutte le relative attività e il personale confluiranno all’interno delle singole reti, tornando al modello strutturale che ha caratterizzato l’azienda fino allo scorso anno.

La chiusura prematura di Rai Intrattenimento, proposta da Lorenza Lei e approvata all’unanimità dal precedente CdA poco più di un anno fa, getta luci e ombre sull’azienda pubblica. Anche se in pochi ricorderanno, la nascita della struttura è ad opera di quello stesso Giancarlo Leone – all’epoca ViceDirettore Generale – che l’ha diretta. “Il varietà è in crisi e necessita di nuovi format e nuove idee. La separazione delle competenze – raccontava il neo Direttore di Rai1 nel 2007può aiutare. La struttura non ricalcherà però RaiFiction e quindi il controllo del budget sarà in mano alle reti che svolgeranno una funzione finanziaria e propulsiva”.

Ed infatti va sottolineato che Leone in questi mesi non sembrava affatto entusiasta della possibilità che gli si stava profilando (insofferenza rimarcata spesso anche su Twitter), cosciente probabilmente che, in caso di “promozione”, avrebbe perso il controllo di tre reti in favore della sola, prestigiosa senza dubbio, ammiraglia – su cui però di fatto aveva già pieno potere.