Carlo Conti



31
dicembre

CAPODANNO 2011: SU RAI1 L’ANNO CHE VERRA’ IN DIRETTA DA COURMAYEUR CON CARLO CONTI, SU CANALE 5 I FESTEGGIAMENTI REGISTRATI CON MARIA CARMELA

Carlo Conti e Barbara D'Urso

Carlo Conti e Barbara D'Urso

Tra Rai e Mediaset la sfida si infiamma come tradizione anche l’ultimo dell’anno. Le ammiraglie se le daranno di santa ragione pur di accaparrarsi quei (pochi) fedeli telespettatori che seguiranno da casa lo scoccare della mezzanotte in compagnia dei protagonisti del piccolo schermo, magari usando la tv come semplice sottofondo. A tenere banco su Rai1 sarà Carlo Conti che ha preso il posto di Mara Venier e Pino Insegno “last minute”, dopo il dietrofront di Ballandi; mentre Canale5 ha deciso di puntare per il secondo anno consecutivo su Maria Carmela D’Urso, che alle richieste dell’azienda non ci riesce proprio a tirarsi indietro.

Un percorso ad ostacoli l’organizzazione del Capodanno di Rai1: dall’abbandono della storica location riminese al passaggio della produzione da Ballandi alla Rai con conseguente sostituzione della coppia Venier-Insegno con Carlo Conti. Per stasera comunque è tutto pronto per la diretta dalle 21 dal Pala3 di Courmayeur, in Val D’Aosta, de L’Anno che Verrà: il conduttore toscano ci terrà compagnia “a suon di canzoni” con Antonello Venditti, i Pooh, i Dik Dik, Fausto Leali, Massimo Lopez, Lee Jones, Leroy Gomez, i Gipsy Family e The Ritchie Family. Non mancherà ovviamente l’orchestra diretta da Pinuccio Pirazzoli e un chorus di 35 elementi.

Sulla rete ammiraglia di Mediaset si è optato invece per la classica serata registrata, una consuetudine dell’azienda di Cologno: dallo studio di Pomeriggio e Domenica 5, Maria Carmela intratterrà i telespettatori danzando e festeggiando a Capodanno Cinque con Mimmo Foresta, Gianluca Grignani, Little Tony, Marcella Bella, Paola e Chiara, i Los Locos, tre maghi e il cast di Sister Act e Priscilla. Anche in questo caso non mancherà l’orchestra diretta da Mirko Casadei  e ben due corpi di ballo.

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17
dicembre

L’ANNO CHE VERRA’: CARLO CONTI SOSTITUISCE MARA VENIER E PINO INSEGNO

Carlo Conti

Vi avevamo annunciato in anteprima che quest’anno il Capodanno di Rai1 avrebbe cambiato location. Per problemi di costi  la nona edizione de L’anno che Verrà si sarebbe spostata da Rimini a Courmayeur. Una nuova cornice per uno spettacolo sostanzialmente identico a quello dell’annata precedente con la conferma dei due conduttori dell’ultima edizione: Mara Venier e Pino Insegno.

Ma a pochi giorni dalla notte di San Silvestro si scopre che la signora del pomeriggio e il mattatore de La Premiata Ditta non ci saranno. A brindare al 2012 sugli schermi di Rai1, in diretta dal Forum Sport Center di Courmayeur, troveremo Carlo Conti che ha peraltro già condotto il medesimo appuntamento dal 2003 al 2008.  Alla base del cambio di conduttori potrebbe esserci il dietrofront di Bibi Ballandi.

L’accordo tra la Rai e la Valle d’Aosta è stato approvato nella giornata di giovedi con una delibera unanime dal Cda di Viale Mazzini. L’azienda di Viale Mazzini, secondo quanto apprende l’Adnkronos, riceverà dalla Valle d’Aosta 1.100.000 euro l’anno per tre anni, in cambio della promozione dell’immagine e del territorio della regione alpina attraverso diverse trasmissioni Rai. Oltre alla diretta di Capodanno su Rai1, la sinergia riguarda Domenica in, Linea Verde e I soliti ignoti (dove è prevista la partecipazione in due puntate di un personaggio rappresentativo del territorio regionale), Sereno variabile e Geo & Geo.

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30
novembre

L’EREDITA’ STABILE AL 20%, I MIGLIORI ANNI A PICCO E I TEST NON CONVINCONO: CARLO CONTI NON E’ PIU’ UNA GARANZIA PER RAI1

Carlo Conti

Carlo Conti

Il dato più eclatante è certamente il notevole calo de L’Eredità rispetto agli anni passati. I tempi del 26% contro un format “sulla via del tramonto” quale era Chi Vuol Essere Milionario sembrano ormai acqua passata. Tutta ‘colpa‘ di Paolo Bonolis: dallo sbarco di Avanti un Altro al preserale di Canale5, l’Eredità ha sempre viaggiato su una media di poco superiore al 20% di share, in un avvincente testa a testa con il competitor del Biscione, che non vedeva tali risultati da tempi immemori. L’Eredità tiene banco soprattutto nel target più anziano, Avanti un Altro riesce a convincere in quasi tutte le le restanti fasce di età tanto da rendere ancora più interessanti i risultati raccolti dal “one man quiz” di Canale 5. Al tempo stesso, nel confronto diretto tra i due show, risulta, ad oggi, 78 volte su 81 vincente il programma di Rai 1.

Serve senza dubbio un periodo di pausa per il format di Magnolia che, stagione estiva a parte, non si ferma un attimo dal lontano 2002, quando sostituì un Quiz Show alla canna del gas (per motivi giudiziari). Non se la passa meglio Carlo Conti: il conduttore più “istituzionale” del piccolo schermo sembrerebbe non rappresentare più una garanzia di ascolti per l’azienda pubblica e non solo per il dato del preserale. Anche I Migliori Anni, che già avevano mostrato segni di cedimento nella passata stagione televisiva, non riescono a schiodarsi da una media di poco superiore al 17% nonostante la flebile concorrenza di Canale5 e gli ottimi risultati delle prime edizioni.

Colpa dei format usurati? Senza dubbio, ma scavando un po’ più a fondo Carlo “non ne azzecca una” da almeno due anni. Partito con il 22.71% di share e più 5.5 milioni di spettatori, l’anti-Zelig di Rai1 Voglia d’Aria Fresca (in onda tra aprile e maggio 2010), che segnava il ritorno di Conti ad uno show comico come da lui stesso desiderato, è poi crollato al 17.72% di share nella seconda puntata, al 16.47% nella terza per poi risalire con la quarta e ultima puntata al 19.43%. Gli ascolti della puntata pilota del game Non sparate sul pianista, contro la replica di un film di Pieraccioni, si sono fermati al 17.93% con 2.8 milioni di spettatori. Non è andata tanto meglio a Lasciami Cantare!: nelle tre puntate andate in onda tra maggio e giugno ha ottenuto una media del 16% di share e 3.8 milioni di spettatori. Pure l’evento estivo di beneficenza da Assisi Nel nome del Cuore, in onda ad inizio giugno, ha collezionato un poco incoraggiante 14.2% con 3.5 milioni di telespettatori (con un calo del 10% rispetto all’edizione dell’anno precedente) mentre lo Speciale Eredità presenta Fratelli di Test il 18 marzo si è fermato al 16.48%, contro una puntata di Zelig.

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22
ottobre

IL GRANDE FRATELLO SFATERA’ IL TABU’ STAGIONALE DEI 5 MILIONI DI SPETTATORI?

Alessia Marcuzzi, Grande Fratello

L’era digitale, la crescita della tv satellitare e l’espansione di quella via internet stanno ridimensionando e non poco lo strapotere della tv generalista. Si sente spesso dire che “i numeri non sono più quelli di un tempo”, ma basta tornare indietro di dodici mesi per capire che non si tratta solo di non fare più i numeri di un tempo ma di un declino decisamente allarmante. Tutta colpa del digitale? Non proprio. A confermarlo ci pensa Don Matteo, capace in queste settimane di viaggiare incredibilmente oltre i 6 milioni e mezzo di spettatori.

I grandi numeri, dunque, si possono ancora fare e questo suona come una “mazzata” per chi, dati auditel alla mano, ha poco da sorridere. Tralasciando le fiction e preso atto del “definitivo” tramonto del varietà, gli show di punta di Rai 1 e Canale 5 (le due reti che rappresentano la fetta più corposa del panorama televisivo) arrancano con numeri che poco tempo fa ne avrebbero sancito l’insuccesso. E la fatidica soglia dei 5 milioni di spettatori, necessaria fino a “ieri” per etichettare la riuscita o meno di un programma, è ormai un miraggio per tutti. In parole povere, ad oggi non si salva nessuno.

L’ammiraglia Rai ha fin qui calato tre assi: Me lo dicono tutti, I Migliori Anni e Ti lascio una Canzone. Escludendo il primo (lo show di Pino Insegno è stato chiuso per bassi ascolti), il venerdì serà di Carlo Conti, nelle cinque settimane finora in onda, ha raccolto una media di circa 4 milioni di spettatori (17.98% di share), con un “picco” di 4.363.000 nella terza puntata. Un vero e proprio crollo se pensiamo all’edizione precedente quando il programma viaggiava ben oltre i 5 milioni di spettatori.


30
settembre

I MIGLIORI ANNI: PARTERRE DE ROI PER EVITARE IL ‘SANGUE AMARO’

Lollipop

Si rinnova stasera la sfida tra I Migliori Anni e Sangue Caldo, le due proposte del venerdì sera di Rai 1 e Canale 5: la terza puntata dello show di Carlo Conti contro il quarto capitolo della fiction con Manuela Arcuri. Ed alcuni l’hanno ribattezzato proprio “effetto Arcuri” (non più ai margini, ma sempre più nel vivo della serie tv) quello che sette giorni fa ha permesso alla serie del Biscione di guadagnare oltre mezzo milione di appassionati e superare il programma concorrente. Riuscirà Sangue Caldo ad aumentare ulteriormente il proprio vantaggio?

Conti & C. tentano di risalire la china con Kelly Le Brock, l’indimenticata “Signora in rosso” che ha stregato gli uomini di tutto il mondo: l’attrice e sex symbol sarà la protagonista dell’intervista esclusiva della puntata. Un tuffo nel passato anche con Kabir Bedi, l’insuperabile Sandokan: con lui la “Perla di Labuan”, ovvero Carole Andrè. Tanta musica, com’è da tradizione, al centro del programma: ci saranno le Lollipop (ex girlband del 2000, nata dal programma Popstars), Iva Zanicchi, i Dik Dik, Los Marcelos Ferial, gli Alunni del Sole ed Eugenio Zambelli, in arte Dino (artista musicale degli anni ‘60). Spazio anche al cinema, in omaggio ai mai dimenticati Ciccio e Franco: a ricordare il duo comico i figli Massimo e Letizia Benenato e Giampiero Ingrassia.

Questo, invece, è ciò che spetta stasera agli appassionati di Sangue Caldo, giunta alla quarta puntata: In seguito alla tragica morte di Claudia, Antonia, addolorata, promette il suo supporto a Mauro. Il commissario, spinto ormai da una folle ossessione, è determinato a scongiurare qualsiasi rischio di perdere la ragazza. Ma tra Antonia e Manuele sboccia un tenero sentimento e questo diventa per il commissario l’ostacolo più grande da abbattere. Mentre Sergio è bloccato in ospedale a causa di un’infezione al braccio, tra Enea e la bella Matilde scoppia un amore appassionato. I loro sogni però rischiano di essere distrutti da un pericoloso boss. Intanto Gianni Fontana evade dal carcere e, alla ricerca dei soldi della rapina alla Banca Commerciale, si mette nuovamente sulle tracce dei nostri protagonisti.





23
settembre

I MIGLIORI ANNI vs SANGUE CALDO: SI RINNOVA LA SFIDA DEL VENERDI SERA

I Migliori Anni o Sangue Caldo?

Il venerdì sera torna ad essere terreno di sfida tra I Migliori Anni e Sangue Caldo. Sette giorni fa, infatti, la prima manche: il debutto della quinta edizione dello show di Rai 1 ha interessato 3.994.000 spettatori (share del 18,77%), mentre gli appassionati del secondo episodio della fiction targata Canale 5 sono stati 3.663.000 (16,48%).

Numeri impensabili appena un anno fa, quando il venerdì canterino di Carlo Conti superava abbondantemente (almeno in queste prime battutte) i 5 milioni di spettatori, mentre la fiction del Biscione, sulla scia de Il Peccato e la Vegogna, ha mantenuto parte del cast (Manuela Arcuri, Gabriel Garko e Francesco Testi su tutti) ma “dimezzato” gli ascolti. Una sfida, dunque, tra delusi? E’ forse presto per emettere la sentenza definitiva, certo è che dalle due proposte ci si aspettava molto di più. E stasera? Riusciranno a risalire la china, si manterrano su un livello appena sufficiente oppure tenderanno ad un clamoroso “tramonto”?

Conti & C. puntano tutto (o quasi) sulla presenza in puntata di uno degli attori di maggior fama a livello mondiale: Antonio Banderas. La star di Hollywood (in Italia per presentare il nuovo film “La pelle che abito”) si racconterà in un’intervista esclusiva, ripercorrendo le tappe di una carriera che l’ha portato ad essere considerato da tutti una vera icona cinematografica. Ma di cinema si parlerà anche con Ricky, Gianmarco e Maria Sole Tognazzi, figli dell’indimenticato Ugo. Un’altra icona, questa volta del panorama musicale italiano, che farà visita a Carlo Conti è Milva, a pochi mesi dal suo addio alle scene. E poi ancora tanti ospiti, da Nikka Costa (la bambina artefice del clamoroso successo discografico degli anni ‘80 con On my Own) ad Alessandra Amoroso.


16
settembre

I MIGLIORI ANNI RIPARTONO DA ZUCCHERO E EMMA MARRONE

I Migliori Anni

Lo scorso mese di maggio, durante la presentazione di Lasciami Cantare, fu lo stesso Carlo Conti a ipotizzare un’eventuale edizione autunnale dello show che permettesse a I Migliori Anni di riposarsi un po. Il “cantando con le stelle” non è però riuscito nell’impresa di conquistare il pubblico, portando a casa una media di appena 3.800.000 spettatori e il 16% di share. E così a Rai1, anche quest’autunno, è toccato puntare nuovamente sullo show ‘a tutto amarcord’ della prima rete pubblica.

Dieci nuovi appuntamenti che al venerdì permetteranno di rivivere le pagine più belle della nostra storia, e di ripercorrere in compagnia di numerosi ospiti oltre mezzo secolo di spettacolocostume e cronaca. Ad inaugurare questa sera il nutrito gruppo di ospiti: Zucchero, Emma Marrone e Jennifer Beals, l’indimenticabile interprete nel 1983 di Flashdance. Nel corso della puntata spazio anche a Kim Carnes, Peppino Di Capri, Nicola Di Bari, Bobby Solo, Michele Zarrillo, Francesco Baccini, Emilio Pericoli e Gilda Giuliani.

Altri momenti di spettacolo vedranno protagoniste in ogni puntata Roberta Morise e Sara Facciolini, unici due volti femminili sopravvissuti in un cast che in questa edizione ha visto la mancata riconferma di Elena Ossola e Angela Tuccia.  La Morise, fresca di separazione da Conti, canterà alcuni dei più noti successi musicali italiani e internazionali, mentre la Facciolini sarà protagonista di alcuni balletti. In studio, al posto di Nino Frassica, un’altra vecchia conoscenza del conduttore toscano, ovvero il comico Dado, incursore speciale con divertenti confronti generazionali tra decenni. Ad accompagnare la musica dei Migliori Anni, un’orchestra di 27 elementi diretta dal Maestro Pinuccio Pirazzoli e il chorus di 40 ballerini guidati da Fabrizio Mainini. Il decennio più amato sarà decretato ancora una volta dalla speciale giuria composta da 100 diciottenni


15
settembre

PRESERALE, TG E ACCESS: RAI 1 E CANALE 5 IN EQUILIBRIO SU TRE FRONTI. QUANTO DURERA’?

Avanti un altro - Paolo Bonolis

Se è vero che la nuova stagione tv non è ancora entrata completamente nel vivo, da lunedì 5 settembre ha preso il via una delle rivalità più attese dell’anno: L’Eredità vs Avanti un altro. Una sfida, questa, che animerà tutta la stagione televisiva, almeno fino a quando Rai e Mediaset non comunicheranno la personale vittoria della garanzia.

In questo primo scorcio di stagione, i riflettori si sono accesi sul preserale delle due ammiraglie, che già dai primi risultati regala qualche (inaspettata?) riflessione. Un fattore che va subito a confortare Canale 5, da troppo tempo agonizzante in quella fascia, è che il nuovo programma di Paolo Bonolis, oltre a tallonare la corazzata guidata da Carlo Conti, porta sorrisi (e punti) anche al tg delle 20.00. Vero è che una decina di puntate (di fine estate) non fanno primavera, però se il buongiorno si vede dal mattino quelle del “milionario” Gerry Scotti non possono certo considerarsi notti tranquille.

Emblematica è stata la serata d’esordio, che ha vissuto di un equilibrio tra Rai 1 e Canale 5 prolungatosi fino all’access prime time e che, nei giorni a seguire, ha confermato un avvincente testa a testa su tre fronti. Ad oggi, infatti, entrambe le reti hanno di che gioire: a Viale Mazzini tirano un sospiro di sollievo perchè lo spauracchio Bonolis risulta, almeno per ora, “solo” ingombrante, mentre a Cologno sorridono sulla tenuta del nuovo preserale, fascia preziosissima per gli investitori pubblicitari tanto da essere definita in gergo ‘la banca’.

L’Eredità e Avanti un altro si attestano in media sui 2 milioni e mezzo di spettatori, con uno scarto a favore del quiz di Rai 1 di circa due punti di share (20,09% vs 18,24%). Nei due giochi finali, invece, L’Eredità con la Ghigliottina (3.767.000 – 22,03%) supera la concorrenza di appena mezzo milione di spettatori e circa tre punti di share. Un testa a testa cui, come già detto, segue quello tra i due telegiornali: il Tg1 aggancia la media del 22% di share (circa 4 milioni e mezzo di spettatori), col Tg5 appaiato al 20% (e sopra i 4 milioni di “appassionati”).