Direttore Artistico



24
marzo

AMICI 2014: MORENO E’ IL DIRETTORE ARTISTICO DELLA SQUADRA BIANCA

Moreno

Il giovane uomo ex talent di cui parlava Maria De Filippi risponde al nome di Moreno Donadoni. Dopo indiscrezioni e indizi, arriva la conferma mentre è in corso la registrazione della prima puntata del Serale 2014 di Amici: è proprio il 25enne rapper di Genova, vincitore della passata edizione del programma, il direttore artistico della squadra bianca.

Amici 2014, direttore artistico bianchi: Moreno Donadoni succede ad Emma

Fino a qualche settimana fa era forse il nome meno gettonato. Sicuramente il più impensabile, se è vero che Moreno è l’ultimo talent lanciato da Maria De Filippi, portato alla vittoria finale nell’edizione 2013 da Emma e dai telespettatori televotanti. E sarà per questo che la cantante c’ha tenuto a mantenere top secret l’identità del suo successore, passandogli il testimone proprio durante la prima puntata del Serale.

Carboidrati, Deborah, Paolo, Miriam, Knef, Federica, Lorenzo e Vincenzo, che formano la squadra bianca (qui maggiori info), si ritrovano dunque Moreno come coach, supportati dai professori Alessandra Celentano, Veronica Peparini, Grazia Di Michele e Carlo Di Francesco.

Amici 2014: condividete la scelta di Moreno direttore artistico?




8
marzo

AMICI 13: GIULIANO PEPARINI DIRETTORE ARTISTICO DEL SERALE 2014

giuliano peparini

Giuliano Peparini

Giuliano Peparini sarà direttore artistico del serale di Amici 2014, in partenza sabato 29 marzo in prima serata su Canale 5. L’annuncio è arrivato nel corso della diretta odierna del talent show condotto da Maria de Filippi. In puntata Luca Argentero – che sarà nuovamente giudice del programma – l’ha definito “un genio assoluto”.

Amici 2014, serale: chi è Giuliano Peparini

Nato a Roma nel 1973, Giuliano Peparini è oggi considerato come uno dei registi e coreografi più promettenti della sua generazione. Lascia l’Italia all’età di 16 anni per perfezionarsi alla scuola dell’American Ballet di New York. Successivamente rientra in Europa dove è scritturato da Roland Petit al Ballet National de Marseille divenendone, nel 1997, Danseur Etoile. Nel 1998, Giuliano Peparini presenta la sua prima coreografia “Horses” all’Opèra di Marsiglia. Assistente e Maître de ballet del grande Roland Petit, Giuliano rimonta i suoi balletti per differenti compagnie mondiali come l’Opèra de Paris, il Teatro Bolshoi di Mosca, l’Opera Nazionale di Tokyo, il Teatro alla Scala di Milano, etc. Nel dicembre 2001, è a San Pietroburgo – Russia al Teatro Mariinsky dove firma la sua coreografia “Loulou, i sogni di un’Anti-Star” per il balletto del Kirov.

Frequenta e si forma alle scuole di Teatro “Claude Mathieu”, “Jacques Lecoq” e la Scuola di cinema “La Femis” a Parigi. Collabora con il Cirque du Soleil per dei workshop di “teatro e movimento”. Più tardi, nel 2004, incontra Franco Dragone (Cirque du Soleil – Céline Dion) con il quale divide la stessa cultura dello spettacolo ed insieme creano ”Le Reve”, uno dei più grandi e poetici spettacoli mai visti a Las Vegas. Nel 2007, Giuliano Peparini crea un evento con 150 artisti per l’apertura dell’Hotel Crown Macao in Cina. Lavora nel cinema in collaborazione con grandi registi quali Niki Caro (due nomination agli Oscar 2005) ed Eric Emmanuel Schmitt (Grand Prix du Theatre de l’Academie Française).


18
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO, GIANMARCO MAZZI LASCIA DIREZIONE ARTISTICA.

Gianmarco Mazzi

Dopo sette anni di onorato servizio, il capitano Gianmarco Mazzi abbandona la nave. Il direttore artistico del Festival di Sanremo ha annunciato che lascerà il suo incarico alla guida delle kermesse canora e già da domani non siederà più in sala stampa. Un addio, il suo, che era stato meditato da tempo, anche in vista della scandenza del contratto biennale con la Rai.

Domani non ci sarò, perché considero concluso questo percorso, non sulla base della spinta emotiva, ma devo fermarmi perché ritengo di aver esaurito tutte le idee su questa manifestazione” ha detto Mazzi stamane.

Il direttore artistico ha poi sostenuto di non aver “mai sbagliato un colpo” in questi anni, e si è scusato con i giornalisti per certe “spigolature” del suo carattere professionale. Mazzi, in effetti, lascia il timone del Festival con la consapevolezza di aver ottenuto alcuni successi indiscussi a Sanremo, sia in termini di ascolti sia in fatto di trovate artistiche.

A lui e a Paolo Bonolis si deve, ad esempio, il ritorno dei duetti all’Ariston con tanto di ospiti internazionali. L’unica ’sbavatura’ della sua direzione artistica può considerarsi l’esperienza festivaliera del 2006, quella condotta da Giorgio Panariello (e senza la supervisione di Lucio Presta), che registrò ascolti deludenti.





14
agosto

PIPPO BAUDO SI CANDIDA PER L’ARISTON: “SE A SANREMO HANNO BISOGNO DI UN DIRETTORE ARTISTICO…”

Pippo Baudo

Sembra aver preso spunto dal suo segmento televisivo domenicale, Ieri Oggi e Domani, l’intervista che Pippo Baudo ha rilasciato a Libero, nella quale parla molto apertamente del passato, di una tv che oggi giudica severamente, e di ipotesi future, sempre in nome dell’amore per la Rai.

Ieri, un grande rimpianto, quello di non aver capito il talento di Fiorello, bocciandolo ad un provino. Eppure lui, il Pippo Nazionale, di talenti ne aveva scovati tanti durante l’avventura di Settevoci, quello che definisce il primo talent-show della Rai. “A metà degli anni ‘60 lanciai personaggi come Al Bano, Orietta Berti, Massimo Ranieri. All’epoca i giovani concorrenti arrivavano preparatissimi in trasmissione, avevano timbriche e voci uniche” – racconta – “Oggi, ad Amici o X-Factor, si crea una fiera dell’illusione che rischia di trasformarsi in fiera della delusione. Si inventano artisti professionalmente deboli“. Rosario Fiorello debole non lo era affatto, ma Pippo faticò a capirlo. “Non me lo perdonerò mai” – confessa ricordando quel provino – “Diede vita ad un’esibizione eterna. Gli dissi: sei bravino ma non hai i tempi giusti. E lo bocciai!“.

Oggi, una televisione che va cambiata. Per Baudo Skyha i soldi ma non le idee” per sfidare la tv generalista, e dunque proprio Fiorello ha fatto male ad accettare la sua proposta, così come Mike Bongiorno che “vuole riproporre un format (Rischiatutto) che si rivelerà datato“, e il pubblico va letteralmente violentato con la cultura, come aveva già anticipato a noi di DM. E’ critico in modo pungente Pippo quando parla di una televisione che propone “programmi con tette al vento e Belen in vetrina“, e il fatto che chiami la show-girl per nome è indicativo di quanto questa sia diventata per lo storico conduttore una sorta di simbolo della tv facile. E alle forme della bella ex-isolana si risponde con “il cinema, il bel teatro e la musica, innalzando il livello culturale della televisione” – perchè secondo Baudo cultura e grandi ascolti possono convivere, e per avvalorare la sua tesi aggiunge – “Lo scorso anno costrinsi Alessandro Gassman a riproporre durante Domenica In una lunga sequenza della piéce che stava proponendo a teatro. Fece il 30% di share“.