coreografie



25
gennaio

FESTIVAL DI SANREMO 2012: DANIEL EZRALOW FIRMA LE COREOGRAFIE PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO

Daniel Ezralow

Daniel Ezralow è sempre più “italiano”. Il noto coreografo statunitense – come riporta una nota dell’ANSA – firmerà le coreografie d’apertura del Festival di Sanremo 2012, al via il prossimo 14 febbraio. Un ruolo ricoperto già nella kermesse del 2010 (quando fece “ballare” persino Antonella Clerici) e in quella dello scorso anno.

Ezralow, che vanta nella sua carriera illustri collaborazioni – ha realizzato le coreografie per i video musicali di artisti come Andrea Bocelli, Sting, David Bowie e gli U2, tanto per citarne alcuni – non è nuovo nei programmi della televisione italiana.

Oltre ad aver partecipato come coreografo al recente successo di Fiorello con Il più grande spettacolo dopo il weekend, ha anche preso parte a diverse puntate del serale di Amici di Maria De Filippi e curato le coreografie di 125 milioni di caz..te, lo show del 2001 di Adriano Celentano.




26
marzo

UNA COREOGRAFIA PER TUTTI…DANIEL EZRALOW SANTO SUBITO!

Daniel Ezralow

Adagia un gruppo di ballerini, bizzarramente abbigliati, su comode sedie, lascia che vistosamente ammicchino alla telecamera, in pose degne di Augusta, alias Annarella Longhi nelle “Vacanze intelligenti”, e chiamala coreografia. Questo c’ha regalato, martedi sera, nel corso della serata finale di Amici, un sempre più  ispirato Daniel Ezralow.

Una criptica rappresentazione dalle insospettabili nefaste conseguenze. Ebbene sì, perchè anche chi ha l’agilità di un bue muschiato e una conformazione fisica ideale per discipline sportive quali il lancio dei coriandoli o la scalata del Mont Blanc (il dolce, evidentemente, s’intende), è balzato d’un colpo in piedi (e già questo è un prodigio…) e gridato al miracolo. “Grazie Daniel, sei il mio salvatore”! Anche chi non porta a spasso un marmoreo lato b, stile Josè per intenderci, finalmente, può prendersi la sua rivincita e sperare di poter sfoggiare tutta la sua innata, invisibile ai più, attitudine alla danza. Alla faccia del solito ”insensibile del piano di sotto” il quale, ogni volta che, goffamente, si improvvisa un balletto casalingo, si attacca al telefono e grida ai pompieri di aver avvertito chiari segnali di un catastrofico sisma.

In realtà, degne di nota sono state tutte le coreografie che l’estroso artista c’ha offerto nella serata di martedi. Meravigliosa, onirica, straordinariamente evocativa, quella con i ballerini arrampicati su vertiginosi trampoli, pruriginosa quella che, sulle note della magnifica “Overjoy”, ha fatto temere che le ballerine fossero state chiamate a dimostrare quanto avvenuto, nel famoso studio ovale, tra Clinton e la Lewinsky.

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