C’è Grillo



30
gennaio

C’è Grillo, Freccero scatenato: «E’ costato 40mila euro, quanto un caffè di Fazio. Ciannamea (palinsesti Rai) ragiona in maniera leninista»

Carlo Freccero

Gli ascolti deludenti di «» non hanno scoraggiato . Anzi. Il direttore di Rai2, che si aspettava un 5-7% di share a fronte del 4,3% effettivamente totalizzato, non si è lasciato abbattere ed ha spiegato con toni puntuali e battaglieri le motivazioni dell’insuccesso. “Colpa della programmazione sbagliata e di altri fattori imprevisti” ha sentenziato il professore, riservando una scoppola al direttore dei palinsesti Rai, Marcello Ciannamea (“ragiona in maniera leninista“) e rispedendo al mittente le polemiche sui costi (in realtà esigui: 40mila euro in tutto). 




28
gennaio

C’è Grillo, polemica sui 30mila euro di diritti. Freccero precisa: «Non vedo lo scandalo, il programma è costato davvero poco»

Beppe Grillo

Polemica su polemica. Lo speciale , in onda questa sera su Rai2, continua a far discutere. In un primo momento, le critiche si erano concentrate sulla decisione del direttore della seconda rete, Carlo Freccero, di dedicare una puntata del nuovo format “C’è…” ai 40 anni di carriera del comico genovese (nonché padre del Movimento Cinque Stelle). Ora, invece, a suscitare nuovi attacchi è la notizia che il servizio pubblico verserà circa 30mila euro di diritti d’autore all’artista ligure. O meglio, al suo storico agente.


18
gennaio

Rai 2: dopo il successo con Celentano, il 28 gennaio «C’è Grillo». Poi speciali su Benigni, Funari e Tortora

Beppe Grillo

Beppe Grillo

C’è (stato) Celentano, ma ci saranno altri personaggi che, a loro modo, hanno scritto pagine ‘cult’ della tv italiana. E’ questa l’idea di Carlo Freccero per la sua Rai 2 che, dopo il successo dello scorso 5 gennaio con lo speciale dedicato al Molleggiato (14.4% di share), ripropone il format con altri protagonisti.