Dialetto



16
novembre

SANREMO 2010, LE VERE NOVITA’ RIGUARDANO LE NUOVE PROPOSTE ED I CANTANTI STRANIERI. IL DIALETTO ALL’ARISTON? GIA’ VISTO E SENTITO

Antonella Clerici (Festival di Sanremo)Il sito ufficiale del Festival di Sanremo è fermo ad un anno fa. Non una foto, nè una dichiarazione della riccioluta Clerici che è l’acclamata padrona di casa di quest’anno e che, insieme al suo staff, sta facendo di tutto per liberarsi dal fantasma del suo “collega di scuderia” (entrambi ”protetti” di Lucio Presta). “Tv Sorrisi e Canzoni”, dal canto suo, pullula invece di anticipazioni in merito alla prossima edizione della kermese canora italiana per eccellenza.

Sebbene sia ancora da definire gran parte della scaletta e dei super valletti da affiancare alla conduttrice, trapelano nuove regole sulla gara vera e propria. Tanto per iniziare sono per la prima volta ammessi alla competizione anche cantanti e autori stranieri (di solito relegati al ruolo di guest star); unica “conditio” rimane ovviamente l’utilizzo della lingua italiana.

Altre novità riguardano invece la “sezione giovani” che si chiamerà quest’anno “Sanremo nuova generazione”. La selezione dei finalisti, quelli che per intenderci saliranno sul palco del Teatro Ariston dal 16 febbraio, prenderà il via su Internet già a partire dal 3 dicembre, proprio sul sito del festival. Le canzoni inedite inviate dai nuovi artisti saranno, infatti, già ascoltabili dal pubblico in streaming e verranno poi valutate da un’apposita commissione di esperti di musica. All’Ariston arriveranno 6 artisti selezionati tramite questo canale, più altri 2 provenienti da SanremoLab.

E la questione dialetti?




20
ottobre

FRATELLI D’ITALIA, I TG IN DIALETTO SON DESTI: IL MANCATO PRIMATO PADANO

TG in dialetto

Strano ma vero, nel mondo delle logiche globali risorgono le culture territoriali e l’informazione si tinge dei colori lingustici più tipici di ogni zona. La Lega mette il primo tassello al mosaico della sua rivoluzione culturale cominciando proprio dai telegiornali il restyling economico e sociale del nostro paese.

Bona serada a toc, con questo saluto bergamasco Tg Nord Nazione, testata giornalistica di TelePadania, ha deciso di lanciare la nuova tendenza, o per lo meno rilanciare quel prototipo del cambiamento vagheggiato per il Nord dalle camicie verdi, proponendosi come vessillo del dialetto nella tv, dando realizzazione concreta ai desideri dei ministri Zaia e Castelli (leggi qui per ricordare i particolari del loro intervento nel dibattito politico-culturale a propositò dell’identità veicolata dalla lingua).

Il progetto, iniziato a metà settembre, ha basi serie e prevede il finanziamento di tale rilancio culturale attraverso la destinazione di parte del fondo regionale a sostegno delle industrie della comunicazione. I modelli di riferimento, espliciti anche nel discorso del giornalista pioniere dell’innovazione presso i cittadini, sono i tg in lingua cimbra e mochena delle valli trentine ma anche le produzioni sovvenzionate dagli enti locali di Sicilia e Sardegna.

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