Le bastava un punto per vincere il suo secondo scudetto consecutivo e trionfare con tre giornate d’anticipo. Alla fine ne ha conquistati tre, in virtù del successo in casa contro il Palermo per 1 a 0. La Juventus si laurea Campione d’Italia 2012/2013 e rivive un altro 5 maggio, a distanza di undici anni da quel pomeriggio che, oltre a segnare la triste sorte sportiva dell’Inter (perse lo scudetto a favore della squadra bianconera), rappresenta anche il passato di un calcio in tv ben lontano da quello di oggi.
Allora i nostalgici si attaccavano alle mai dimenticate radio-cronache di Tutto il Calcio Minuto per Minuto su Radio 1, i tifosi affollavano bar e locali per seguire le partite sulla piattaforma Telepiù, mentre gli affezionati del divano di casa stavano incollati su Rai 2 ad “osservare” le sorti del campionato in diretta con Quelli che il Calcio. Il resto della domenica pomeriggio erano storie e immagini dagli stadi raccontate in esclusiva da 90° Minuto prima e dai telegiornali poi.
Undici anni dopo, quella stessa passione vive a 360 gradi e 24 ore su 24 nelle case (e nei portafogli) degli abbonati. Il 5 maggio 2002 la Juventus vinceva lo scudetto ed oltre 7 milioni di telespettatori seguirono il programma di Simona Ventura, mentre il 5 maggio 2013 la Juventus vince lo scudetto e le pay tv hanno superato i 7 milioni di abbonati. E’ il calcio in tv che cambia e che è cambiato: per quelli che ora ce l’hanno in casa e per Quelli Che… non ce l’hanno più.