Bunga Bunga



29
luglio

LELE MORA FA CRACK, EMILIO FEDE INDAGATO PER CONCORSO IN BANCAROTTA

Lele Mora, Emilio Fede

La “cresta” di Emilio Fede si alza o si abbassa? Dipende dalle versioni, che sono contrastanti. Nel prestito di denaro che Silvio Berlusconi versò a Lele Mora tramite il suo fiduciario Giuseppe Spinelli, infatti, qualcosa non torna. I pm di Milano hanno deciso di vederci chiaro, e alla fine il direttore del Tg4 si è ritrovato iscritto nel registro degli indagati per il reato di concorso in bancarotta della LM Management, la società gestita dal manager dei vip. Secondo l’accusa Fede avrebbe intascato una parte dei 2 milioni e 850 mila euro prestati da Silvio a Lele proprio mentre era in corso la procedura di fallimento della sua impresa.

Nei giorni scorsi i pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci hanno interrogato il direttore del Tg4 sulla vicenda, mentre ieri hanno ascoltato Mora, che attualmente è detenuto nel carcere di San Vittore per bancarotta fraudolenta aggravata. Da quanto si apprende, però, le versioni fornite dai due sono contrapposte. Il popolare giornalista avrebbe detto di avere ricevuto 400 mila euro come restituzione di un vecchio prestito, mentre il talent scout avrebbe spiegato che Emilio avrebbe preso poco meno della metà della cifra totale. Le deposizioni di Fede e Mora divergono anche sul fatto che Berlusconi abbia promesso o meno un ulteriore prestito al manager dei vip.

Queste incongruenze hanno indotto la Procura a disporre ulteriori accertamenti che si aggiungeranno alla documentazione ottenuta tramite rogatorie in Svizzera, dove Mora potrebbe aver trasferito eventuali fondi. I pm accusano il direttore del Tg4 di aver trattenuto parte del prestito di Berlusconi nel gennaio 2010, proprio nei 30 giorni concessi dal giudice fallimentare per evitare il crack della Lm Management. “Quei soldi sono un prestito che avevo fatto a Lele e che lui mi ha restituito, sapevo che lui era in difficoltà ma non in bancarotta” ha dichiarato Fede all’Ansa, respingendo così il coinvolgimento nelle vicende patrimoniali.




12
maggio

LELE MORA ‘ANIMA PURA’, DAL CASO RUBY A SIMONA VENTURA: MI HA VOLTATO LE SPALLE. CON ME FACEVA GRANDI ASCOLTI

Lele Mora

Il ‘capone’ del bunga bunga (almeno stando alle accuse dei pm) più che altro si sente un cappone. Un cappone trovatosi a scornasi con Emilio Fede e Nicole Minetti per le accuse di induzione e favoreggiamento della prostituzione nell’ambito del caso Ruby. Becca di qua, becca di là alla fine il galletto finisce bollito, come racconta Manzoni nei Promessi Sposi. Lele Mora sceglie proprio questa metafora, e si ritaglia così l’improbabile ruolo di vittima sacrificale e “anima pura” . Oggi il manager dei vip ha tenuto una conferenza stampa per spiegare la sua posizione nelle ultime vicende giudiziarie e mediatiche che lo riguardano. “Ruby ad Arcore non l’ho portata io, né Fede, ma un paio di imprenditori amici del presidente del Consiglio. In ogni caso, questo non cambia le cose perché ad Arcore non è successo niente” la sua versione dei fatti inizia da qui. Dalla ‘patata’ bollente di Arcore.

Mora racconta di aver conosciuto la ragazza marocchina nella villa di Berlusconi, dove “non ha mai avuto rapporti sessuali con il premier“.  Lì Ruby gli chiese di fare un provino per far parte della sua scuderia. ”Mi dissi disponibile, poi scoprii che aveva già fatto un casting nella mia agenzia in cui aveva dichiarato di avere 22-23 anni. Questo documento lo produrremo al processo” ha dichiarato. Il manager ha poi spiegato di credere che le accuse stanno colpendo lui “perchè vogliono colpire Berlusconi“. “Nella mia vita non ho mai fatto il magnaccia. Non ho mai avuto nulla a che fare con la droga, non ho mai avuto nulla a che fare con la prostituzione…” ha aggiunto, ribadendosi convinto di “non avere colpe“. I suoi legali chiederanno il proscioglimento (stessa tattica di Fede), ma intanto si preparano anche al processo nel caso il giudice per l’udienza preliminare decida diversamente.

Non sono vendicativo e non porto rancore, ma sono triste per queste vicende” ha detto oggi Lele Mora in versione “anima pura”. Il manager, però, ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa su Simona Ventura, ex della sua scuderia di artisti. “L’ho fatta crescere dal niente, mi ha attaccato ma non c’è riuscita perché voleva farmi dire certe cose sul premier e sono rimasto amareggiato. Finché c’ero io faceva grandi ascolti, ora no, neanche all’Isola dei famosi. Il tempo mi darà ragione” ha detto.


11
maggio

GERRY SCOTTI: IMBARAZZATO DAL VALLETTAME DEL RUBYGATE, PRENDE LE DISTANZE DA FEDE E MORA. E IL MANAGER MINACCIA DI RIVELARE UNA SUA EX

Gerry Scotti

Non gli servono aiuti del pubblico né telefonate da casa (si sa mai, che di questi tempi ti intercettano pure). Gerry Scotti dà le sue ‘risposte definitive’ senza esitare e accende subito la polemica. Lele Mora, Emilio Fede, il bunga bunga, le vallettine fru fru: intervistato dal settimanale A, il papabile conduttore di Scherzi a Parte (secondo “Chi”) ha sparato a zero su quell’ambiente televisivo che le carte del Ruby gate presentano come attiguo alle movimentate festicciole serali del premier Silvio Berlusconi. Una realtà da “basso impero” che lo ha messo in imbarazzo soprattutto come padre di famiglia. In realtà zio Gerry si era accorto da tempo che tirasse un’aria strana, ma non aveva detto niente.

Che fosse rimasto in qualche modo scandalizzato? Ma neanche per sogno visto che, anzi, a meravigliarlo è ora la sorpresa generale per il caso Lele Mora. “Sono almeno 15 anni che organizza festini per i manager della comunicazione, il suo è un sistema super collaudato” ha detto Scotti. Poi il giudice di Italia’s Got Talent ha come preso le distanze da Emilio Fede, coinvolto nel Ruby gate e indagato per favoreggiamento della prostituzione. “Da ospite nei miei programmi, è sempre stato molto buffo. La nostra conoscenza, però, finisce qui: di certe abitudini non sapevo nulla. Mi stupiscono, specie per l’età. Trovo che chi a 80 anni abbia così tanta voglia di divertirsi, deve averlo fatto poco a 20. Si vede che io avevo già dato“.

Zio Gerry severo con le abitudini private di nonno Emilio. Sembrano ormai lontani gli anni in cui i due giocherellavano con le provocanti soubrette di Paperissima come se nulla fosse. Oggi i tempi sono cambiati, e i venti  del bunga bunga si scontrano con quelli altrettanto forti del moralismo, scatenando la bufera. “Il Rubygate l’ho vissuto con l’imbarazzo del padre di famiglia”  racconta Scotti. ”Ho avuto al mio fianco le più belle donne della tv, da Valeria Marini a Martina Colombari, passando per Michelle Hunziker, Ilary Blasi e Silvia Toffanin. Con tutte c’è stato un rapporto di rispetto” ricorda il conduttore.





30
aprile

CASO RUBY, LA PROCURA “SCAMBIA” EMILIO FEDE CON LELE MORA. IL GIORNALISTA CHIEDE L’ARCHIVIAZIONE

Emilio Fede

I tabulati telefonici hanno dato i numeri (più del dovuto, s’intende), ed ora l’impalcatura accusatoria del caso Ruby inizia a scricchiolare. Magari si tratta solo di cigolii marginali, magari no, ma sta di fatto che le carte depositate presso la Procura di Milano contengono un errore. A denunciarlo è stato il giornalista Emilio Fede, coinvolto nell’inchiesta con le accuse di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, durante una conferenza stampa convocata ieri dai suoi avvocati. Nei documenti ufficiali l’utenza del direttore del Tg4 è stata scambiata con quella di Lele Mora - altro indagato – proprio in uno dei passaggi che ‘incastrerebbero’ chi ha introdotto la marocchina Karima El Mahroug ad Arcore, alle feste di Berlusconi. Dettagli delicati, insomma.

Da parte sua Fede ritiene che sia stato commesso un errore “gravissimo” e passa all’attacco, spiegando che nel pomeriggio di quel 14 febbraio 2010 (giorno in cui Ruby entrò per la prima volta a Villa San Martino, ndDM) non poteva essere stato lui a parlare con Ruby. “Il cellulare agganciato dall’utenza della ragazza non era mio, ma di Lele Mora. Ruby non l’ho portata io ad Arcore” insiste il giornalista. E in effetti i tabulati sembrano parlare chiaro: la svista c’è. Alle 15.59, infatti, l’esuberante marocchina telefonava ad un cellulare (348…) in uso a Lele Mora; pochi minuti più tardi ricontattava lo stesso numero ma stavolta, secondo la polizia giudiziaria, per parlare con Emilio Fede. Qualcosa non torna, ed è su questa incongruenza che ora i legali del direttore del Tg4 insistono per difendere il loro assistito.

Il giornalista, che ieri si è dichiarato ”amareggiato” per ipugni in faccia presi dai colleghi“, avrebbe inoltre raccolto altre prove per autoscagionarsi dalle accuse. Se da una parte Fede ha confermato di aver conosciuto Ruby in Sicilia, ad un concorso di bellezza nel 2009, dall’altra ha spiegato che quando la marocchina arrivò a Milano non prese contatti con luima con un agente che, dopo averla incontra, la indirizzò a Lele Mora. Questa versione dei fatti, ancora tutta da verificare, sarebbe però confermata dalle parole dello stesso agente (di cui non è stato reso noto il nome), registrato segretamente da Fede in un ristorante milanese. I nastri con le relative trascrizioni sono stati depositati in Procura.


11
aprile

DM LIVE24: 11 APRILE 2011. AMOROSO SVENUTA (?), BRIGLIADORI IN PERICOLO DI VITA (??), IL BUNGA BUNGA E’ FANTASIA (???).

Diario della Televisione Italiana dell'11 Aprile 2011

>>> Dal Diario di ieri…

  • Alessandra Amoroso sviene sul palco?

JohnJohn ha scritto alle 00:41

Alessandra Amoroso dopo appena 5 minuti dall’inizio del suo concerto al Pala Dozza di Bologna è svenuta e ha lasciato il palco. L’evento è stato cancellato così come la data di Conegliano.

  • Il fratello della Brigliadori teme per la vita della sorella

lauretta ha scritto alle 10:06

“All’organismo potrebbe accadere quello che avviene ad una macchina privata di tutto : senza acqua al radiatore, benzina per camminare, olio ai freni e al motore. In questo stato può avvenire che la vettura ci abbandoni. Nel caso di un organismo gravemente debilitato si rischiano malattie metaboliche, ad esempio che il cuore perda la propria funzionalità, dando luogo ad embolie, infarti, emoraggie celebrali, trombosi”. Così il nutrizionista, Giorgio Calabrese, docente dell’Università Cattolica di Piacenza, dopo l’appello del fratello di Eleonora Brigliadori, Marco, per far rientrare la sorella dall’isola di Cayo Cochinos, dove l’attrice è apparsa dimagrita al punto da far temere al fratello che rischi la vita. (fonte Leggo)

  • Il Bunga Bunga e’ fantasia

lauretta ha scritto alle 16:10

La Fico a Quelli che il calcio sulla sua conoscenza con Berlusconi: “Sono stata ad una cena dove si cantava e si ballava… Il bunga bunga è solo fantasia”. Per quanto riguarda Thyago: “Lui ci provava quando non c’erano le telecamere. A me invece piace fare le cose alla luce del sole”.





15
marzo

QUI RADIO LONDRA DIFENDE RUBY: E’ COME LA MADDALENA. FERRARA CONTRO GLI ITALIANI DAL CUORE DI PIETRA

Giuliano Ferrara

Giuliano Ferrara è diventato “furibondo, veramente furibondo“. Gli è bastato vedere un video, quello delle aggressioni verbali alla marocchina Ruby Rubacuori, per passare dalle riflessioni sull’energia nucleare ad un’indignazione atomica degna di denuncia. Questa sera il conduttore di Qui Radio Londra ha così deciso di dedicare il suo approfondimento serale alla difesa di Karima El Mahroug, la diciottenne protagonista dello scandalo dei “bunga bunga” del premier Berlusconi.  ”Nel mio paese c’è chi ha scambiato il proprio cuore di carne con un cuore di pietra. Che orrore!” ha denunciato l’Elefantino mostrando il linciaggio che gli abitanti di Maglie, nel Salento, hanno riservato alla donna.

A suscitare il rimprovero di Ferrara è stato dunque l’atteggiamento inquisitorio che l’opinione pubblica in generale ha riservato ad una ragazza che ha avuto “un’infanzia complicata, dalla quale si è emancipata attraverso il proprio corpo“. All’interno di una società che trasforma in legge certi disvalori, Ruby ha fatto come tante altre ragazze sue coetanee. Le circostanze e le conoscenze l’hanno poi portata a frequentare “un giro di ragazze con le quali Berlusconi, nella sua vita privata, ama intrattenersi“. Una storia più grande di lei, un destino particolare che - afferma Ferrara – va valutato “con amore, carità, misericordia, con senso comune“. “La persona umana va rispettata” ricorda il giornalista.

Certo, in alcuni casi il giudizio severo di molti italiani sembra più che giustificato: c’è chi vive la crisi economica, la precarietà lavorativa, chi di fronte ad un certo “giro di soldi” si indigna… “Li capisco” dice Ferrara, “ma mai il rancore, mai il disprezzo, mai trasformarsi in cuori di pietra“. E rispetto alle violente contestazioni contro Ruby: “Queste cose succedono nel paese dei talebani, succedevano nel Seicento contro le adultere. Io non ce l’ho con loro, con questi sciagurati e disgraziati che a Maglie hanno inveito contro questa ragazza. Ce l’ho con chi li eccita“.


2
marzo

LELE MORA AD EXIT: VORREI ENTRARE IN POLITICA, FORSE COL PDL. PORTERO’ RUBY ALL’ALTARE

Lele Mora

Il più pulito c’ha la rogna, e allora perchè stupirsi? Anche Lele Mora vuole entrare in politica, vuole candidarsi con il Pdl. Vota Lele, più Mora per tutti. Ad annunciarlo è stato lo stesso manager dei vip in un’intervista che verrà trasmessa nella puntata di Exit in onda stasera. Il programma di Ilaria D’Amico riprenderà oggi con un appuntamento dedicato a giovani, donne e precariato, ma anche agli ultimi sviluppi del caso Ruby. Proprio in merito alla ragazza marocchina, le telecamere di La7 hanno registrato la versione dell’impresario dello showbiz, che a sorpresa ha anche espresso la volontà di presentarsi agli elettori per diventare onorevole.

La mia idea è candidarmi alle prossime elezioni e entrare in politica, se mi vogliono, se mi accettano” ha affermato Lele Mora, precisando poi ”con un partito di destra naturalmente. Il Pdl se sarò assolto o prosciolto, perchè se sei inquisito non potresti fare questo genere di lavoro”. Attualmente, infatti, il manager è indagato dalla Procura di Milano per favoreggiamento della prostituzione assieme al direttore del Tg4 Emilio Fede e al Consigliere Regionale Nicole Minetti. Reclutavano ragazze per i bunga bunga di Arcore (come sostiene l’accusa) oppure no? In attesa che i giudici si pronuncino, Mora svela comunque in tv la sua intenzione di scendere in politica, e qualcuno già prova ad immaginare quali saranno i programmi e gli alti valori che il talent-scout proporrà agli elettori.

Nel corso dell’intervista rilasciata ad Exit, l’impresario dei vip ha parlato anche del suo rapporto con Ruby: “i primi tempi che l’ho conosciuta mi faceva tenerezza, mia figlia doveva prenderla in affidamento per difenderla dalla strada, ma la richiesta ci è stata negata” ha detto, aggiungendo che la sua intenzione era quella di salvare quella ragazza da incontri pericolosi. “Da Berlusconi ha ricevuto solo cose belle” precisa poi, e annuncia: “Ruby si sposerà il 17 marzo a genova. Non invitando i suoi genitori mi ha chiesto di portarla all’altare, e io lo faccio più che volentieri“.


6
febbraio

FABRIZIO CORONA A DOMENICA CINQUE: CERCANO FOTO HARD DI BERLUSCONI, MA NON ESISTONO

Fabrizio Corona

Le foto hard del Berlusca non esistono. A sostenerlo è Fabrizio Corona, intervenuto oggi nel corso del programma Domenica Cinque. Il re dei paparazzi ha voluto dire la sua in tv dopo aver subito un furto nell’ufficio di Milano dove è custodito il suo “archivio segreto“. La scorsa notte i soliti ignoti hanno sottratto due computer e l’hard disk della sua nuova agenzia, forse in cerca di alcuni scatti compromettenti delle feste a casa del premier. “Da quando si dice che ho delle foto scottanti io non vivo più. Quello che ho subito non è un furto, chi è entrato nella mia agenzia cercava foto di Berlusconi nudo” ha affermato Corona, che in realtà era stato il primo a ipotizzare l’esistenza di quelle immagini (e forse pure di alcuni video) in un’intervista rilasciata a Il Fatto settimane fa e poi smentita.

Oggi pomeriggio, su Canale5, Fabrizio ha voluto precisare che non ci sono fotografie imbarazzanti delle serate presidenziali, e le uniche immagini sono quelle già agli atti della Procura di Milano. “Non esiste assolutamente nessuna foto del premier in atti osceni” ha affermato Corona, che ha sbottato: “mi sono davvero rotto, sono quattro giorni che mi chiamano tutti i giornalisti , e tutti mi chiedono la stessa cosa: se ho quelle foto“. L’ospite della prima parte di Domenica Cinque ha anche affermato che gli inquirenti, invece di cercare in tutti i modi degli scatti compromettenti, avrebbero dovuto mettere un’infiltrata nelle feste del Cav in modo da raperire eventuali prove.

Ora ho paura perche’ basta che qualcuno pensa che io possa avere qualcosa che non ho, come nel caso di Vallettopoli, che io mi ritrovo perseguitato da servizi segreti, Sisde, da tutti” ha aggiunto Corona, dichiarando davanti a Claudio Brachino che da alcuni mesi starebbe cercando di stare fuori dalle vicende più pericolose. “Chi pensa che questo fatto sia un’idea per farmi pubblicità, mi fa venire il sangue al cervello” si è lamentato Fabrizio, riferendosi anche al sito Dagospia che lo aveva soprannominato ‘Furbizio’.