I pronostici della vigilia la vedono come favorita per la vittoria della categoria danza di questa decima edizione di Amici. In effetti nessuno può negare il grandissimo percorso della ballerina toscana. Diciannove anni e un passato di un lustro all’Accademia del Teatro alla Scala di Milano del resto sono dati che già di per sé si pongono come garanzia di talento e di prospettiva. Giulia ha l’incredibile potere di portare sul palco un’energia e una potenza già da professionista. E’ l’unica nel gruppo degli allievi a non scomparire al confronto con il corpo di ballo della trasmissione. In questo un grandissimo aiuto le viene da una corporeità sinuosa e magnetica che si presta ottimamente al repertorio di danza moderna che ormai cercano di cucirle addosso.
L’anomalia di Giulia sta proprio in questa sua metamorfosi all’interno della scuola. Arrivata con il sogno di essere un cigno bianco per la televisione, come la rivale Debora, si è quasi subito resa conto di dover portare la sua procacità in altre dinamiche di movimento. La sua croce e la sua delizia sta proprio in questa versatilità. Lo sviluppo a pane e sbarra oggi è determinante per la sua buona riuscita nel moderno ma è proprio quando torna sulle punte che da lei ci si aspetterebbe di più. E non basta l’indiscutibile sensualità e prorompenza a farle perdonare qualche grossolanità di troppo nell’esecuzione del repertorio accademico.
Il suo profilo rimane comunque di altissimo livello. Dal suo ingresso ha praticamente sempre convinto tutti i commissari interni ed esterni che l’hanno giudicata. E’ diventata persino la musa di Marco Garofalo che le ha promesso un ingaggio per lavori televisivi futuri apprezzandone anche l’assoluta libertà da paranoie morali nelle sue esibizioni.