Emilio Fede



12
giugno

DM LIVE24: 12 GIUGNO 2011. CATERINA BALIVO VINCE, FLAVIO BRIATORE SI SCUSA

Diario della Televisione Italiana del 12 Giugno 2011

>>> Dal Diario di ieri…

  • La Balivo vince

Domy-paolaperego ha scritto alle 10:01

Dal suo blog, Caterina Balivo ci informa che ha vinto il premio Ginestra come migliore conduttrice. Il premio le verrà dato lunedì sera a Tivoli. Sarei curioso di sapere chi erano le altre candidate a questo ambito premio…

  • E’ morto Giorgio Celli

lauretta ha scritto alle 18:55

All’età di 76 anni si è spento Giorgio Celli, l’entomologo conduttore della trasmissione ‘Nel regno degli animali’ e volto televisivo di numerosi programmi di Raitre.

  • Briatore si scusa

lauretta ha scritto alle 19:24




11
giugno

BRIATORE INTERCETTATO, LA SANTANCHE’ GLI RIVELA: SILVIO MI HA FATTO TRATTARE LA NOMINA DI LORENZA LEI. EMILIO FEDE SI INFURIA: SONO I PEGGIORI

Flavio Briatore, Daniela Santanchè

Va be’, ma allora qua crolla tutto“. I toni sono quelli da ‘Ultimi giorni di Pompei’, allarmati e quasi stupiti di fronte alle recenti disavventure – politiche e non – dell’imperatore Silvio. Ad utilizzarli è Daniela Santanchè, matrona del berlusconismo e consigliera fidata del Cavaliere, durante una telefonata con Flavio Briatore. Parlano, parlano, e ad ascoltarli ci sono gli uomini della Guardia di Finanza, che stanno intercettando l’imprenditore nell’ambito di un’inchiesta sulla presunta evasione fiscale commessa nella gestione del suo yatch Force Blue. Dani e Flavio commentano le festicciole a casa del premier, ma si riferiscono anche ad Emilio Fede e alla Direzione Generale della Rai. Allegre chiacchiere in libertà, tra amici.

Sul capitolo bunga bunga, le conversazioni (pubblicate da Repubblica) raccontano di una Santanchè confusa di fronte alla pervicacia festaiola di Berlusconi. “Io sono senza parole…” afferma il Sottosegretario. E Briatore, rispondendole, non va per il sottile: “É malato, Dani! Il suo piacere è vedere queste qui, stanche, che vanno via da lui. Stanche, dicono. Oh, che poi queste qui ormai lo sanno! Dopo ‘due botte’ cominciano a dire che sono stanche, che le ha rovinate commenta l’imprenditore riferendosi alle frequentazioni femminili delle cene presidenziali. Nel dialogo tra ‘Dani’ e Flavio spunta anche il nome di Lele Mora, il quale avrebbe raccontato al patron del Billionaire che le allegre serate proseguivano “come se nulla fosse“. “Non più lì (ad Arcore), ma nell’altra villa (…) Tutto come prima, non è cambiato un caxxo. Stessi attori (…) stesso film, proiettato in un cinema diverso (…). Come prima, più di prima. Stesso gruppo, qualche new entry, ma la base del film è uguale, il nocciolo duro, Cento vetrine“.

Come per ogni intercettazione, anche questo stralcio riportato da Repubblica andrebbe ascoltato e contestualizzato; di certo, al pubblico, balza all’occhio quello strano riferimento al ‘nocciolo duro’ di Centoventrine. Di che si tratta, esattamente? A titolo di cronaca ricordiamo che, mesi fa, Il Fatto aveva annoverato tra le frequentatrici delle notti di ’Villa Arzilla’ anche Cinzia Molena, ex concorrente Gf ed ora attrice della fiction di Mediaset. Per la loro rilevanza, gli investigatori hanno inviato una parte delle converazioni alla Procura di Milano per allegarle a quelle sul Ruby gate.


23
maggio

TELERATTI 2011: PEGGIOR PERSONAGGIO DELL’ANNO

TeleRatti 2011: Peggior Personaggio

Conduttori, conduttrici, giornalisti, gieffini o isolani, nani e ballerine, la tv italiana pullula di personaggi e aspiranti tali. Non poteva, dunque, la quinta edizione dei TeleRatti esimersi dal decretare il Peggior Personaggio della stagione 2010/2011. Gareggiano nell’inedita sfida per l’inglorioso titolo una donna e due uomini. Scopriamoli insieme.

Numero 1: Barbara d’Urso. La conduttrice partenopea, per il secondo anno consecutivo, ha fatto incetta di nomination. La sua è stata una stagione ”nella norma”, solite facce e soliti talk passionali, ad eccezione di un grosso e imperdonabile scivolone che risponde al nome di Stasera che Sera. Se con gli altri programmi Maria Carmela si attira le ire della critica incontrando però i favori del pubblico, che la premia con buoni risultati d’ascolto, in questo caso la bocciatura è stata pressocchè unanime. Nomination!

Numero 2: Fabrizio Corona. Da tempo, ormai, l’agente fotografico imperversa sul piccolo schermo ma solo quest’anno si è ritagliato un ruolo in tv, per la precisione quello di inviato di Domenica Cinque. Un’esperienza che sarà ricordata non tanto per le inchieste ad alto tasso giornalistico quanto, piuttosto, per l’invasione in casa Scazzi. Non se l’è cavata meglio con la vita privata: oltre ad essere ancora il fidanzato “zavorra” di Belen Rodriguez, negli ultimi mesi si è fatto notare per il (presunto) “rapimento” del piccolo Carlos messo in atto quando la sua ex moglie Nina Moric era sull’Isola dei Famosi. Nomination!

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21
maggio

SILVIO CI (RI)METTE LA FACCIA. IL PREMIER INVADE I TG E PREPARA ‘L’ARMA SEGRETA’ IN VISTA DEL VOTO

Silvio Berlusconi, Studio Aperto

Silviuccio se la fa sotto, teme la sconfitta. Per un attimo qualcuno ci avrà creduto davvero, ingannato da quei quattro giorni di silenzio stampa che Berlusconi si era riservato dopo la batosta ricevuta al primo round delle Amministrative. Da lunedì scorso, quando i risultati delle urne facevano rialzare il crestino alla sinistra, il Cavaliere sembrava infatti diventato muto e incapace di reagire alla tranvata elettorale arrivatagli tra capo, collo e tupè. In realtà il premier ha impiegato questo tempo per incontrarsi con collaboratori, alleati, spin doctor e delineare una micidiale controffensiva mediatica iniziata proprio ieri. Alla fine ha deciso di metterci nuovamente la faccia, e nel giro di 24 ore ha rilasciato cinque interviste ad altrettanti telegiornali: Tg1, Tg2, Tg4, Tg5 e Studio Aperto. Un vero blitz.

Il contropiede berlusconiano è scattato nel tardo pomeriggio di ieri con l’apparizione a Studio Aperto. “Non consegneremo Milano agli estremisti” ha promesso il Cav, confidando sull’appoggio di quei cittadini “rimasti turbati dalle bandiere rosse con la falce e martello” sventolate all’ombra della Madunina per Giuliano Pisapia. I toni scelti dal premier sono rassicuranti, propagandistici ma lontani dalle accuse aggressive che avevano caratterizzato la prima tornata, penalizzandolo.

Da un tg all’altro: avanti il prossimo. Berlusconi sta fisso, seduto alla scrivania presidenziale, mentre davanti a lui si succedono giornalisti e telecamere. Così si passa al Tg4, dove il premier elenca le sciagure che potrebbero colpire Milano in caso di vittoria del centrosinistra: “Più tasse per tutti con la revisione del catasto, poi estensione dell’Ecopass che il sindaco Moratti ha deciso di abolire per i residenti, la costruzione di un grande centro islamico e il voto agli immigrati“. Roba che neanche le dieci piaghe d’Egitto, stando al racconto del Cavaliere. E il copione si ripete poi al Tg1, al Tg2 e alTg5  che assieme coprono il 60% degli ascolti.


17
maggio

I 4 MINUTI DI PASSIONE DI EMILIO FEDE: IL TG 4 TENTENNA NELL’ANNUNCIARE LA ‘BRECCIA DI PISAPIA’ (VIDEO)

Emilio Fede nell'edizione di ieri del Tg 4

La “Breccia di Pisapia” non l’aveva considerata. Tra le notizie che Emilio Fede non avrebbe mai voluto dare c’è sicuramente la batosta ricevuta ieri dal centrodestra a Milano. Il sindaco uscente Letizia Moratti staccato di 6,5 punti percentuali dallo sfidante Giuliano Pisapia, in attesa del ballottaggio. Per non parlare della vittoria del centrosinistra a Torino e Bologna: un incubo. E’ stata un’edizione davvero “speciale” quella che il direttore del Tg4 ha dovuto condurre alle 18.55 di ieri sui risultati delle Amministrative 2011. Visti i toni sommessi e tristanzuoli più che ad un tg pareva di assistere ad una seduta spiritica.

Ad essere rievocato era probabilmente il fantasma di Silvio, rimasto silente per quasi tutta la giornata. E anche ad Emilio Fede, al quale spettava il doloroso compito di annunciare le avvisaglie di una probabile disfatta, sembrava mancassero le parole. Cronometro alla mano, il giornalista ha impiegato più di quattro minuti, come fanno prontamente notare a Repubblica (video dopo il salto), a presentare le proiezioni elettorali, cioè la notizia del giorno. “Non c’è ancora un risultato, ma solo quelli che sono gli orientamenti di questo voto” ha ribadito più volte Fede in apertura di programma. Poi ha presentato gli ospiti in studio: Daniela Santanchè e Carolina Lussana con dei volti come pietrificati che al telespettatore non preannunciavano nulla di buono.

Il tempo passa e dopo un minuto il direttore si collega con un giornalista che ha alle spalle grafici e percentuali. Ma è ancora presto per rendere noti di risultati: “si parla di poche sezioni scrutinate e dunque di dato ufficiale non c’è nulla” annota Fede. Dopo altri due minuti pare arrivato il momento di annunciare il bollettino di guerra, ma il luogotenente del Tg4 la prende alla larga e preferisce iniziare da un dato inerte, quello sull’affluenza. Il cronometro scorre, ed ecco comparire la prima proiezione dei capoluoghi chiamati al voto. Si comincia da Torino, dove il centrosinistra si è pigliato tutto.





12
maggio

LELE MORA ‘ANIMA PURA’, DAL CASO RUBY A SIMONA VENTURA: MI HA VOLTATO LE SPALLE. CON ME FACEVA GRANDI ASCOLTI

Lele Mora

Il ‘capone’ del bunga bunga (almeno stando alle accuse dei pm) più che altro si sente un cappone. Un cappone trovatosi a scornasi con Emilio Fede e Nicole Minetti per le accuse di induzione e favoreggiamento della prostituzione nell’ambito del caso Ruby. Becca di qua, becca di là alla fine il galletto finisce bollito, come racconta Manzoni nei Promessi Sposi. Lele Mora sceglie proprio questa metafora, e si ritaglia così l’improbabile ruolo di vittima sacrificale e “anima pura” . Oggi il manager dei vip ha tenuto una conferenza stampa per spiegare la sua posizione nelle ultime vicende giudiziarie e mediatiche che lo riguardano. “Ruby ad Arcore non l’ho portata io, né Fede, ma un paio di imprenditori amici del presidente del Consiglio. In ogni caso, questo non cambia le cose perché ad Arcore non è successo niente” la sua versione dei fatti inizia da qui. Dalla ‘patata’ bollente di Arcore.

Mora racconta di aver conosciuto la ragazza marocchina nella villa di Berlusconi, dove “non ha mai avuto rapporti sessuali con il premier“.  Lì Ruby gli chiese di fare un provino per far parte della sua scuderia. ”Mi dissi disponibile, poi scoprii che aveva già fatto un casting nella mia agenzia in cui aveva dichiarato di avere 22-23 anni. Questo documento lo produrremo al processo” ha dichiarato. Il manager ha poi spiegato di credere che le accuse stanno colpendo lui “perchè vogliono colpire Berlusconi“. “Nella mia vita non ho mai fatto il magnaccia. Non ho mai avuto nulla a che fare con la droga, non ho mai avuto nulla a che fare con la prostituzione…” ha aggiunto, ribadendosi convinto di “non avere colpe“. I suoi legali chiederanno il proscioglimento (stessa tattica di Fede), ma intanto si preparano anche al processo nel caso il giudice per l’udienza preliminare decida diversamente.

Non sono vendicativo e non porto rancore, ma sono triste per queste vicende” ha detto oggi Lele Mora in versione “anima pura”. Il manager, però, ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa su Simona Ventura, ex della sua scuderia di artisti. “L’ho fatta crescere dal niente, mi ha attaccato ma non c’è riuscita perché voleva farmi dire certe cose sul premier e sono rimasto amareggiato. Finché c’ero io faceva grandi ascolti, ora no, neanche all’Isola dei famosi. Il tempo mi darà ragione” ha detto.


11
maggio

GERRY SCOTTI: IMBARAZZATO DAL VALLETTAME DEL RUBYGATE, PRENDE LE DISTANZE DA FEDE E MORA. E IL MANAGER MINACCIA DI RIVELARE UNA SUA EX

Gerry Scotti

Non gli servono aiuti del pubblico né telefonate da casa (si sa mai, che di questi tempi ti intercettano pure). Gerry Scotti dà le sue ‘risposte definitive’ senza esitare e accende subito la polemica. Lele Mora, Emilio Fede, il bunga bunga, le vallettine fru fru: intervistato dal settimanale A, il papabile conduttore di Scherzi a Parte (secondo “Chi”) ha sparato a zero su quell’ambiente televisivo che le carte del Ruby gate presentano come attiguo alle movimentate festicciole serali del premier Silvio Berlusconi. Una realtà da “basso impero” che lo ha messo in imbarazzo soprattutto come padre di famiglia. In realtà zio Gerry si era accorto da tempo che tirasse un’aria strana, ma non aveva detto niente.

Che fosse rimasto in qualche modo scandalizzato? Ma neanche per sogno visto che, anzi, a meravigliarlo è ora la sorpresa generale per il caso Lele Mora. “Sono almeno 15 anni che organizza festini per i manager della comunicazione, il suo è un sistema super collaudato” ha detto Scotti. Poi il giudice di Italia’s Got Talent ha come preso le distanze da Emilio Fede, coinvolto nel Ruby gate e indagato per favoreggiamento della prostituzione. “Da ospite nei miei programmi, è sempre stato molto buffo. La nostra conoscenza, però, finisce qui: di certe abitudini non sapevo nulla. Mi stupiscono, specie per l’età. Trovo che chi a 80 anni abbia così tanta voglia di divertirsi, deve averlo fatto poco a 20. Si vede che io avevo già dato“.

Zio Gerry severo con le abitudini private di nonno Emilio. Sembrano ormai lontani gli anni in cui i due giocherellavano con le provocanti soubrette di Paperissima come se nulla fosse. Oggi i tempi sono cambiati, e i venti  del bunga bunga si scontrano con quelli altrettanto forti del moralismo, scatenando la bufera. “Il Rubygate l’ho vissuto con l’imbarazzo del padre di famiglia”  racconta Scotti. ”Ho avuto al mio fianco le più belle donne della tv, da Valeria Marini a Martina Colombari, passando per Michelle Hunziker, Ilary Blasi e Silvia Toffanin. Con tutte c’è stato un rapporto di rispetto” ricorda il conduttore.


30
aprile

CASO RUBY, LA PROCURA “SCAMBIA” EMILIO FEDE CON LELE MORA. IL GIORNALISTA CHIEDE L’ARCHIVIAZIONE

Emilio Fede

I tabulati telefonici hanno dato i numeri (più del dovuto, s’intende), ed ora l’impalcatura accusatoria del caso Ruby inizia a scricchiolare. Magari si tratta solo di cigolii marginali, magari no, ma sta di fatto che le carte depositate presso la Procura di Milano contengono un errore. A denunciarlo è stato il giornalista Emilio Fede, coinvolto nell’inchiesta con le accuse di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, durante una conferenza stampa convocata ieri dai suoi avvocati. Nei documenti ufficiali l’utenza del direttore del Tg4 è stata scambiata con quella di Lele Mora - altro indagato – proprio in uno dei passaggi che ‘incastrerebbero’ chi ha introdotto la marocchina Karima El Mahroug ad Arcore, alle feste di Berlusconi. Dettagli delicati, insomma.

Da parte sua Fede ritiene che sia stato commesso un errore “gravissimo” e passa all’attacco, spiegando che nel pomeriggio di quel 14 febbraio 2010 (giorno in cui Ruby entrò per la prima volta a Villa San Martino, ndDM) non poteva essere stato lui a parlare con Ruby. “Il cellulare agganciato dall’utenza della ragazza non era mio, ma di Lele Mora. Ruby non l’ho portata io ad Arcore” insiste il giornalista. E in effetti i tabulati sembrano parlare chiaro: la svista c’è. Alle 15.59, infatti, l’esuberante marocchina telefonava ad un cellulare (348…) in uso a Lele Mora; pochi minuti più tardi ricontattava lo stesso numero ma stavolta, secondo la polizia giudiziaria, per parlare con Emilio Fede. Qualcosa non torna, ed è su questa incongruenza che ora i legali del direttore del Tg4 insistono per difendere il loro assistito.

Il giornalista, che ieri si è dichiarato ”amareggiato” per ipugni in faccia presi dai colleghi“, avrebbe inoltre raccolto altre prove per autoscagionarsi dalle accuse. Se da una parte Fede ha confermato di aver conosciuto Ruby in Sicilia, ad un concorso di bellezza nel 2009, dall’altra ha spiegato che quando la marocchina arrivò a Milano non prese contatti con luima con un agente che, dopo averla incontra, la indirizzò a Lele Mora. Questa versione dei fatti, ancora tutta da verificare, sarebbe però confermata dalle parole dello stesso agente (di cui non è stato reso noto il nome), registrato segretamente da Fede in un ristorante milanese. I nastri con le relative trascrizioni sono stati depositati in Procura.