di FRANCESCO FACCHINETTI per DavideMaggio.it
L’incipit di tutto è che ogni volta che c’è Sanremo, come quando gioca la nazionale, gli italiani si scagliano contro la kermesse. Soprattutto i musicisti celebrati e blasonati. Anche io mi son messo dentro questo calderone perchè non è più un Festival della Canzone ma un varietà nel quale le canzoni fanno da contorno allo spettacolo.
Mi sono chiesto: “come mai nel corso degli anni è successa questa cosa?”. Perchè negli anni 60 il Festival pullulava di musica e di grandi cantanti? Pensate a Domenico Modugno, Gino Paoli, Mina… passavano sul palco dell’Ariston i più grandi della musica italiana.
Sono arrivato alla conclusione che… la colpa è dei cantanti! Se Sanremo è così, la colpa non è della tv, che si è adeguata e, non avendo più un carico da 90 da un punto di vista musicale, ha dovuto necessariamente puntare su qualcos’altro. Pensate, invece, se potessimo vedere un Festival come quelli degli anni 50, 60 o 70 che puntasse su grandi nomi come Laura Pausini, Raf, Cesare Cremonini, Vasco Rossi, Ligabue, Baglioni, Jovanotti o Fabri Fibra che, come succedeva in quegli anni, duettano con dei big della musica straniera. Immaginateli a duettare con Rihanna, Lady Gaga, Madonna, Bruno Mars, Justin Timberlake, Jay Z… secondo voi, ci sarebbe bisogno di 40 minuti di comicità o di tanti siparietti a fare da intermezzo?